Quarto posto e derby, il Milan rischia l’inferno: se va male, Maldini e Pioli in bilico
Di Alessandro LugliLo chiamano gioco, ma vatti a fidare delle etichette. Il calcio è difficile, aspro, spietato: non fa sconti anche a chi ne avrebbe bisogno. Prendete il Milan. Sabato è arrivato a La Spezia, città di mare, sperando di traghettare la settimana da una semifinale di Champions all’altra. Invece ha preso un paio di onde anomale, ha perso e ora pare in difficoltà come (quasi) mai. Arriva alla partita più importante con Leao che pensa alle terapie, Giroud chiaramente lontano dal 100% – a La Spezia si toccava il polpaccio già dal riscaldamento – e nessuna delle stelle al picco di rendimento. La squadra pare stanca e non ha abbastanza qualità per giocare sotto ritmo: brutta combinazione. In questo contesto, arrivano le due-tre settimane che decideranno la stagione. Il Milan è a due svolte da un’annata gloriosa, come direbbe Pioli: quarto posto e finale di Champions riporterebbero bilanci da primi anni Duemila. Un tracollo contro l’Inter e un futuro in Europa League, invece, renderebbero la stagione una delusione netta.
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