Chi è il più grande calciatore argentino tra Messi, Maradona e Di Stefano?
Di Alberto ZanichelliQualche giorno fa su twitter è apparsa una classifica che si riferiva ai giocatori argentini. La classifica metteva al primo posto Di Stefano e sul podio c’erano nell’ordine Messi e Maradona; il problema era proprio Messi davanti a Maradona.
Maradona è considerato da molti il più grande giocatore di tutti i tempi e il solo fatto che Messi fosse stato collocato davanti a lui, aveva indignato non poche persone.
Posto che Messi è ancora in attività, lasciamo che entri nell’Olimpo del calcio quando avrà chiuso la sua carriera (quel giorno per non far torto a nessuno entrerà anche Cristiano Ronaldo).
Immagino che tutti conoscano Maradona, ma chi era Di Stefano? Probabilmente molti trentenni di adesso non ne hanno mai sentito parlare, a meno che non abbiano visto la monografia su Sky di Federico Buffa. Niente paura, rimediamo subito.
Alfredo Di Stefano è nato calcisticamente nel River Plate, dove faceva parte di un attacco chiamato ‘la maquina’, un’autentica macchina da gol. Per la sua velocità di base, è soprannominato ‘Saeta Rubia’, la saetta bionda e la sua tecnica è sopraffina.
Nel suo DNA c’è quel calcio totale, sviluppato successivamente in Olanda. Con la Nazionale argentina vince la Copa America nel 1947 e raccoglie in quell’occasione tutte le sue 6 presenze con l’albiceleste.
Ammaliato dalle sirene colombiane e consigliato dal suo ex-compagno del River Pedernera, passa al Millionarios, con cui vince 3 campionati in una nazione all’epoca non affiliata alla FIFA, il che gli creerà non pochi problemi per il futuro.
Nel 1952, al suo arrivo in Spagna per giocare nel Real Madrid, si trova al centro di una controversia contrattuale fra lo stesso Real e il Barcellona; la situazione viene risolta dal dittatore Francisco Franco, madridista convinto. Con la maglia del Real, Di Stefano vince le prime 5 Coppe dei Campioni, dal 1955 al 1960.
Le regole FIFA di allora gli consentono di giocare nella nazionale spagnola, avendo ottenuto la naturalizzazione. Di Stefano non riesce a partecipare al Mondiale del 1958, in quanto la Spagna non si qualifica. Viene convocato da Helenio Herrera per i Mondiali del 1962 in Cile, ma a causa di un infortunio muscolare non riesce a scendere in campo, privando la storia del Mondiale di una sua presenza.
Terminata la carriera da giocatore, il suo sogno più grande è quello di vedere il Real Madrid vincere la sua decima Coppa dei Campioni; lui aveva già fatto metà del lavoro. Questo regalo glielo fa Carlo Ancelotti che, sulla panchina dei Blancos, vince la decima coppa nella stagione 2013-14. A questo punto è ora di andare: come Vittorio Pozzo se n’era andato nel 1968, dopo aver visto l’Italia vincere qualcosa trent’anni dopo di lui, Di Stefano se ne va nel 2014, pochi mesi dopo aver coronato il suo sogno.
Anche nel calcio i grandi sanno come uscire di scena. Tornando alla domanda del titolo, chi è il più grande? Penso sia una questione di gusti calcistici. A metà degli anni ’90 il Guerin Sportivo ci aveva provato, pubblicando ogni settimana il profilo dei 50 più grandi giocatori della storia e al numero 1 c’era proprio Di Stefano, il numero 2 era Pelè, mentre Maradona era al terzo posto.
Direi che se qualcuno è amante del calcio totale e predilige velocità e tecnica, dirà che il più grande è Di Stefano. Se invece a qualcuno piacciono gli uomini-squadra, allora dirà Maradona, non fosse altro perché il Mondiale 1986 l’ha vinto da solo.
Il discorso è comunque aperto; voi cosa ne pensate?
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Secondo me il più grande argentino di sempre rimane Maradona, a Messi manca la coppa del Mondo..