L’Inter ruggisce, parlare di scudetto è possibile
Di francodi Lorenzo Cristallo
Il successo tanto sperato e inseguito del derby, ha portato con sé entusiasmo ed ottimismo all’interno dell’entourage nerazzurro. Il goal di Guarin di domenica sera dinnanzi ad un “San Siro” strabordante ha sottolineato che l’Inter è tornata prepotentemente ad occupare le zone di vertice della classifica e parlare di scudetto non è pura utopia. Candidarsi alla conquista del tricolore è possibile e ci sono tutte le credenziali per essere protagonisti in questa stagione. Massimo Moratti intervistato dai giornalisti ha elogiato l’operato del presidente Thohir che ha dimostrato grande abilità e acume durante la fase della campagna acquisti, ha rimarcato che i nerazzurri in testa alla classifica a punteggio pieno rappresenteranno un osso duro per tutte le avversarie che mirano alla conquista dello scranno più alto e infine utilizza parole al miele per Mancini soprattutto per aver voluto ostinatamente Felipe Melo, osteggiato un po’ dalla critica ma prezioso in campo, fornendo una prestazione maiuscola in occasione del suo debutto in nerazzurro proprio domenica sera nella stracittadina.
Il tecnico Roberto Mancini, intercettato il day after del derby, al padiglione della Turchia durante la sua visita all’Expo, mantiene i toni bassi, non fa voli pindarici, ammette che c’è ancora tanto da lavorare e da migliorare per trovare la condizione perfetta ed inoltre dichiara che nonostante la classifica attualmente premi in maniera incondizionata i nerazzurri, vi sono squadre come Roma, Juventus e Napoli che sono nettamente, a suo dire, più attrezzate dell’Inter per la conquista dello scudetto. Il percorso è ancora lungo e pieno di ostacoli, ammonisce il tecnico jesino, la vittoria nel derby è sicuramente un qualcosa di importante e positivo ma non bisogna cullarsi sugli allori altrimenti si commetterebbe un grave sbaglio.
L’Inter vista in campo domenica sera ha convinto a pieno, i nuovi innesti si stanno dimostrando determinanti per lo scacchiere tattico di Roberto Mancini. Nonostante Icardi sia ancora a secco e stenti a trovare lo smalto dei giorni migliori, Jovetic sta sopperendo benissimo con la sua qualità e il suo dinamismo al vuoto realizzativo del bomber argentino. Grande attesa c’è anche per Perisic, non brillantissimo nella sfida contro il Milan ma comunque elemento imprescindibile per il Mancio considerando la lunga corte della dirigenza nerazzurra messa in atto quest’estate per averlo. Applausi a scena aperta per Felipe Melo, dopo la prestazione altisonante e di quantità di domenica sera, molti scettici si dovranno ricredere. Il calciatore furibondo visto all’opera con le maglie di Juventus e Galatasaray sembra cambiato, mostra sempre il suo carattere ma con maggior disciplina e il suo compito di rottura del gioco degli avversari è stato svolto in maniera esemplare. Note positive anche dal reparto difensivo dove Handanovic si è rivelato per l’ennesima volta una saracinesca provvidenziale e Santon finalmente non sta disattendendo le premesse.
In questa Inter che naviga a pieni giri, che è a punteggio pieno e guarda tutte le altre dall’alto verso il basso, la presunzione non dovrà prendere il sopravvento. Mancini dovrà essere abile a mantenere sempre alta la concentrazione e intatto un buon grado di umiltà perché il campionato italiano non è mai banale, l’esito di ogni match non è mai scontato e le difficoltà e le insidie sono sempre dietro l’angolo ma se i nerazzurri dovessero proseguire a questi livelli, parlare di scudetto sarà possibile.
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