Vince la Roma ma non basta. I giallorossi salutano l’Europa League
Di Lorenzo CristalloSerata amara e beffarda per la banda di Spalletti. I giallorossi si impongono per 2-1 sul Lione, nel match di ritorno valevole per gli ottavi di finale di Europa League, ma vengono eliminati a seguito del 4-2 subito all’andata in terra francese. Crescono i rimpianti per quanto concerne la sfida di sette giorni fa, quando allo Stade des Lumières andò in scena una versione sconcertante dei capitolini: arrembanti ed aggressivi nel primo tempo, dimessi e confusionari nella ripresa, favorendo, così, la rimonta di Lacazette e compagni. Nella sfida di ritorno, invece, i giallorossi hanno mostrato uno spiccato carattere ed un’ottima organizzazione di gioco, creando svariate occasioni da rete per mettere ko gli avversari. Solamente un pizzico di sfortuna e superlativi interventi del portiere Lopes hanno impedito ai padroni di casa di trionfare pienamente, accedendo ai quarti di finale di Europa League. La gara ha inizio con un’occasione propizia a favore dei giallorossi: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Manolas effettua una sponda aerea per Rudiger, il quale esplode un tiro che si stampa sulla traversa, la palla torna in campo e Salah si esibisce in un colpo di testa che chiama all’intervento provvidenziale Lopes. Qualche istante più tardi sono ancora i giallorossi a pigiare il piede sull’acceleratore con Salah che viene imbeccato in profondità, ma in questa circostanza è abile l’estremo difensore avversario ad uscire prontamente, chiudendo lo specchio della porta. La Roma insiste e questa volta lo fa con Salah, vera spina nel fianco per la retroguardia dei transalpini, che appoggia di tacco, all’interno dell’area, per Strootman che effettua una conclusione da posizione ravvicinata murata da Lopes, il centrocampista olandese intercetta la respinta e ci prova nuovamente, ma anche in questa circostanza il portiere dei francesi si erge a saracinesca. Al 16’ gli ospiti si portano clamorosamente ed inaspettatamente in vantaggio: calcio di punizione battuto dalla destra da Valbuena, la palla giunge in area dove svetta di testa Diakhaby che insacca la sfera alle spalle di Alisson. Olimpico ammutolito e Lione che sembra porre una definitiva ipoteca sul passaggio del turno. La Roma non si arrende e dopo appena un minuto, al 17’, reagisce trovando la rete del momentaneo pareggio. Da un cross su calcio di punizione battuto da De Rossi, irrompe in area Strootman che anticipa l’estremo difensore Lopes, appoggiando la palla in rete. I padroni di casa, galvanizzati dal goal che li rimette in carreggiata, sfiorano il vantaggio con Nainggolan che si esibisce in uno stop con conseguente tiro al volo che sfiora lo specchio della porta. Nella ripresa, al 59’minuto, Spalletti effettua la prima sostituzione togliendo dal rettangolo di gioco Bruno Peres per inserire un calciatore più offensivo qual è El Shaarawy, e dopo appena un minuto è proprio il “faraone” a rendersi protagonista di un’azione personale sulla destra, in cui supera Valbuena, per poi scodellare la palla al centro dell’area, dove interviene goffamente Tousart, propiziando l’autorete che regala il 2-1 a favore dei giallorossi. A questo punto la banda di Spalletti crede nella “remuntada”, sfiorando ,dopo qualche istante, il goal del 3-1 con El Shaarawy, ma la sua conclusione, dall’interno dell’area, sfiora il palo alla destra di Lopes. Il Lione si fa vedere dalle parti di Alisson, con un tiro dalla lunga distanza di Tolisso, deviato in corner dal portiere brasiliano. Il tecnico di Certaldo tenta il tutto per tutto, inserendo in campo Perotti e Totti, rispettivamente al posto di Mario Rui e De Rossi, donando un’immagine ultra offensiva alla sua squadra. Nel primo dei cinque minuti di recupero decretati dall’arbitro ungherese Kassai, è Dzeko a flirtare con il goal, intervenendo di testa su cross dalla sinistra di Perotti, ma la palla termina di poco alta sopra il montante. Termina così Roma-Lione, con il passaggio del turno della compagine guidata da Genesio, a discapito dei capitolini apparsi propositivi e determinati per tutti i novanta minuti della gara di ritorno. Ai microfoni dei giornalisti, Nainggolan, si mostra alquanto deluso ed amareggiato. A suo avviso, i giallorossi hanno dato tutto in campo, evidenziando uno spiccato impegno oltre che ad un audace attaccamento alla maglia. Resta il rimpianto per l’approccio errato nel secondo tempo della gara d’andata, in cui la banda Spalletti crollò clamorosamente sotto i colpi di un Lione pimpante. Secondo il centrocampista belga-indonesiano, la prestazione sfoderata farà da stimolo in vista della gara di ritorno nella semifinale di coppa Italia con la Lazio, dove occorrerà un’altra rimonta per cancellare il 2-0 subito all’andata. A suo avviso, in base a quanto visto contro i francesi, sarà possibile mettere nel mirino la finale della coppa nazionale. Salutata l’Europa, un altro importante obiettivo da perseguire da qui al termine della stagione sarà quello di consolidare il secondo posto, rispedendo al mittente le offensive da parte dei diretti avversari. Luciano Spalletti, invece, dichiara di non aver raggiunto immediatamente lo spogliatoio, ma di esser rimasto da solo a riflettere. A riflettere su una gara beffarda, che ha visto la sua compagine dominare per tutto il match, ma a causa di un pizzico di sfortuna e di imprecisione sotto porta, non sia riuscita ad accaparrarsi il pass per i quarti di finale di Europa League. Il tecnico di Certaldo, aggiunge, di aver ammirato una squadra, quella giallorossa, in salute e pimpante, lasciando ben presagire in vista del rush finale di questa stagione. Infine, l’allenatore toscano, non le manda certo a dire, sottolineando la mancanza di feeling nei confronti della stampa capitolina, rea, a suo dire, di travisare e di interpretare in maniera arbitraria, le sue dichiarazioni. Spalletti respira un’aria malsana e tendenziosa attorno alla sua squadra, che raramente viene elogiata da una parte della stampa nazionale. Ricorda, ad esempio, l’atteggiamento di alcuni giornalisti dopo il 7-0 di qualche anno fa dei capitolini ai danni del Catania, in cui Totti e compagni vennero tacciati di mancanza di sportività. Un approccio diametralmente opposto in base a quanto letto nei giorni scorso dopo il settebello rifilato dall’Inter all’Atalanta, in cui sono piovuti elogi e strette di mano nei riguardi della banda di Pioli. Una difformità di trattamento, che in maniera piccata e pungente, Spalletti evidenzia con fare polemico.
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