L’Inter ritrova Icardi, Juve e Roma non perdono il passo

Nella giornata di campionato numero ventiquattro, preludio al turno da dentro o fuori della campagna europea, la classifica si è mossa con qualche scossone e tante emozioni. Partiamo dai numeri: 30 i gol segnati tra venerdì e domenica (e manca ancora il Monday Night tra Verona e Torino), 4 vittorie esterne e altrettante interne, un solo pareggio ma con i fuochi d’artificio accesi dal Genoa – due i bengala sparati da Gilardino –  e dall’Udinese. A proposito di reti, abbiamo ammirato un poker di sigilli da lustrarsi gli occhi: i due missili terra-aria di Balotelli contro il Bologna e di Emerson (Livorno) ai danni del Cagliari rappresentano il fascino della potenza, i ricami nel sette di Nené ed Insigne sono un omaggio alla bellezza della pura classe.

Non ci si è annoiati, specialmente nella parte bassa della classifica. Livorno e Catania tornano a rivedere le stelle (o quasi) grazie alle vittorie rispettivamente su Cagliari e Lazio; se il campionato fosse finito ieri, i toscani sarebbero addirittura salvi – a dimostrazione che la cura De Carlo sta iniziando a dare qualche frutto. Nella zona centrale della graduatoria può sorridere il Milan che, con la vittoria striminzita di venerdì sul Bologna, rosicchia qualche punto e scala un paio di posizioni, approfittando del passo falso dei biancocelesti e del mezzo stop del Grifone. Il Diavolo è ora a sette punti dall’Europa: l’ultimo posto utile torna appannaggio dell’Inter che, in una settimana, ha allontanato una buona quota di fantasmi stagionali.

Per Mazzarri le due vittorie consecutive contro Sassuolo e Fiorentina si traducono in ossigeno e fiducia. Specialmente i tre punti raccolti al Franchi, davanti ad una Viola forse provata dall’impegno di Coppa Italia con l’Udinese, sono una grande iniezione di ottimismo e su tutti è Icardi a beneficiarne. Il baby talento argentino torna a giocare e a segnare (sua la rete della vittoria), spegnendo le polemiche e le illazioni nate intorno alla sua vita privata, diametralmente opposta a quella sin qui vissuta sul campo con la maglia nerazzurra.

In cima alla Serie A non cambia nulla: Juventus e Roma continuano a giocare un campionato a parte. I bianconeri liquidano il Chievo con un 3-1 sacrosanto, messo in discussione per qualche minuto soltanto da una rocambolesca autorete di Caceres. Ma la forma di Asamoah (autore dello splendido centro del vantaggio), la ritrovata vena di Marchisio e il solito timbro di Llorente, sterilizzano i tentativi dei modesti veronesi, sempre più indirizzati verso la retrocessione. Conte – che non le ha mandata a dire all’ex Capello – vede crescere forma e attenzione, aspetti fondamentali in vista della delicata sfida di Europa League.

La Roma strapazza la Sampdoria con un netto 3-0 firmato dalla doppietta di Destro (per lui sei reti in nove presenze) e dalla punizione di Pjanic. I giallorossi cementano così sempre di più la seconda posizione alle spalle della Juve e mantengono le distanze di sicurezza sul Napoli, uscito con i tre punti dalla trasferta di Sassuolo. Garcia è ottimista e non considera affatto chiuso il discorso scudetto, benché la proiezione sui punti della Vecchia Signora autorizza pensieri vicini all’incredibile quota cento. Il tecnico francese ha una gara da recuperare, contro il Parma formato europeo che ha strapazzato l’Atalanta con un sonoro 4-0 in trasferta.

Avrà smesso di essere il campionato più bello del Mondo, ma la Serie A resta ancora la più difficile sfida calcistica continentale.

RISULTATI 24° TURNO SERIE A:

Milan-Bologna 1-0 (giocata venerdì), Fiorentina-Inter 1-2 (giocata sabato), Catania-Lazio 3-1, Atalanta-Parma 0-4, Sassuolo-Napoli 0-2, Genoa-Udinese 3-3, Juventus-Chievo 3-1, Cagliari-Livorno 1-2, Roma-Sampdoria 3-0, Verona-Torino oggi ore 20:45

CLASSIFICA:

Juventus 63, Roma 54*, Napoli 50, Fiorentina 44, Inter 39, Parma* e Verona 36*, Torino 33*, Milan e Lazio 32, Genoa 31, Sampdoria 28, Udinese e Atalanta 27, Cagliari 24, Bologna 21, Livorno 20, Catania 19, Chievo 18, Sassuolo 17.

* una gara in meno