Napoli, Garcia: “7 partite in 23 giorni, ci attende una maratona”

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Rudi Garcia, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa prima della partita contro il Genoa di Gilardino. Ha toccato il tema del calendario fittissimo e delle condizioni fisiche dei suoi giocatori, oltre che del bisogno di migliorare in finalizzazione. Cosa si aspetta da questo tour de force?
“Sette partite in 23 giorni, è come una maratona e dobbiamo iniziare bene e avere tutto il gruppo a disposizione. Ho ritrovato ieri tutto il gruppo, ma molti erano stanchi per poter fare tutto il lavoro normale, viaggiando di notte, quindi solo oggi…ma facendo attenzione perché alcuni non hanno recuperato al 100% ma sono contento di non avere infortunati. Politano dovrebbe essere con noi, anche se non ha i 90 minuti per non rischiarlo, ma dovrebbe esserci dall’inizio o in corsa”.

Disse che con gli impegni ravvicinati ci sarebbe stato spazio per tutti, avverrà già domani?
“Darò spazio a chi lo merita, a chi è pronto, ma la squadra che inizierà non sarà la stessa che ha iniziato con la Lazio”.

Raspadori lei lo vede in più ruoli, un suo giudizio sulla nazionale da punta?
“Non ho visto tutte le partite, ho troppi giocatori in nazionale, non ho 10 occhi per vederle insieme, so che ha giocato 70′ da punta nella seconda partita, nella prima è entrato, fa parte delle sue soluzioni. Ho sempre detto che può giocare in tutti i ruoli in attacco, compreso il 9, ma può giocare anche mezzala per le sue qualità, per lui sarebbe meglio non essere solo una punta perché c’è Osimhen ed è difficile avere minuti. Lui è bravo dappertutto, lo useremo dove serve e dove c’è spazio. Ha giocato tanto, le prime due da titolare e entrato per primo nella terza, è importante per noi”.

Napoli primo per possesso e tiri tentati, è soddisfatto di quanto visto finora?

“Abbiamo vinto le prime due, non abbiamo sbagliato la terza, abbiamo fatto un ottimo primo tempo, ma dobbiamo migliorare la gestione e quando puoi fare gol devi farli, con efficacia, pure ad inizio ripresa col tiro di Zielinski. Almeno ha preso la porta, il problema delle ultime due è aver preso poco la porta. Dobbiamo gestire tutta la gara con qualità, ma quando non è così quando siamo al meglio devi segnare e metterti al riparo se la squadra avversaria fa due tiri e subito due gol”.

ADL ha detto c’è molto da lavorare, per lei quanto c’è da lavorare?
“Il presidente ha ragione, c’è una striscia lunga di partite, dobbiamo mostrare già di aver fatto lavoro importante, ma tanto altro c’è da fare e migliorare. Avere il possesso e palleggiare è una delle qualità, ma dobbiamo sfruttarlo al meglio e finalizzare. Bisogna prendere la porta, non basta tirare. Ogni 3 giorni ovviamente c’è meno tempo per lavorare con la squadra, ma si può sempre migliorare”.

Natan tra i pochi rimasti, quanto è stato preziosi il lavoro? È pronto?
“Abbiamo fatto un lavoro preciso per lui, personalizzato, il tempo che non abbiamo avuto con lui nei ritiri perché è arrivato 7-8 giorni prima di Frosinone e allora l’abbiamo messo a fuoco lavorando. E’ arrivato anche con un piccolo fastidio al ginocchio, ma sta sparendo, ma siete fissati su Natan (ride, ndr), ma tutti gli altri sono pronti e sono contento per i 180 minuti di Ostigard che voi dimenticate, io no. La cosa positiva è che chi aveva bisogno di giocare, Cajuste, Kvara, Elmas, almeno hanno giocato molto e sono pronti”.

Che partita si aspetta col Genoa? Che avversario immagina?
“Grazie per una domanda sulla partita, è un’ottima squadra, neo-promossa ok ma una grande società. Oltre ad averla studiata, non è solo solida avendo vinto 1-0 contro la Lazio, ritrovo anche Strootman ed è una squadra che non ti concede molto. Hanno perso male con la Fiorentina, ma hanno cambiato modulo di gioco e hanno fatto una vittoria ed una sconfitta all’ultimo col Torino ma si sono ripresi ed è una squadra sicuramente da affrontare seriamente, rispettandola, nel suo stadio lì è sempre difficile vincere. La parola d’ordine è pensare al campionato, non c’è niente dopo, come se fosse l’ultima del campionato. La squadra non deve avere nient’altro in testa”.

Sono rimaste scorie dopo il brutto secondo tempo con la Lazio?
“Non credo, spero di no, non c’è ragione. Dobbiamo essere più efficaci davanti, sarebbe importante fare clean sheet come col Sassuolo, la fiducia deve esserci perché la squadra ha un gioco pulito che deve portarti a segnare un gol in più ma è più importante la questione fisica e far recuperare tutti quelli che sono partiti”.

A Kvara manca il gol da un bel po’, come si lavora?
“Niente, è tornato ieri, ha giocato 180′, hanno avuto difficoltà nella prima partita, un po’ meglio nella seconda, ma non sono preoccupato per lui. Gli è mancato nel primo tempo con la Lazio per un po’ di fortuna, ci sono stati tiri deviati o contrastati, tornerà a fare gol o assist appena starà bene. Non aveva i 90′ con la Lazio, ma due gare con la Georgia è una buona notizia per noi”.

Si parla tanto della posizione di Lobotka, ma non è vero che gioca meno palloni. Lei è contento di lui?
“L’abbiamo ritrovato fisicamente con la Lazio, è stato il migliorare, facendo giocare anche gli altri, al di là dei contropiedi della Lazio tra il 60 e 75′ ma lo vedo bene, è un giocatore importante per noi, L’ha detto lei, toccherà palloni come nel passato sapendo che affrontiamo chi ci guarda, domani a Genova troveremo un centrocampo che farà marcatura individuale anche sugli altri centrocampisti. Non è importante se tocca o meno 100 palloni, ma che gli altri facciano anche bene, poi se si smarca bene e fa giocare gli altri va bene, ma ho già detto che avere un solo piano è pericoloso. Se hai un solo bomber da 40 gol e altri 0 o uno solo che fa uscire palla da dietro, quando non c’è o è infortunato? Servono anche gli altri”.

Osimhen e Simeone insieme per essere più concreti?
“Li abbiamo visti quando provavamo a ribaltare il risultato, col Cholito abbiamo avuto anche due situazioni nel recupero, i ragazzi sanno che dobbiamo essere sicuri di fare gol a qualsiasi secondo della gara. Cholito ci dà questa possibilità, ma anche Raspa…”


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