Champions, miracolo Atalanta: espugna il Metalist e vola agli ottavi di finale
Di Marika AmploUna grande Atalanta riesce a realizzare il proprio sogno: 3-0 allo Shaktar ed entra nella storia
E’ stata di certo una serata indimenticabile per l’Atalanta quella dell’11 Dicembre scorso. Nonostante i pronostici a sfavore e le varie assenze è riuscita non solo nella ripresa a realizzare 3 gol ma a compiere un vero e proprio miracolo sportivo.
La scalata inizia al 23’ del secondo tempo: palla dentro di Muriel per Gomez e assist per Castagne che la mette dentro. L’arbitro fischia un probabile fuorigioco che viene smentito dal Var.
Dopo il parziale 0-1 i ragazzi di Gasperini riescono a gestire la situazione e a non farsi prendere dal panico, tanto che al 35’, con lo Shaktar in 10, in seguito al rosso a Dodo, firmano il momentaneo 0-2 con Pasalic.
La vittoria diventa umiliazione al 94’, quando Gosens sfrutta un’indecisione di Stepanenko e serve il tris. Subito dopo la partita, Gasperini raggiante e a limite della commozione dichiara: “È un gran risultato, sono contento per Bergamo e per il calcio italiano. Serviva che anche noi guadagnassimo credibilità, che il nostro modo di giocare fosse valido anche in campo internazionale. Lo abbiamo dimostrato contro una squadra forte e in un girone difficile. È la vittoria di tutta la squadra e della città, c’è un legame forte e una spinta che ci è sempre di grande aiuto. Ora festeggiamo tantissimo, siamo un gruppo unico”.
Anche i tifosi sono contentissimi del risultato della propria squadra del cuore tanto da attenderli all’aeroporto in piena notte: cori per tutti, fumogeni, bandiere: scene di entusiasmo contagioso, che si sono trasformate presto in puro delirio.
La vera incognita è scegliere cosa ci sia di più clamoroso: il fatto che l’Atalanta abbia conquistato gli ottavi nonostante avesse 0 punti dopo le prime tre partite o pensare che 9 anni fa il club bergamasco era in serie B o che la qualificazione è avvenuta ottenendo lo 0-3 fuori casa?
Rispondere sarebbe difficile, ma sta di fatto che la “Dea” è riuscita ad entrare tra le sedici migliori d’Europa alla prima partecipazione in Champions.
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