Battuta l’Italia Under 21. Calcio-mercato: Tanti giocatori a parametro zero. Nations League: Croazia-Spagna 3-2.
Di Alessandro LugliBATTUTA L’ITALIA UNDER 21
L’Italia Under 21 è stata battuta 2-1dai pari età dell’Inghilterra in una amichevole giocata a Ferrara.
A decidere il match la doppietta dell’inglese Solanke, a segno all’ 8′ pt e al 9′ st. Di Kean, al 42′ del primo tempo il gol del momentaneo pareggio degli azzurrini.
“Abbiamo disputato una buona gara, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo loro hanno avuto di più il gioco in mano, ma meritavamo di più”.
Così Gigi Di Biagio, ct dell’Italia U21, commenta la sconfitta in amichevole contro l’Inghilterra. “Abbiamo affrontato una grande squadra, ma lo spirito è quello giusto e se continuiamo così andremo lontano. C’è da essere soddisfatti, i ragazzi hanno dato tutto e fatto quello che gli avevo chiesto”, ha aggiunto.
CALCIOMERCATO: TANTI GIOCATORI A PARAMETRO ZERO
Il nuovo anno si avvicina e le occasioni di mercato cominciano a prendere corpo. I dirigenti dei maggiori club italiani – e non solo, ovviamente – da settimane stanno studiando attentamente le situazioni dei giocatori in giro per l’Europa, molti dei quali sono in scadenza contrattuale col rispettivo club nel giugno 2019. Un’occasione a costo zero per l’estate, ma soprattutto – viste le regole – la possibilità di trattare l’ingaggio col diretto interessato già da gennaio. La Juventus nel recente passato ci ha costruito dei grandi colpi, come Khedira e Emre Can, ma anche Andrea Pirlo. In passato a turno è toccato a Milan e Inter, ma la ruota gira per tutti. Occasioni da prendere al volo per convincere i giocatori e il loro staff, ma anche per anticipare la concorrenza o perché no, in alcuni casi anticipare di qualche mese l’arrivo con una piccola indennità al club di appartenenza per risolvere un problema in rosa. Piuttosto che niente.
La lista dei giocatori in scadenza a giugno 2019 è piuttosto ricca, particolare ma succulenta in tutti i ruoli anche se ogni situazione andrebbe analizzata caso per caso per comprendere la effettiva fattibilità. Vertonghen e Alderweireld del Tottenham, per esempio, sarebbero ottimi colpi in difesa per diversi club italiani, ma visti i continui acciacchi fisici sarebbero allo stesso tempo una scommessa piuttosto costosa in termini di ingaggio. Sempre restando in Premier League è da monitorare la situazione di Smalling del Manchester United e Giroud del Chelsea, così come Sturridge e Welbeck che a fine stagione potrebbero cambiare aria volentieri.
Poi ci sono i giocatori in scadenza di fatto, ma non nella realtà. Tra questi figura Anthony Martial del Manchester United, in scadenza nel 2019 ma sul quale i Red Devils vantano un’opzione di rinnovo che eserciteranno sicuramente. In più ci sono talenti indiscutibili che a giugno saranno senza contratto con molta probabilità, ma che al tempo stesso costeranno un occhio della testa tra ingaggio al giocatore e commissioni agli agenti, soprattutto perché saranno protagonisti di aste internazionali tra i club più potenti d’Europa: stiamo parlando di Rabiot, che potrebbe rinnovare col Psg ma che in realtà sta parlando più o meno con tutti, ma anche di Fabregas (accostato al Milan) e Ramsey che dirà addio sicuramente all’Arsenal ma chiede 10 milioni di euro di ingaggio. Oppure De Gea, spiazzato dal Real Madrid ma destinato alla Spagna o David Luiz. Missioni impossibili per tutti in Italia, forse solo la Juventus potrebbe entrare in gioco in qualche asta di questo tipo.
