La Juventus k.o. sotto i colpi di una Fiorentina arrembante
Di Lorenzo CristalloFinisce 2-1 per la Fiorentina, il posticipo serale della domenica, che ha messo di fronte i viola contro i campioni d’Italia in carica della Juventus. Per la banda di Paulo Sousa si tratta della seconda vittoria consecutiva in questo 2017 tra campionato e coppa Italia, oltre a proseguire la striscia di risultati utili consecutivi in casa, dove i gigliati in dieci incontri hanno ottenuto cinque vittorie ed altrettanti pareggi senza mai conoscere l’amaro sapore della sconfitta. Kalinic e compagni, al netto di questo successo, si issano all’ottavo posto in classifica toccando quota trenta. Per i bianconeri, invece, questo ko, rappresenta la quarta sconfitta in campionato e tutte rimediate lontano dallo Juventus Stadium. La Vecchia Signora, resta comunque in testa alla classifica con quarantacinque punti all’attivo, con una gara da recuperare (il prossimo 8 febbraio con il Crotone), anche se le distanze dalle dirette inseguitrici, ovvero Roma e Napoli, si siano ridotte rispettivamente ad una e quattro lunghezze. I toscani sono apparsi più organizzati in mezzo al campo e maggiormente arrembanti, creando svariati pericoli alla retroguardia avversaria. Gli uomini di Allegri, dopo un primo tempo assolutamente sottotono e scialbo, hanno imbastito una reazione nella ripresa, soprattutto dopo la rete messa a segno da Higuain, sciupando una ghiotta chance con Dybala a pochi minuti dal termine. Nonostante ciò i bianconeri hanno destato l’impressione di non essere brillanti e autorevoli come nelle precedenti occasioni. I viola hanno palesato carattere ed un’invidiabile spigliatezza, mettendo alle corde, per buona parte del match, Buffon e compagni. Nei primi quarantacinque minuti sono gli uomini di Paulo Sousa a farsi vedere con maggior frequenza in avanti, soprattutto con Vecino autore di un tiro dalla distanza intercettato dall’estremo difensore bianconero e a seguire con una conclusione dal versante di sinistra che si è stampata clamorosamente sul palo esterno. La rete del vantaggio viola avviene al 37’con Bernardeschi, che seppur su azione fallosa, anticipa Alex Sandro su uno spiovente e innesca in avanti Kalinic, che sfodera una conclusione angolata che non lascia scampo a Buffon. Per l’attaccante croato, su cui sono insistenti le sirene di mercato provenienti dalla Cina e più precisamente dal Tianjin allenato da Fabio Cannavaro, si tratta del nono centro in campionato, tredicesimo in stagione sommando l’Europa League, numeri imponenti per la punta di diamante dello scacchiere tattico di Paulo Sousa. Nella ripresa, i padroni di casa ripartono da dove avevano lasciato, ossia da un atteggiamento aggressivo e votato all’attacco ed infatti al 54’ Badelj sfodera un tiro dalla lunga distanza, che beffa Gigi Buffon e si insacca alle sue spalle. Due a zero per i gigliati e vittoria che pare esser messa in cassaforte. La Juventus, a questo punto, ferita nell’orgoglio, reagisce, ed accorcia le distanza con Higuain al 58’, abile a sfruttare un lancio indirizzato in area da parte di Khedira, la palla carambola su Maxi Olivera, intento nel tenere a bada Sturaro, per poi giungere tra i piedi del “pipita” che da due passi non sbaglia, mettendo a segno la sua tredicesima rete in campionato. Allegri inserirà in campo sia Pjaca che Mandzukic per donare un volto offensivo alla sua squadra ma è la Fiorentina a sfiorare il tris con il neo entrato Ilicic, il quale innescato in profondità da Kalinic, supera Buffon in uscita ma nel momento di concludere in porta si allunga la palla in avanti, terminando la sua corsa sul fondo. L’ultima chance ,degna di nota, per gli ospiti, capita sui piedi di Dybala, che approfitta di una sponda di Mandzukic, per liberare il suo tiro che però non inquadra lo specchio della porta. Termina così Fiorentina-Juventus con il successo di prestigio per i toscani, che ottengono l’intera posta in palio nel match più sentito della stagione. Ai microfoni dei giornalisti, il tecnico juventino, Massimiliano Allegri, commenta la prova della sua squadra dichiarando di aver visto i bianconeri sotto ritmo soprattutto nel primo tempo in cui non sono riusciti a creare dei pericoli dalle parti di Tatarusanu, soffrendo costantemente la spinta propulsiva posta in essere dai padroni di casa. La quarta sconfitta rimediata in trasferta, non deve però preoccupare, secondo l’allenatore livornese bisognerà continuare a lavorare a testa bassa e con spiccata umiltà. Il campionato è ancora lungo e le dirette inseguitrici appaiono agguerrite. I punti di distanza dalla Roma si sono ridotti ad uno anche se non occorra dimenticare che la Juventus abbia una gara da recuperare, il prossimo 8 febbraio contro il Crotone, sfida che potrebbe portare a quattro le lunghezze dai giallorossi. Allegri sostiene che il campionato vada vinto a maggio e non a gennaio, motivo per cui la sconfitta subita a Firenze dovrà far riflettere ma senza procurare eccessivi allarmismi. Paulo Sousa, invece, si gode tre punti dal sapore speciale. I viola sono riusciti nell’impresa di superare l’acerrima nemica Juventus, senza disdegnare carattere e personalità. Per il tecnico lusitano si tratta di una vittoria di gruppo, in cui la coesione tra i reparti e il remare dritti verso un unico obiettivo abbia avuto la meglio su tutto il resto. Per quanto concerne il suo futuro, Sousa non si sbilancia, ribadendo di essere orgoglioso di guidare la Fiorentina, tralasciando i rumors di mercato che vorrebbero l’allenatore portoghese in sella proprio alla Juventus nella prossima stagione. I viola fanno un piccolo passo in classifica, tornando gradualmente a competere con le big del torneo, senza dimenticare che restano in corsa sia in coppa Italia che in Europa League, nutrendo la possibilità di riportare a Firenze un trofeo da alzare al cielo.
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