Copa America: Esordio amaro per l’Argentina. Calciomercato: Manolas e James Rodriguez verso Napoli?

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Con Albiol deciso a tornare in Spagna, il Napoli deve cercare al più presto un sostituto da affiancare a Kalidou Koulibaly. La dirigenza azzurra sembra avere già le idee molto chiare, visto che da qualche giorno ha iniziato le trattative con agenti di Kostas Manolas. Fitti appuntamenti con Mino Raiola, per mettere a posto tutti gli aspetti del contratto che il Napoli sarebbe pronto a offrire al greco che a fine stagione ha fatto capire di sentirsi alla fine del suo percorso alla Roma.Da questo punto di vista limpressione è che sia Raiola che il giocatore siano disposti ad accettare di buon grado la proposta del Napoli che metterebbe sul piatto un quadriennale ricchissimo, da oltre 3 milioni di euro a stagione. Proposta allettante per il 28enne greco che alla luce dello stipendio così importante non avanzerebbe ulteriori richieste dal punto di vista dei diritti di immagine, uno degli argomenti storicamente più cari a De Laurentiis. Ecco perché si può tranquillamente dire che un accordo di massima tra le due parti c’è. (ilmattino.it)

Le regole del gioco del calcio sono 17. L’arbitro Paolo Mazzoleni ne ha aggiunta una diciottesima. «Buonsenso. La mia regola diciotto non è scritta, non va interpretata. Bisogna sentirla dentro, in una piccola stanza del cuore», scrive nel libro «La mia regola 18» (Absolutely Free Editore, pagg. 235, euro 18), scritto con i giornalisti Giorgio Burreddu e Alessandra Giardini. Un racconto in cui il 45enne arbitro bergasco, appena ritiratosi, parla della sua carriera, delle sue passioni per i tatuaggi e la Fortitudo Bologna Basket, del suo dramma: è riuscito coraggiosamente a tirare fuori il cartellino rosso davanti al tumore e ad espellerlo dalla sua vita.Regola 18, il buonsenso. Quello che mancò a Mazzoleni il 26 dicembre al Meazza durante Inter-Napoli, quando mostrò il rosso a Koulibaly che gli aveva rivolto un applauso dopo un’ammonizione, un gesto di rabbia per i cori razzisti. L’arbitro non applicò quella sera la sua «regola 18» e non sorvolò sul gesto di uno dei giocatori più corretti al mondo: lo espulse. Mazzoleni, che in un’intervista al quotidiano «Eco di Bergamo» ha recentemente indicato i calciatori simpatici e meno simpatici (e tra questi ultimi ha inserito l’ex capitano azzurro Hamsik), ricorda: «Tiro fuori il cartellino giallo e all’improvviso Koulibaly alza le mani al cielo e si mette ad applaudire platealmente. Applico il regolamento e gli faccio vedere il cartellino rosso. Apriti cielo. I giocatori del Napoli mi accerchiano, mi urlano che il loro compagno si stava rivolgendo agli spalti, quelli erano applausi ironici contro i cori razzisti. Non è quello che ho visto io: Koulibaly ha applaudito rivolto a me, mi ha anche detto bravo e il regolamento non lascia spazio a interpretazioni. L’arbitro non è uno degli attori della partita, è quello che deve decidere come giudicarla, che fa applicare le regole e che garantisce il rispetto». Mazzoleni non si aspettava tutto quel clamore, anche perché prima della partita era stato investito durante gli scontri tra tifosi Daniele Berlardinelli, ultrà varesino poi morto. Di Koulibaly, ricorda l’ex arbitro, parlò anche con gli amici napoletani titolari di una pizzeria a Bergamo. (ilmattino.it)

A quattro anni dalla finale del Mondiale con la Germania, l’esperienza dell’Argentina in Brasile ricomincia con una sconfitta. A Salvador de Bahia, la Colombia di Carlos Queiroz s’impone per 2-0 conquistando il primo posto del gruppo B grazie alle reti di Roger Martinez (71’) e Duvan Zapata (86’). «Ci hanno segnato nel momento in cui stavamo giocando meglio. Avevamo tanti giocatori ammoniti. Avrei potuto avere 8 cambi, ma non avrei risolto la situazione. Ci sono stati errori, aspetti da correggere, ma non voglio dare la colpa a nessuno», ha detto Lionel Scaloni, l’allenatore dell’Argentina, chiamato a gestire una difficile transizione generazionale dovendo però fare i conti con la pressione di media e tifosi. La Colombia, come previsto si affida a Muriel e Falcao e nel primo tempo si dimostra più intraprendente, ma colpisce in contropiede quando dalla panchina si alzano Roger Martinez e Zapata.Da rimarcare la rete di Martinez, che, innescato da James Radoriguez, riceve, rientra e libera un diagonale sul palo lontano che fa esplodere l’Arena Fonte Nova, già poco propensa a tifare per i cugini argentini. I Cafeteros spezzano una tradizione negativa che non li vedeva vincere contro l’Argentina dal 2-1 di Bogotà del 2007. Nella pioggia di meme che già circolano sulla fragilità argentina, i media locali si chiedono se sia ancora il caso di credere seriamente a una possibile vittoria di questa Coppa America. «Aveva ragione Messi a dire che l’Argentina non era candidata alla vittoria. Non può esserlo una formazione che non ha ancora le basi, ciò che un meccanico chiamerebbe di allineamento e bilanciamento», scrive La Nacion, mettendo in evidenza le prestazioni rivedibili di Aguero, Di Maria e soprattutto Saravia.Messi – seppur non nella sua giornata migliore – non fa mancare il suo contributo specialmente nel secondo tempo. Nulla è ancora deciso, ma l’Argentina stasera (21.00 italiane) seguirà con attenzione l’altro match del girone fra Paraguay e Qatar, ospite della manifetazione insieme al Giappone. Invece l’occasione per rifarsi potrebbe arrivare già nella notte fra mercoledì e giovedì nella sfida contro l’Albirroja. Oggi in campo (24.00 italiane) anche Uruguay-Ecuador. Nel gruppo A, quello del Brasile, Venezuela e Perù pareggiano 0-0 fra espulsioni, 2 gol annullati al Var e una scarsa presenza di pubblico a Porto Alegre. (ilmattino.it)