Le altre big del nostro calcio dovranno spulciare meglio negli archivi per trovare l’affare. Ce ne sono su cui scommettere e uno dei più gettonati sull’asse Inter-Napoli, nonostante lo status da extracomunitario, è Hector Herrera del Porto, così come Brahimi. Poi c’è un altro Herrera, l’ex Athletic Bilbao Ander, regista con poco spazio nello United che a 29 anni può ancora dare molto alla causa di diversi club in giro per l’Europa. Matteo Darmian è destinato a tornare in Serie A tra Inter e Roma e attenzione a Iker Muniain: la stella dell’Athletic ha diversi estimatori, ma potrebbe essere un colpo “alla Monchi” per la Roma o una scommessa per il Napoli.
Per chiudere il cerchio, infine, guardiamo al nostro campionato. Zapata e Ranocchia possono lasciare le rispettive sponde di Milano e accordarsi già da gennaio per cambiare aria, così come Abate, Montolivo, Bertolacci e José Mauri. Caceres e Basta della Lazio possono fare altrettanto. E in attacco? Beh, la scommessa con la maiuscola ha un nome e cognome: Mario Balotelli.
NATIONS LEAGUE, CROAZIA-SPAGNA 3-2
Nella 5ª giornata del gruppo 4 della Lega A di Nations League la Croazia supera in extremis la Spagna, che ora rischia di vedersi scavalcata al primo posto all’ultima giornata: i croati (che giocheranno con l’Inghilterra, 4 punti) salgono a 4, gli spagnoli restano a 6. L’eroe della serata si chiama Jedvaj: l’ex Roma con due gol (69’) e (93’) consegna la vittoria nel finale. Tutti i gol nella ripresa: Kramaric (54′), Ceballos (56′) e Ramos (rigore, 78′).
Allo Stadion Maksimir di Zagabria di scena lo spettacolare testacoda del gruppo 4 della Lega A di Nations League, valido per la quinta giornata. I vicecampioni del mondo sono a caccia della vittoria, non solo per vendicarsi dello 0-6 dell’andata, ma anche per evitare la retrocessione nella Lega B, mentre le Furie Rosse con tre punti accederebbero alle fasi finali. In campo, per la formazione di casa, gli interisti Vrsaljko, Perisic e Brozovic con i vari Badelj, Rog, Pasalic, Bradaric e Pjaca in panchina. C’è anche l’ex Roma Jedvaj. Per gli spagnoli, Suso parte dalla panca.
Al 6’ prima fiammata croata proprio con Perisic che fa il solito movimento a rientrare e poi calcia, ma il pallone colpisce il palo dopo la deviazione provvidenziale di De Gea. L’esterno nerazzurro è scatenato e ci riprova poco dopo con un tiro-cross sul quale Kramaric non ci arriva di un soffio. Poi fase di stallo della partita: le due squadre tengono palla e non rischiano nulla perché scoprirsi troppo potrebbe essere fatale. Sul finire di tempo doppia occasione per gli spagnoli, prima con la conclusione da fuori di Saul (la palla che termina alta) e poi con il tentativo di Isco ben parato da Kalinic. Intervento che chiude la prima frazione di gioco.
Ad inizio ripresa, al 54’, la Croazia passa in vantaggio: errore in disimpegno clamoroso di Sergi Roberto, Perisic ci mette la testa e dà palla a Kramaric, che non perdona sotto rete. Subito la risposta della Spagna che pareggia i conti con il tocco sotto misura di Ceballos su assist di Isco. La Croazia poi va al tiro insidioso con Rakitic, palla fuori. Al 63’ spagnoli vicini al raddoppio prima con Isco e poi con la traversa di Iago Aspas, che poi viene sostituito da Morata.
Croati nuovamente avanti al 69’ con il colpo di testa ravvicinato dell’ex Roma Jedvaj. De Gea, al 72’, salva su Rebic che arriva a tu per tu. Al 74’ fa il suo ingresso in campo anche il milanista Suso che subito si fa vedere lanciando Sergi Roberto che tira ma Kalinic salva. Poi fallo di mano di Vrsaljko in area ed è calcio di rigore per la Spagna, che batte e realizza Sergio Ramos (77’). Nel finale spazio anche a Pjaca, al posto di Kramaric. E quando sembra essere tutto finito, ecco che Jedvaj si traveste da supereroe e con il secondo gol di serata batte la Spagna e trascina la sua Croazia a quota 4 in classifica. La Spagna resta a 6.
