L’Inter crolla in casa contro il Cagliari ed esplode il caso Icardi

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icardi-interGiornata da dimenticare per i nerazzurri. L’Inter cade a “San Siro” al cospetto dei sardi, inanellando, così, la terza sconfitta consecutiva tra campionato ed Europa League. Per la squadra guidata da Frank De Boer scatta l’allarme rosso. Gli undici in campo sono apparsi confusionari, il gioco stenta a farsi intravedere e gli avversari puntualmente riescono a trafiggere la difesa nerazzurra apparsa tutt’altro che irresistibile. Nella prima frazione di gioco è Icardi a mettersi in mostra in maniera negativa, fallendo clamorosamente il penalty concesso dal direttore di gara Valeri. Nella ripresa, al 56’, sono i padroni di casa a portarsi in vantaggio con Joao Mario che raccoglie un assist sulla sinistra di Perisic, calcia a botta sicura ma trova dinnanzi a sé la respinta di Storari che però non è lesto ad allontanare la sfera dall’area piccola, motivo per cui il centrocampista lusitano si fionda su di essa ribadendo in rete. Sotto il clima di una contestazione generale rivolta principalmente nei confronti di Icardi, la banda di De Boer spezza l’equilibrio del match e si porta avanti nel punteggio. Il Cagliari, però, non si disunisce affatto, riordina le idee e al 71’ pesca il jolly con Melchiorri che è abile a sfruttare al meglio un assist di Di Gennaro leggermente deviato da Murillo, la palla giunge tra i piedi della punta rossoblù che la controlla di tacco e con un movimento in semigirata non lascia scampo ad Handanovic. Rete dell’1-1 e qualcosa tra i padroni di casa inizia a scricchiolare. L’Inter si catapulta in avanti in cerca del disperato sorpasso, lasciando praterie a disposizione degli ospiti che sfiorano la rete ripetutamente con Di Gennaro, Melchiorri e Padoin. Fino a quando, all’85’, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Handanovic esce in maniera maldestra non intercettando la palla che termina dalle parti di Melchiorri che da posizione defilata calcia in porta. Il tiro viene deviato, prima, da Murillo, spedendo la palla sulla parte interna del palo, per poi carambolare addosso all’estremo difensore nerazzurro che non può far altro che accompagnare la sfera in rete. Sorpasso dei sardi e a “San Siro” si acuisce ancor di più la polemica e la contestazione rivolta nei confronti dei giocatori nerazzurri e in particolare su Icardi. Il capitano nerazzurro è stato al centro di insulti e di striscioni offensivi nei suoi riguardi in merito ad un passaggio estratto dalla sua autobiografia in cui faceva riferimento al dopo-match di Sassuolo-Inter, avvenuto nel febbraio del 2015, quando a seguito di una dura contestazione da parte degli ultras, Icardi avrebbe reagito pensando di contattare alcuni criminali dall’Argentina per farli giungere a Milano con il compito di far “zittire” definitivamente i suoi detrattori. Parole e intenzioni disdicevoli che hanno suscitato la rabbia dei supporter nerazzurri che hanno chiesto a gran voce che venga rimossa la fascia da capitano dal braccio dell’attaccante argentino. La società, nella giornata odierna, prenderà provvedimenti, organizzando un incontro in sede in cui saranno presenti i vertici dirigenziali, tra cui il d.s. Ausilio, il vice-presidente Zanetti e lo stesso calciatore che dovrà fornire spiegazioni in merito ai contenuti del libro uscito qualche giorno fa. Tra l’altro, la dura contestazione, si è protratta anche aldilà dello stadio, considerando che siano stati esposti striscioni minatori nei confronti di Icardi anche di fronte la sua abitazione. Al termine della gara il tecnico dell’Inter, Frank De Boer, ha preferito non esprimersi sulla vicenda riguardante il capitano nerazzurro, mentre per ciò che concerne il match, ha ammesso che dopo la rete del momentaneo vantaggio, i suoi uomini abbiano smesso di giocare, mostrando meno carattere e personalità, subendo le avanzate degli avversari, accentuando le pecche di una squadra che ancora riesce a trovare una collocazione ben delineata. Il direttore sportivo Ausilio getta acqua sul fuoco, confermando parole di stima nei confronti del tecnico olandese, affermando che De Boer studi con attenzione tutte le gare, smentendo le voci che alludino ad un allenatore nerazzurro che snobbi le cosiddette gare contro le provinciali. Aggiungendo, poi, che bisognerà avere fiducia e pazienza visto che la squadra, per motivi ben noti, è stata costruita in ritardo rispetto alle altre e che lo stesso tecnico sia giunto a Milano non prima del 9 agosto, con tutte le difficoltà inerenti alla lingua e all’ambientamento. Massimo Rastelli, invece, si gode il successo del suo Cagliari. I sardi salgono a quota tredici in classifica, mostrando un gioco interessante e sbarazzino. La ricetta per vincere a “San Siro” ,esposta dal tecnico rossoblù, è stata incentrata sul fare leva sulla mancanza di equilibrio degli avversari, che in fase di contropiede, si ritrovano a difendere con soli tre uomini, ovvero Medel e i due difensori centrali. Aspetto, questo, studiato meticolosamente da Rastelli e messo in atto, soprattutto, nel momento di riagguantare le sorti della gara.


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