Le parole dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi alla vigilia della semifinale di ritorno in Champions League contro il Milan

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Semifinale di ritorno di Champions League, l’Inter di Simone Inzaghi è a un passo dalla finale di Istanbul dopo il 2-0 dell’andata contro il Milan in un derby dominato sotto il profilo del gioco e delle occasioni.

A San Siro, in un ambiente ribollente di entusiasmo, l’Inter deve completare l’opera.

Questi i temi trattati dall’allenatore dell’Inter alla vigilia della semifinale di ritorno contro il Milan.

La sfida di ritorno contro il Milan

Siamo arrivati fino a qua e sappiamo che manca un passo importante. Non ho dubbi che i tifosi giocheranno la partita con noi e ci sosterranno come sempre, anche nei momenti difficili, ma dovremo avere testa fredda e cuore caldo perché è così che si interpretano queste partite. Abbiamo un vantaggio meritato, ma sappiamo che non possiamo speculare sul risultato dell’andata. Non possiamo gestire, ma dovremo dare tutto sul campo perché il Milan è una squadra di qualità.

Il momento di Lukaku

Da allenatore lo avevo riportato qui con entusiasmo per averlo come lo abbiamo visto l’ultimo mese, ma purtroppo un imprevisto lo ha tolto per cinque mesi. La squadra ha dovuto soffrire senza lui e Brozovic, la squadra è stata bravissima spesso a sopperire. Lukaku ha lavorato tantissimo ed è arrivato nell’ultimo mese nel migliore dei modi, sapendo che con quel fisico non può giocare tre partite alla settimana e risultando fondamentale in campionato.

Calhanoglu regista

Quella di mettere Calhanoglu in regia è stata una intuizione e una soluzione dovuta all’infortunio di Brozovic. Ho pensato che fosse il giocatore giusto, poi lui è stato bravissimo. Menzionerei anche Darmian che sta facendo grandi cose da terzo centrale di difesa, un ruolo mai ricoperto prima.

La qualificazione

Dipende solo da noi. Sappiamo di avere un vantaggio meritato, ma anche di non aver ancora fatto nulla. Il braccino non deve venire perché in questa squadra ho giocatori importanti che hanno affrontato partite fondamentali in carriera.

Il fattore arbitrale

All’andata c’è stato un episodio che sarebbe dovuto essere valutato in un altro modo. Avrebbe dato una botta in più al risultato e alla qualificazione. Non c’è problema, anche se l’arbitro è francese e il Milan ha quattro francesi in rosa


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