Ora la situazione del girone è più che mai intricata, quando manca solo la sfida tra Inghilterra e Croazia, domenica alle 15. Chi vince, conquista il primo posto nel girone e accede alla fase finale, chi perde retrocede. La Spagna, spettatrice, vince il girone e va avanti solo in caso di pareggio.
NATIONS LEAGUE, DOMANI TOCCA ALL’ITALIA
Domani allo stadio ‘Giuseppe Meazza’, prima del fischio d’inizio del match valido per la UEFA Nations League tra Italia e Portogallo, Nestor Pitana riceverà il Premio Internazionale ‘Giulio Campanati’ come miglior arbitro della Coppa del Mondo FIFA 2018. In Russia Il fischietto argentino ha diretto il match di apertura tra i padroni di casa e l’Arabia Saudita e Messico-Svezia, proseguendo poi con l’ottavo di finale Croazia-Danimarca, il quarto Uruguay-Francia e infine il 15 luglio con la finale tra Francia e Croazia. A consegnargli il premio, istituito dall’Associazione ‘Amici di Giulio Campanati’ insieme alla Sezione AIA ‘Meazza/Campanati’ di Milano, con il patrocinio della FIGC e della Gazzetta dello Sport, saranno il presidente federale Gabriele Gravina, il numero uno dell’AIA Marcello Nicchi e il presidente dell’Associazione ‘Amici di Giulio Campanati’ Giorgio Campanati.
ROMA, INFORTUNIO ALLA CAVIGLIA PER MANOLAS
Infortunio in nazionale per Kostas Manolas. Il difensore della Roma è stato sostituito al 28′ della sfida di Nations League contro la Finlandia per una distorsione alla caviglia. Manolas è caduto male dopo un contrasto di gioco. Ha provato a stringere i denti ma dopo qualche minuto ha chiesto il cambio: al suo posto è entrato Siovas. Per capire l’entità dell’infortunio bisognerà aspettare gli esami che il greco effettuerà nelle prossime ore, poi si valuterà se farlo rientrare a Roma in anticipo.
NATIONS LEAGUE, LUIS ENRIQUE NON HA DIGERITO LA SCONFITTA CONTRO LA CROAZIA
Luis Enrique non ha digerito il 3-2 di Zagabria contro la Croazia nel gruppo B della Nations League. Il commissario tecnico della Spagna pensa che sia un risultato sbagliato: “La sconfitta è stata immeritata. Siamo stati migliori della Croazia nel secondo tempo e abbiamo avuto le occasioni per portare a casa la vittoria”.
Quanto agli episodi, in particolare i due gol di Tin Jedvaj lasciato entrambe le volte colpevolmente solo sul secondo palo, Lucho non ha dubbi: “Questo è un gioco di errori e bisogna accettarli quando capitano. Ci sono sempre cose da migliorare, il gruppo è giovane e ha bisogno di fiducia, il nostro obiettivo è arrivare a Euro 2020 con giocatori che abbiano accumulato maggiore esperienza”.
Ora la Roja deve sperare in un pareggio tra Croazia e Inghilterra per arrivare primo e accedere alle Final Four: “Questo campionato ti fa competere con le migliori nazionali europee, sono partite complicate. E il gruppo era davvero tosto e i punti (6, ndr) sono quelli che sono. Sono abbastanza contento di questa partita, anche se ci sono cose da migliorare, però la sconfitta è immeritata”, ha detto nel post partita.
