La Lazio agguanta il pareggio in extremis nonostante un Da Costa superlativo
Di Lorenzo CristalloPareggio sul filo di lana dei biancocelesti al cospetto del Bologna. All’Olimpico termina 1-1 la gara tra la Lazio e i felsinei. Con questo risultato, i capitolini fanno un piccolo passo in avanti, issandosi a quota quattordici, a due distanze da Roma e Milan seconde, mentre i rossoblù di Donadoni navigano a metà classifica con undici punti. La gara si mette subito bene per gli ospiti che passano in vantaggio al 10’ minuto con Helander, abile ad insaccare di testa un cross proveniente da un calcio di punizione battuto da Verdi. Gli emiliani ,inaspettatamente, si portano in avanti nel punteggio e per la banda di Inzaghi occorre riordinare le idee per riproporsi in attacco con verve e determinazione. Ed infatti l’area rossoblù viene cinta d’assedio per buona parte del primo tempo e per l’intera ripresa, che vedrà in scena un duello aperto tra Da Costa e i vari tentativi posti in essere da Immobile, Keita, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic. L’estremo difensore brasiliano appare insuperabile, esibendosi in vari interventi superlativi. Nonostante la forza propulsiva dei biancocelesti, la porta del Bologna risulta blindata. La squadra di Donadoni soffre il pressing asfissiante degli avversari ma non crolla, facendo leva sulla giornata di grazia del proprio estremo difensore. Per la Lazio sembra un pomeriggio maledetto. Immobile tenta in qualsiasi maniera di siglare il goal del pareggio ma di fronte a sé trova un Da Costa in versione “uomo ragno “ che respinge ogni conclusione destinata allo specchio della porta. La gara sembra incanalarsi verso un successo inaspettato e prestigioso dei felsinei, fino a quando, al 95’, l’arbitro Di Bello decreta un calcio di rigore a favore della Lazio, ravvisando un intervento falloso, a dire il vero piuttosto dubbio, di Oikonomou su Wallace, favorito da un’incertezza di Masina con il suo compagno di squadra greco. Dagli undici metri si presenta Immobile che con freddezza e precisione spiazza Da Costa, siglando la rete del tanto sperato pareggio ,realizzando, così, il suo quinto centro in campionato. Al termine della gara, il tecnico dei biancocelesti, Simone Inzaghi afferma che la sua squadra avrebbe meritato di più di un semplice pareggio agguantato in extremis. La mole di gioco prodotta è stata quantitativamente elevata e le occasioni avute a disposizione tantissime. I capitolini, a suo dire, si sono dovuti arrendere di fronte alla prova maiuscola di Da Costa che ha respinto tutto ciò che giungeva dalle sue parti. Un dato è davvero inconfutabile: il numero dei calci d’angolo a disposizione, ben 18 a favore dei padroni di casa, contro nessuno per gli ospiti. Cifre che testimoniano l’atteggiamento martellante della Lazio alla continua ricerca della vittoria. Donadoni, invece, che aveva cullato fino all’ultimo il sogno di portare a casa tre punti dalla difficile trasferta dell’”Olimpico”, mostra qualche perplessità sulla generosità del rigore concesso a proprio sfavore. Secondo il tecnico bergamasco, vi è più di un dubbio sul presunto contatto in area di Oikonomou su Wallace, mostrando un certo rammarico per la vittoria volata via negli ultimi secondi di un match che ha visto l’estremo difensore rossoblù protagonista indiscusso. Di positivo c’è il secondo risultato utile consecutivo ottenuto in trasferta, con il Bologna che dopo il pareggio di “San Siro” contro l’Inter, ripete l’impresa anche al cospetto della Lazio, in una gara che non si preannunciava affatto facile per i felsinei.
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