Milan: si riapre la pista Morata, ma occhio a Belotti e Aubameyang
Di Emanuele SaccardoIl Milan è in Cina, in attesa di fare il suo debutto nell’International Champions Cup 2017 contro il Borussia, ma a tenere banco ancora una volta non sono i fatti legati al campo. Il Diavolo, sovrano assoluto della sessione estiva del mercato, resta a caccia dell’attaccante da regalare a Montella per fare il definitivo salto di qualità in ottica europea. Nelle ultime ore, come riportato sia da La Gazzetta dello Sport che da Sportmediaset.it, si sono scaldate tre piste importanti e non nuove, ognuna in modo diverso e con risvolti interessanti.
Morata, Belotti e Aubameyang: questi i nomi dei candidati a vestire la maglia rossonera per fare coppia là davanti con uno dei 10 nuovi acquisti del Milan, vale a dire Andrè Silva, portoghese classe ’95 che il Diavolo ha prelevato dal Porto per 38 milioni di euro. Nomi importanti che, tuttavia, costano parecchio. A Montella ne basterebbe uno, ma occorreranno un grande sacrificio e una trattativa di fino.
Morata pare aver aperto a un ritorno in Italia, forse spinto anche dalla giovane neo sposa Alice Campello, italianissima e conosciuta proprio all’ombra della Madonnina. Attratto dalla possibilità di partire titolare in un Club affamato di rilancio internazionale, l’ex attaccante della Juventus ritroverebbe anche il vecchio compagno Bonucci, appena sbarcato a Milanello. Florentino Perez vorrebbe denaro contante per tentare di arrivare a Mbappé, che il Monaco sarebbe disposto a cedere soltanto di fronte a un assegno da 150 milioni. A oggi il Milan parrebbe intenzionato a partire da 70 milioni per il cartellino di Morata, cifra che difficilmente sarà sufficiente a convincere il patron del Real Madrid. Più plausibile che ne servano 90, e il Milan al momento non può permettersi un esborso di questa portata. E poi c’è il nodo ingaggio: Morata ha rifiutato 9 milioni a stagione dal Chelsea, quindi il Milan potrebbe convincerlo con 10; improbabile che Fassone e Mirabelli lo possano accontentare e, comunque, la trattativa sull’asse Milano-Madrid non è ancora entrata nel vivo.
La strada che porta a Belotti potrebbe essere più percorribile, sempre partendo da una base di 70 milioni più i cartellini di Paletta e Niang, utili allo schieramento e alle idee di Mihajlovic. Il Gallo non è apparso negli spot promozionali del Torino per la prossima stagione, il che potrebbe essere un indizio di una imminente cessione della punta. Cairo però pare irritato dal fatto che Fassone abbia nominato il giovane bomber azzurro, in più teme che Belotti abbia già un accordo di massima con il Milan. L’irritazione presidenziale potrebbe portare a una sola conseguenza, cioè che il Toro arrivi a chiedere tutti e 100 i milioni della clausola rescissoria. Inutile dire che a Casa Milan non c’è l’intenzione né la possibilità di spendere così tanto.
Infine la questione Aubameyang. L’attaccante del Borussia Dortmund, dopo aver rifiutato la corte di Cannavaro e del suo Tianjin, ha preso tempo così come il Club tedesco. La dirigenza del Borussia, tuttavia, ha cominciato a scaldarsi arrivando a fissare un ultimatum di massima diretto al giocatore: decidi se vuoi restare o andare, ma fallo in pochissimi giorni. Anche per arrivare al cartellino di Aubameyang, a ogni modo, al Milan servirebbero circa 80 milioni. Non esattamente spiccioli. L’occasione per trovare un punto di incontro ci sarà a stretto giro di posta, visto che domani il Milan e i gialloneri si sfideranno in Cina.
Insomma, dopo un mercato con il botto e 10 nuovi innesti, i rossoneri non smettono di battere le piste per portare a Milanello l’undicesimo volto inedito. Quello che si dice rifare una squadra, letteralmente. Il mercato è ancora lungo, Fassone e Mirabelli non hanno fretta perché, in fondo, il gruppo è già attrezzato per l’avvio di stagione. Come dicevamo all’inizio, per regalare a Montella il Top player offensivo serviranno tempo e una trattativa con i fiocchi. E comunque tanti, tanti, tanti milioni ancora.
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