Enrico Preziosi: “De Prà verrà reintegrato, non è una spia”
Di Emanuele SaccardoLa foto di Luca De Prà, allenatore dei portieri della Primavera genoana, vestito in mimetica, ha fatto il giro del web. Non era andato per funghi e nemmeno a caccia di cinghiali. Per questo, tra le frasche del Poggio in località Bogliasco, il novello Rambo aveva destato sospetti e attirato l’attenzione del piccolo borgo.
Si era arrampicato su per quelle vie impervie con lo scopo di guardare una seduta di allenamento, che sarà mai; peccato che la squadra in osservazione fosse la Sampdoria, che guarda caso proprio a Bogliasco si allena. E guarda caso il giorno dopo ci sarebbe stato in programma il derby della Lanterna.
Il fatto che De Prà sia un personaggio assai noto nella città ligure, non lo ha aiutato a mantenere a lungo l’anonimato. Così eccolo immortalato in un’istantanea, nella quale sembra anche mostrarsi senza alcun problema; forse perché in fondo sapeva di non aver commesso alcun reato. Infatti la società blucerchiata l’ha presa sul ridere, in perfetto stile goliardico, affidando al suo sito ufficiale un comunicato in linea con l’accaduto:
«Come un novello Rambo nascosto tra le frasche del Poggio, Luca De Prà, allenatore dei portieri della Primavera rossoblù dalle nobili ascendenze pedatorie, non ha saputo parare le contromisure dell’intelligence e del controspionaggio blucerchiato. Nessun prigioniero però, nemmeno inutili spargimenti di sangue. Una volta scovato e colto sul fatto, con le mani nella famigerata marmellata, il soldato dell’altra sponda è stato lasciato libero di tornare alla propria base. Del resto, bisogna sempre perdonare i propri nemici, niente li infastidisce di più».
Insomma, un modo come un altro per stemperare il clima di una stracittadina storicamente calda. Ma il Grifone non è stato dello stesso avviso e ha replicato dal proprio portale:
“Il Genoa Cfc, con riferimento a quanto avvenuto questa mattina, precisa che nessun dirigente o componente lo staff tecnico ha dato mandato al signor Luca De Prà, preparatore portieri della Primavera, di seguire l’allenamento in programma a Bogliasco. Si è trattata di una iniziativa di carattere personale. Tale procedura non è mai stata utilizzata in passato e non fa parte del modus operandi ascrivibile al nostro club. La Società rende noto che il sig. De Prà è stato sospeso con effetto immediato dall’incarico in attesa che vengano fornite eventuali spiegazioni” .
Il caso si complica, per fortuna però ci pensa la squadra a risolvere l’intricata empasse; ieri sera la vittoria del Genoa per 3-0 sui cugini ha stemperato gli animi nel club e proprio il presidente, Enrico Preziosi, si è esposto dichiarando che a lui non piace togliere lo stipendio a un dipendente. Secondo il patron l’iniziativa di De Prà non è motivo sufficiente per un licenziamento o una sospensione prolungata. E’ stata una goliardata, appunto, perciò il mister verrà reintegrato con la proverbiale tirata d’orecchie.
Viene da pensare a cosa sarebbe accaduto se il derby fosse stato vinto dalla Samp; viene anche da pensare che, probabilmente, il mimetizzato De Prà non fosse nascosto tra gli alberi per una solitaria iniziativa. Come accadde nei casi eclatanti di spionaggio pallonaro: da Concina e Nitti, fedelissimi di Mazzarri ai tempi del Napoli, quando si nascondevano tra i genitori di bambini cinesi a lezione di judo per spiare la Juve, passando per dirigenti mascherati da vigili urbani o da massaie oppure da cavalieri della domenica (a bordo di equini veri), viene insomma difficile credere alle libere iniziative.
In tutti questi casi, però, è utile farsi una sana e rigenerante risata.
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