PARLA STEFANO CECCHI
Questi i temi affrontati dal nostro Stefano Cecchi al “Microfono Aperto”: “Nesso tra l’allenatore straniero e la crescita del talento nazionale? Una casualità. Giampaolo è italiano ma lancia tanti giovani. Non è un problema di nazionalità, ma se i giovani sono pronti per essere lanciati. Se c’è talento, perché no? Tonali? Incanta in Serie B, ma lo stacco con la Serie A è notevole. Pjanic? Grandissimo giocatore, dibattuto su più ruoli, ma non mi pare un campione assoluto. Prima di Pjanic la Juve ha avuto un campione, che era Pirlo. Higuain? Ha un carattere irrisolto, che racconta un disagio personale. E’ un grandissimo giocatore, che non teme il contatto fisico, riempie l’area, ma nei momenti decisivi è andato spesso in difficoltà. Per questo non è un top player assoluto. Nel tragitto Juve è stato da 7, non da 9. Con Ronaldo tutto l’ambiente Juve è cresciuto, con Higuain no. Ventura? E’ entrato in confusione umana e tecnica. Non è il solo responsabile del fallimento con la Nazionale, ma aveva un obbligo morale ed etico: quello di dimettersi. Capisco che rinunciare a 800 mila euro non sono pochi, ma cosa è rimasto della sua immagine e dignità? Da quel momento in poi è stato un errore continuo, nelle interviste non ha mai detto “ho sbagliato”, ma ha sempre scaricato le colpe su altri. Lo sfogo di Pellissier è un ulteriore prova di quanto Ventura abbia sbagliato approccio. La violenza negli stadi? Ha sempre avuto una sorta di attrazione magnetica per il calcio. Sta a noi tenerla a distanza. Prima c’èra più gioia, semplicita e l’appuntamento con lo stadio faceva venire i brividi a prescindere, era un ribollire di pulsioni. La domenica c’èra questo rito magico, meraviglioso, una sorta di Gardaland delle emozioni. Oggi le tv, la tecnologia, i social ci ha negato questa meraviglia. Oggi è tutto economia del calcio, valori dei giocatori, procuratori e spread tra le squadre. Lotito? Difronte alle proposte indecenti non si deve mai dire di no. Se si valuta 100/150 milioni un giocatore e il treno passa, si prende. Probabilmente per Milinkovic non è mai arrivata un’offerta del genere. La politica nello sport? Sto dalla parte del governo. Non si tolgono soldi allo sport, si sceglie un metodo diverso e meno clientelare di distribuzione. Sul Coni ci sarebbe da raccontarle delle belle”.
IL PAGELLONE DI BUCCHIONI
Puntuali come ogni venerdì, ecco gli attesi “Pagelloni” del Prof. Bucchioni:
PROMOSSI
Grande settimana per Max Allegri, prima ha vinto la quarta panchina d’oro, poi ha deciso di dire sì ad Ambra Angiolini. Non ho ancora trovato il nesso fra i due avvenimenti, ma ci sto pensando.
Nel frattempo molti si chiedono il perché della insolita decisione. Già fissata la data, fine di giugno.
Il Vernacoliere ha la sua risposta
“Farà il triplete con Ambra”.
Il commento affidato a Corona si intitola “Non si monti la testa”.
Il titolista anonimo ha colpito: “Ambra va al max”.
Sacchi intervistato sull’avvenimento ha rispolverato un suo cavallo di battaglia: “Max, intenso, intenso”.
Berlusconi sta organizzando un addio al celibato dei suoi, un Bunga bunga alla livornese.
Intanto c’è già chi pensa ai regali. Bonucci ha deciso, donerà alla coppia due sgabelli da cucina.
John Elkann detto braccino, sta pensando a una Duna personalizzata.
La Lega donerà quattro cerchi, per chi non l’avesse capita, i famosi cerchi in Lega.
Ronaldo regalerà una tartarughina
Ma voi vi fidereste di uno che ha come precedente il non essersi presentato il chiesa il giorno di un precedente matrimonio? Noi no.
Trap ha commentato “Non dire max finchè non ce l’hai nel sacco”. Anche Ambra non si fida fino in fondo. Il suo regalo di nozze sarà un braccialetto elettronico, applicato già da oggi.
Il timore è che il viaggio di nozze Allegri lo voglia fare alla Continassa, vista stadio, e si porti dietro anche una lavagna tattica e il suo fido secondo Landucci. Vedremo.
Un altro problema potrebbe essere la presenza delle ex fidanzate di Max, una chiesa intera non basterà.
Osho ha commentato, quando ti vuoi sposà un po’ sei già fregà.
