Marchetti: “De Laurentiis e Spalletti dovranno rivedersi ancora. Credo che si vada verso un riavvicinamento”
Di Alessandro LugliLuca Marchetti parla a Forza Napoli Sempre: “Per proseguire questo ciclo del Napoli è più importante la figura del presidente. E trovarne uno che trasforma gli investimenti in risultati, come è successo a Napoli, non è assolutamente facile. In generale i risultati che hanno continuità nel tempo dipendono dall’organizzazione societaria e dalla linea di condotta che detta la proprietà. Poi si può anche vincere in maniera estemporanea ma per avere una programmazione serve una proprietà solida e con le idee chiare. In questo Napoli sono stati tutti utili e indispensabili per portare a termine questa straordinaria stagione. Una certezza, finché non ci sono firme sui contratti ed in particolare nel Napoli, non c’è mai. Sicuramente Giuntoli è uno dei più ricercati sia in Italia che in Europa; sicuramente sta prendendo in seria considerazione l’ipotesi di considerare chiuso il suo ciclo a Napoli; sicuramente c’è un dialogo in corso con il Napoli, con De Laurentiis per capire. Se dovessi scommettere direi che Giuntoli il prossimo anno non sarà il Ds del Napoli anche se la certezza non c’è ancora. Per quanto riguarda Spalletti, io non so se ci sia una questione legata a garanzie che la società possa offrire. Io credo che la questione sia relativa allo sviluppo di questo progetto, cioè come intendi arrivarci ad essere competitivo, che tipo di situazione si verrà a creare con o senza il direttore sportivo. Credo che Spalletti ed il presidente dovranno ancora vedersi, anche più di una volta. Essendo Spalletti molto sincero gli credo quando dice di non scrivere che abbiamo risolto e che rimango sicuramente. Se anche in questo caso dovessi scommettere, lo farei su uno Spalletti ancora lontano da De Laurentiis ma con un trend di riavvicinamento. Io credo che Kim e Osimhen siano destinati ad essere oggetto di mercati. In Europa se c’è un giocatore che piace ai grandi club, lo prendono di solito. Non ne fanno una questione di soldi perché è un altro sistema. Sono abituati a comprare giocatori da 180mln quindi non hanno nessun problema. L’importante è che il giocatore piaccia. Sicuramente Osimhen e Kim sono fortemente interessanti e ci sono squadre importanti a cui loro piacciono. La forza del Napoli, e lo ha dimostrato, è quella di saper individuare i sostituti di calciatori importanti che sono anche più bravi e costano meno. Non è detto che Kim vada allo United se questa squadra andrà in Champions perché per un club italiano andarci significa avere 30-40mln su un fatturato di 150. Se tu, invece, fatturi 600mln, 20-30mln non fanno la differenza anche se è sempre meglio averceli. Su Lobotka il ragionamento non è così marcato non perché non sia bravo ma per il ruolo che è molto particolare. Per cui o ti serve proprio quel calciatore o dipende anche dall’allenatore che hai e dal calcio che fai. Secondo me Lobotka dipende anche da Spalletti e poi non è che il Napoli possa vendere tutti i calciatori. Le cessioni servono anche a tenere in vita un progetto nel miglior modo possibile. Ma non bisogna esagerare con le cessioni. La clausola di Kim, che dovrebbe avvicinarsi ai 60mln, si può togliere o modificare se fai un contratto nuovo. Ricordiamo che quando il coreano è arrivato abbiamo detto che avere una clausola così alta era un vantaggio per il Napoli perché la società in un anno avrebbe fatto un guadagno enorme. Altrimenti il giocatore non sarebbe venuto. Ottimo compromesso per il Napoli che con Kim ha vinto il campionato e poi lo vende per 60-70mln di euro. Scalvini, Hojlund e Frattesi sono tre giocatori molto importanti che giocano in squadre che chiedono un sacco di soldi per il cartellino. Io credo che il Napoli cerchi di trovare delle occasioni migliori. Io non so se il Napoli sia stato o stia su Frattesi perché si tratta di un calciatore molto richiesto e quindi ti andresti a mettere in una situazione di grande competitività a tutto vantaggio del Sassuolo. Diciamo che il Napoli su questi tre non può non starci e almeno su uno deve affondare il colpo”.
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