Ranking Uefa: irraggiungibile la Germania, ancora tre club in Champions per l’Italia
Di Emanuele SaccardoNon arrivano buone notizie dall’Uefa, per il calcio di casa nostra. Non è una novità, del resto: stadi fatiscenti, legge sulla privatizzazione degli impianti ferma con le quattro frecce, sicurezza difficile da garantire (ancora si discute se e quando far giocare l’eventuale finale di Coppa Italia tra Lazio e Roma, per esempio). E, per quanto riguarda il rovescio competitivo della medaglia, le cose non vanno meglio: nessun club italiano presente tra le migliori otto semifinaliste, nelle due competizioni continentali.
Non bastano i moti d’orgoglio che spingono, ogni quattro anni, la Nazionale azzurra a traguardi spesso insperati (leggi: secondo posto agli Europei dello scorso anno). Servono fondi, leggi, pianificazione, lungimiranza per arrivare al successo. Spagna, Germania e Inghilterra, sul podio del ranking Uefa, hanno imparato. E’ vero che per scalare la classifica servono le vittorie sul campo (certamente la Spagna piglia tutto e il Barcellona insegnano), ma è altrettanto realtà il fatto che a certi traguardi si arriva partendo dalle basi.
Perciò non stupisce che anche per la prossima stagione, l’Italia possa schierare in Champions tre squadre (due direttamente qualificate, la terza ai preliminari) e due in Europa League, in aggiunta alla vincente della Coppa Italia. Il nostro Paese occupa la quarta piazza, nella graduatoria Uefa, con un coefficiente di 64.147 (gli iberici guidano con 87.739, seguiti da Inghilterra e Germania a 78.186). In una parola: imprendibili. Resta la consolazione che chi ci insegue, l’Ucraina, si attesta a 49.758; una buona notizia, visto che in quinta posizione si possono schierare solo due squadre in Coppa dei Campioni. Se però consideriamo il fatto che la nazione di Shevchenko ha ospitato gli ultimi campionati d’Europa, non abbiamo di che rallegrarci.
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