Intanto, come detto, Allegri ha vinto la quarta panchina d’oro. E se le fondesse per farne uno stupendo anello di matrimonio? Scherzateci
Il Vernacoliere in edizione straordinaria ha titolato “Ne ha fatte quattro”, ma Ambra ha prontamente smentito. Il commento si intitola “Ma lo volete morto?”
Comunque la pensiate, Allegri merita 8
Restiamo in tema allenatori e premiamo il grande ritorno in panchina di
Claudio Ranieri che in Inghilterra allenerà il Fulham
Il titolista anonimo ha fatto il simpatico: “Ranieri ha il Full in mano”.
Felice anche la premier May, con Ranieri torna la cultura del muro difensivo, sarà più facile tenere lontana l’Europa. Per questa mi becco due.
Il Sun ha pubblicato in prima pagina un collage di lati B da urlo, compreso quello di Ranieri e il titolo C come Claudio. Domandatevi perché…
La Duracell ha ingaggiato Ranieri per una campagna di marketing nel Regno Unito, con lo slogan “Solo lui dura più di noi”, più la Duracell più la vince.
Anche per Ranieri comunque un bel 7 di incoraggiamento
Rimaniamo nel Regno Unito, e promuoviamo la federcalcio inglese che ha deciso di adottare il Var dalla prossima stagione. Vista la proverbiale flemma, ora il problema sarà capire quanto dureranno le partite. Pare che gli uomini del Var abbiano già chiesto di poter stare davanti al video con la bombetta in testa e una tazza di te a portata di mano.
Ceferin C alla notizia è stato preso da un attacco di bile.
Il titolista anonimo è in crisi, da quattro amici al Var a quattro amici al pub non torna più, come la mettiamo?
La federcalcio italiana e gli arbitri in particolare si sono offerti per un corso di aggiornamento per gli arbitri inglesi che si chiamerà elementare Watson. Voto due per me, voto 8 per la Var
Citazione seria questa mattina per la Roma e per James Pallotta che hanno deciso di stanziare 150 mila euro per le cure del tifoso del Liverpool in coma da mesi dopo gli scontri con tifosi romanisti.
Pallotta vince il premio Solidarietà 2018, qui non si scherza, sono cose serie
Voto 9
LIMBIOTICI
Pogba vince in premio una luce intermittente delle gazzelle dei carabinieri, comunemente detta “ora sì ora no, ora sì ora no”.
A Torino ai tifosi juventini ha detto “Qui sono a casa mia”.
A Manchester, ai tifosi dello United ha raccontato che “Alla Juve sono stato solo in vacanza, qui ho le radici”.
Pogba vince il premio “Pinocchio d’oro” con una gita omaggio al Parco di Collodi e un naso da applicare durante tutte le prossime interviste.
Pare che il movimento cinque stelle abbia deciso di proporre a Pogba una prossima candidatura, “le racconta bene come facciamo solo noi”, il commento di Di Maio.
Renzi ha ribattuto, “No potrebbe fare il segretario del Pd, ha le idee chiare sul futuro”.
E allora si becca 4 per le parole, ma 8 per le opere in campo.
Sempre al Manchester è successo quello che mai ci saremmo aspettati, Fellaini s’è tagliato i capelli. Perché? E’ stato un gesto di generosità, con i suoi capelli sono state realizzate le imbottiture per cento coperte donate ai senzatetto di Manchester.
Nel frattempo Fellaini vince il premio Sansone alla carriera
Voto 6
Sempre dall’estero arrivano le dichiarazioni di Deschamps del tipo “Vedo bene N’zonzi alla Roma”. Queste parole hanno destato allarme.
Deschamps sarà attentamente visitato nella clinica oculistica dell’Università di Marsiglia.
Nel frattempo una azienda produttrice di cannocchiali ha deciso di mandare a Deschamps in prova l’ultimo modello.
A Deschamps il premio “Ci fai o ci sei” alla carriera.
Un’idea, fategli vedere anche Pastore… non si sa mai
Voto 5 per le parole, voto 8 alla carriera
Passiamo al Chelsea, c’è preoccupazione per il fair play finanziario e un possibile blocco del mercato, ma Abramovich è tranquillo: “Ho preso Sarri apposta, tanto fa giocare sempre gli stessi”.
