Schick e i suoi fratelli, quante rivelazioni in serie A! – Parte 2 –
Di Mauro D'AmicoIn questa seconda parte dell’articolo relativo alle rivelazioni del nostro campionato andremo a parlare di tre giovani “figli d’arte”, vale a dire: Giovanni Simeone, Federico Chiesa e Federico Di Francesco.
Il Cholito, primogenito dell’ex centrocampista di Inter e Lazio, attuale tecnico dell’Atletico Madrid, è approdato al Genoa dopo aver indossato le casacche di River Plate e Banfield. Considerato un’attaccante ancora acerbo, ha invece sorpreso fin da subito grazie alla sua garra e al suo incredibile fiuto del gol. Nella prima parte della stagione, non ha mai fatto rimpiangere, ai tifosi del Grifone, Leonardo Pavoletti, spesso vittima di lunghi infortuni, ma paradossalmente, nel momento in cui il “Pavoloso” si è trasferito alla corte di Sarri, Simeone ha subito un drastico calo a livello di prestazioni, risentendo anche della regressione di tutta la formazione genovese. Il numero 9 rossoblu è comunque a quota 11 marcature in campionato, e per un ragazzo classe ’95 alla sua prima annata in Italia non è affatto male. Siamo, di certo, difronte a un centravanti che farà parlare di sé per molti anni, magari con la maglia dell’Inter come papà Diego.
Federico Chiesa, con la maglia della Fiorentina, al contrario di Simeone, è uscito alla ribalta nella seconda metà del campionato, anche se nelle poche apparizioni precedenti aveva già impressionato, sopratutto nella prima gara stagionale contro la Juventus in cui aveva messo in mostra tutta la sua grinta, la sua classe e il suo carattere. Il figlio di Enrico può essere schierato sia come ala che come seconda punta, e più che per i suoi gol (ha gonfiato la rete solamente 3 volte in campionato) impressiona già dai tempi della primavera Viola per la sua facilità di corsa e di dribbling. A soli 19 anni sarà sicuramente uno dei protagonisti degli azzurrini di Di Biagio agli Europei U21 che si disputeranno questo giugno in Polonia, ma il “rischio” è di vederlo in Russia il prossimo anno con Gian Piero Ventura.
Un altro punto fisso dell’Italia Under 21 è Federico Di Francesco, figlio di Eusebio ex centrocampista della Roma scudettata e allenatore del Sassuolo dei miracoli. Di Francesco jr è cresciuto nelle giovanili del Pescara e dopo le esperienze a Parma, Gubbio e Cremona ha disputato la sua miglior stagione in Serie B con la Virtus Lanciano. Il Bologna di Donadoni decide dunque, la scorsa estate, di accaparrarselo e l’investimento, per gli emiliani, si rivela subito azzeccato. Il 22enne esterno offensivo, in campionato, ha timbrato solo cinque volte il cartellino, ma il numero di gol è destinato a crescere nella prossima stagione. Noi scommettiamo su di lui.
Compagno di squadra di Di Francesco è Simone Verdi. Per lui vale lo stesso discorso fatto nella prima parte dell’articolo per i milanisti Suso e Deulofeu in quanto non si tratta di una vera e propria rivelazione visti i suoi trascorsi nel massimo campionato italiano a Torino, Empoli e Carpi e l’esperienza nella Liga spagnola con la maglia dell’Eibar, ma l’ex Primavera Milan è riuscito solamente quest’anno ad ottenere la sua massima maturazione. Nonostante il brutto infortunio che lo ha tenuto fuori dai campi da novembre 2016 a gennaio 2017 è riuscito ad andare in gol per 6 volte, e le sue reti mai banali (quella messa a segno il 21 settembre contro la Sampdoria è tra le più belle dell’intero torneo) e le sue eccelse prestazioni non sono passate inosservate nemmeno al C.T. Ventura, che lo ha fatto esordire con la Nazionale maggiore durante l’amichevole contro l’Olanda il 28 marzo ad Amsterdam. La dirigenza rossonera non lo ha mai considerato un “giocatore da Milan” visti i suoi continui prestiti e la cessione al Bologna per la modica cifra di 1,5 milioni, ma ora Verdi a 24 anni si sta prendendo una meritatissima rivincita, e non vederlo nella rosa del Diavolo, in cui militano Honda e Ocampos, mette a nudo la poca organizzazione e lungimiranza di Adriano Galliani & co. in questi ultimi anni; un esterno/trequartista ambidestro italiano farebbe davvero comodo a Vincenzo Montella.
Articolo scritto da Mauro D’Amico.
Ecco di seguito la terza parte:
Schick e i suoi fratelli, quante rivelazioni in Serie A! – Parte 3 –
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