Paura a Trapani dove si sta giocando la finale di ritorno dello spareggio per la promozione in serie B tra la squadra siciliana e il Piacenza. Infatti al 22′ st su un pallone ‘a campanilè sono intervenuti due giocatori della formazione ospite, Corradi e Bertoncini, che si sono scontrati e si è capito subito che quest’ultimo aveva riportato dei danni seri nell’impatto, piuttosto duro, con il compagno. Il numero 5 del Piacenza è rimasto a terra, immobile, e per soccorrerlo è entrata in campo perfino l’ambulanza. Il giocatore è stato portato via in stato cosciente e trasportato per accertamenti in ospedale. Dalle prime notizie che arrivano, sembra che abbia riportato un «trauma cranico molto serio» e ha un labbro completamente spaccato.È il Trapani la ventesima squadra del prossimo campionato di serie B. I siciliani hanno conquistato la promozione nel torneo cadetto battendo il Piacenza per 2-0 nella finale di ritorno dei playoff (0-0 all’andata) nel match giocato questa sera a Trapani. I giocatori della squadra granata dieci giorni fa avevano messo in mora la società perché non ricevono lo stipendio da oltre due mesi ma avevano garantito comunque il massimo impegno. Così è stato (ilmattino.it)

E’ sempre Napoli-Juventus, che sia su un campo da calcio o in sede di calciomercato. La rivalità è storica e spesso e volentieri le due società si sono fatte le scarpe a vicenda. Gli obiettivi possono coincidere e anche stavolta è così: Kostas Manolas piaceva prima alla Juve, spiazzata dall’accordo raggiunto col Napoli; James Rodriguez è un pupillo di Ancelotti, ma i bianconeri si sono inseriti. Eppure, dopo aver trovato l’accordo col difensore, De Laurentiis ha fatto lo stesso anche con l’entourage del colombiano. La Gazzetta dello Sport affronta questo tema nella sua edizione di oggi:”Potrebbe nascere anche in chiave mercato, dunque. Napoli e Juve, eterne rivali in serie A, si ritrovano a contrastarsi per due operazioni. Mentre De Laurentiis è lanciatissimo su Manolas, sul quale c’è l’interessamento concreto dei bianconeri, Fabio Paratici potrebbe virare su James Rodriguez, il talento colombiano che tanto piace a Carlo Ancelotti e che, invece, il diggì bianconero vorrebbe affiancare a Cristiano Ronaldo. Anche in questo caso, De Laurentiis ha già raggiunto un accordo di massima con Jorge Mendes, procuratore del giocatore: gli resta soltanto da trovare l’intesa con Florentino Perez sul corrispettivo da pagare e, soprattutto sulla formula del pagamento stesso”. (tuttonapoli.net)

David Ospina è sceso in campo nella notte italiana nel match di Copa America tra Argentina e Colombia, vinto dalla sua nazionale per 2-0, con James Rodriguez e Duvan Zapata tra i protagonisti tra l’altro. Il portiere di proprietà dell’Arsenal, dopo l’ultimo anno in prestito al Napoli, tornerà in azzurro a partire dal mese prossimo e ci resterà per i prossimi tre anni, la durata del contratto che firmerà.CIFRE – Secondo Il Mattino, infatti, nella giornata di ieri il club azzurro ha esercitato il diritto di riscatto, fissato a 4,8 milioni. L’estremo difensore, dunque, è stato riconfermato, su richiesta di Ancelotti, e adesso manca solo l’ufficialità per il passaggio al Napoli a titolo definitivo. (ilmattino.it)

“Peggio è impossibile”. Il titolo del giornale argentino ‘Ole” sintetizza bene le valutazioni dei media argentini e in generale sudamericani per la sconfitta per 2-0 subita dalla nazionale di Leo Messi contro la Colombia all’esordio in Copa America. “L’Argentina ha avuto un avvio davvero misero – scrive ancora Ole’ -, con un primo tempo da dimenticare e solo 15 minuti di buon gioco all’inizio della ripresa”. Secondo la ‘Nación’, la squadra ha dato una “pessima immagine”, mostrando “un sacco di problemi a generare gioco nel campo avversario. (mediaset)


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