Voto 6-
Sentito anche l’ex portiere Amelia raccontare che “Sento spesso Ibra e Pato, uno dei due al Milan? Io li riprenderei subito entrambi”.
E magari anche Shevchenko e Gullit, tornano Galliani e Berlusconi e Amelia si rimette in porta. Visto che Pippo Baudo torna in tv, può davvero succedere di tutto.
Intanto Amelia vince una Macchina del tempo e la partecipazione a una trasmissione di Marzullo dove parlerà sulla sua esperienza “Sognare è come volare, ma anche per oggi non si vola”.
Voto 5
BOCCIATI
Stamani sfido l’impossibile, metto dietro la lavagna Cristiano Ronaldo
A Londra ha bevuto due bottiglie di vino da 31 mila euro. Ha spiegato : “Io non bevo, ma la tartaruga aveva sete”.
Il titolare del ristorante dice che Ronaldo in delirio di onnipotenza ha moltiplicato le bottiglie, ma non abbiamo conferme.
Briatore l’ha immediatamente invitato per una serata al Billionaire.
Nel frattempo vince il premio alla carriera “Pane e acqua” 2018.
A Coverciano hanno invitato Ronaldo a una conferenza al corso per allenatori dove spiegherà “Come dare un calcio alla miseria”.
Il vino era rossonero e l’ha chiamato Higuain. Per questo voto 1 per me
Quattro per Ronaldo da una giuria di invidiosi.
Sempre in tema Ronaldo, Donnarumma ha confessato “Di essere stato in soggezione tale di fronte a lui da non avere avuto il coraggio di parlargli”. Poi ha rivelato: “Dopo il gol di Icardi nel derby non riuscivo più a dormire e l’ho sognato per diverse notti”.
Una volta noi sognavamo la Bardot. E’ vero, non ci sono più i ragazzi di una volta.
Voto 5
Bocciato anche Ribery che dopo aver dato uno schiaffo a un giornalista si è giustificato dicendo: “Ero stato impossessato dallo spirito di Di Maio”.
E’ in corso un esorcismo, ma non si conoscono i risultati Il giornalista non porgerà l’altra guancia, questo è sicuro
Nel frattempo voto 4 a Ribery.
La riforma del Coni sta turbando gli ambienti sportivi, c’è profondo disagio.
Il sottosegretario Giorgetti ha commentato: “Basta con questi coni, da ora in avanti soltanto coppette”.
All’università di Vinchiaturo hanno organizzato un convegno dal titolo “Ieri, coni e domani”. Nel corso dei lavori sarà consegnata la Supercazzola d’oro 2018.
Nel frattempo Malagò per mettersi al passo con i tempi è stato visto in ufficio vestito da Balilla
Voto 5
Chiudiamo con una storia infinita. Never ending story, ma non fatelo sapere a Ventura che si offende.
Un anno dopo siamo ancora qui a parlare di lui. Eravamo rimasti che l’ex Ct si era dimesso dal Chievo. Non prenderà i prossimi due anni di contratto, ma soltanto lo stipendio di un mese. Non sa che Campedelli ha deciso di pagarlo in natura: due tonnellate di Pandori che saranno consegnati direttamente a casa sua.
Nel frattempo l’Ikea ha richiesto subito indietro la panchina che gli aveva prestato. A Chievo comunque gli sono riconoscenti, il sindaco ha deciso di riservare esclusivamente a Ventura una panchina dei giardini pubblici.
Oggi però è giorno di festa. Nel primo anniversario dell’eliminazione dell’Italia, gli svedesi hanno organizzato la prima edizione del November Fest. Ventura ospite d’onore.
Nel frattempo la commissione per la panchina d’oro di Coverciano ha deciso di istituire anche il premio Schettino d’oro alla carriera che sarà consegnato proprio a Ventura.
Voto? il solito 0—- con la speranza di non parlarne più. Il titolista anonimo direbbe un Av-Ventura ormai noiosa. Ha ragione.
Giù il sipario, la palla ai posteri. Ma dite a Ventura che non si offra, quelli l’allenatore ce l’hanno già.
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