Inter-Roma 2-3: sogno o son Destro? Primo derby della Capitale in finale
Di Emanuele SaccardoChi Destro ferisce, di Destro perisce. L’attaccante giallorosso non giocava una partita intera da quasi tre mesi, ma non si è notato. Mattia appena vede nerazzurro si scatena. Gol all’andata, doppietta al ritorno: tre gemme per punire chi non ha voluto puntare su di lui. L’Inter, dopo averlo coccolato nel settore giovanile, lo ha ceduto alle buste al Siena. Ora che Destro è alla Roma e si sta affermando sempre di più, si toglie qualche sassolino dalla scarpa. A chi gli chiede che effetto fanno le reti alla sua ex squadra, risponde che se la sono cercata loro. Carattere e sorriso furbo, tagliente.
La squadra di Stramaccioni ci ha provato. E’ andata in vantaggio nel primo tempo con Jonathan, ha cercato di difendere la preziosa segnatura che avrebbe significato qualificazione, dopo l’1-2 dell’andata. Ma nella ripresa sono emersi tutti i limiti della disastrosa retroguardia meneghina. Nemmeno dieci minuti dopo la ripresa delle ostilità e Destro trova la rete del pari, con un delizioso tocco a scavalcare Handanovic (a proposito: non ci fosse lui, questa Inter chissà quanto più in basso sarebbe). Strama prova a scuotere i suoi, che con un’altra rete porterebbero il match almeno ai supplementari. Ma niente, i nerazzurri crollano e Moratti assiste attonito e impotente all’ennesimo ko. Ancora Destro punisce la sua ex, poi Torosidis trova il jolly con un gran tiro al volo quasi sotto l’incrocio (qui il portiere sloveno non è perfetto nel piazzamento).
Resta la soddisfazione del 2-3 firmato Alvarez, a dieci minuti dal termine, ma non può bastare. L’Inter saluta la Coppa Italia mestamente e proverà a concentrarsi su una difficile qualificazione europea, passando per altre porte. La Roma invece accede alla finale che, per la prima volta, la vedrà di fronte alla Lazio (17 i precedenti, mai nell’atto conclusivo). Per Andreazzoli grande soddisfazione, essendo un esordiente. Se dovesse portare a casa il trofeo, in un colpo solo centrerebbe tre obiettivi, insperati fino a qualche mese fa: qualificazione diretta all’Europa League, titolo e stella d’argento (sarebbe la decima Coppa Italia nella storia del club giallorosso).
Restano tuttavia i dubbi logistici e di ordine pubblico per la finale, fissata da calendario il 26 maggio. In quella data, a Roma verrà eletto il sindaco e c’è chi chiede di posticipare la partita. Non solo: il prefetto, dopo i recenti e consueti scontri tra le due tifoserie, a margine della stracittadina di campionato, non vorrebbe far disputare il match di sera. Lega e Figc invece spingono per non apportare modifiche né di orario né di calendario. La soluzione a metà strada potrebbe essere una scialba e triste finale a porte chiuse. Allegria tutta italiana.
TABELLINO
INTER-ROMA 2-3 (1-0)
Marcatori: 21′ Jonathan (I), 54′ e 68′ Destro (R), 73′ Torosidis (R), 79′ Alvarez (I)
INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia (dall’85’ Belloni), Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Kovacic, Kuzmanovic (dal 72′ Forte), Jonathan, Schelotto (dal 63’Benassi); Alvarez, Rocchi. All. Stramaccioni.
ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Torosidis, Marquinhos, Castan, Marquinho; Bradley, De Rossi, Florenzi (dal 46′ Balzaretti); Totti, Lamela (dal 76′ Taddei), Destro (dal 69′ Dodò). All. Andreazzoli.
Arbitro: Bergonzi
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