Buffon a tutto campo: dal sogno Champions League allo scudetto

Intervistato dai microfoni di Premium Sport, Gigi Buffon si è espresso a 360 gradi sul suo futuro, sugli obiettivi personali e della Juventus, dimostrando sempre grande convinzione nei propri mezzi ed ambizioni di primissimo piano. Il capitano bianconero ha innanzitutto parlato dei prossimi avversari in Champions League: ossia il Porto. A suo avviso la doppia sfida in scena agli ottavi di finale non andrà assolutamente sottovalutata altrimenti si corre il rischio di commettere un grave ed incomprensibile errore di leggerezza. Buffon sottolinea come la compagine lusitana sia stata in grado, ad agosto, di estromettere dalla massima competizione europea la Roma, squadra ben organizzata che ora lotta proprio con la Vecchia Signora per il titolo di campione d’Italia. Il Porto –aggiunge Buffon- annovera calciatori esperti, abituati a calcare palcoscenici di un certo livello, ragion per cui il doppio confronto che avverrà tra febbraio e marzo dovrà essere disputato, sì, senza particolari timori reverenziali ma sempre con attenzione massima. Per quanto concerne la sfida di campionato in programma sabato sera allo Juventus Stadium contro la Roma, il portierone bianconero analizza la sfida con i giallorossi, elogiandoli per lo strepitoso cammino che stanno percorrendo. A suo giudizio, la banda di Spalletti rappresenta una seria candidata per il titolo e lo ha dimostrato in queste prime sedici giornate, in cui ha reso l’Olimpico un fortino impossibile da espugnare, mietendo vittime illustri. Tra i punti di forza dei capitolini vi è l’attaccante bosniaco Dzeko, capocannoniere fino in questo momento, senza dimenticare Francesco Totti, a cui Buffon è molto legato, descrivendolo come un campione assoluto fuori e dentro il rettangolo di gioco. Per ciò che concerne la finale di Supercoppa Italiana in programma venerdì 23 dicembre a Doha, contro il Milan, Buffon sottolinea che sarà indubbiamente una sfida che risveglierà ardore e competizione tra i protagonisti. Un match del genere, a suo avviso, non è mai banale e porta con sé un carico enorme di emozioni oltre ad essere particolarmente importante considerando la posta in palio. Secondo Gigi, sarà imprescindibile chiudere l’anno solare 2016 con il trionfo della Supercoppa a suggello di una stagione soddisfacente e positiva. In merito alla data del suo ritiro dall’attività agonistica, l’estremo difensore bianconero ribadisce che quasi certamente i mondiali in Russia del 2018 segneranno la fine della sua carriera, anche se, a quanto pare, ci sia un accordo tacito con il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che in un caso particolare,potrebbe proseguire l’attività anche dopo la data sopra citata. Tra l’altro, nei giorni scorsi, il commissario tecnico Ventura si è espresso in merito a ciò, affermando che gradirebbe notevolmente avere Gigi tra i componenti del suo staff, proponendogli il ruolo di vice c.t., incarico che secondo l’ex allenatore granata, il capitano azzurro saprebbe rivestire perfettamente. Infine, l’intervista si conclude con una nota di colore, in riferimento al new look con i baffi. Buffon sorride e spiega che tale decisione sia stata presa a causa del rasoio che si è scaricato, motivo per cui ha deciso di approcciarsi con questa novità estetica, anche se , aggiunge, che in famiglia non sia stata molto apprezzata, ragion per cui ,quanto prima, i baffi toglieranno il disturbo. Ultima nota da sottolineare, il nono posto attribuitogli da France Football nella classifica per il Pallone d’Oro. Buffon commenta questo piazzamento con orgoglio e immensa soddisfazione anche se ci tiene a ribadire che la maggior parte dei concorrenti siano stati semplicemente da contorno, lasciando il palcoscenico principale a Cristiano Ronaldo, vincitore del premio,al termine di una stagione che lo ha visto alzare le braccia al cielo sia in Champions League che all’Europeo con la maglia della nazionale portoghese. Secondo il portierone bianconero, il Pallone d’Oro consegnato al numero sette del Real Madrid è il giusto riconoscimento nei confronti di un campione prestigioso che ha fatto incetta di trionfi in un anno particolarmente esaltante per lui.