Napoli da urlo al “Grande Torino”
Di Lorenzo CristalloIl Napoli conquista l’intera posta in palio al “Grande Torino” annichilendo per 0-5 i granata. Prestazione sontuosa da parte degli uomini di Sarri che, a seguito di questa vittoria, consolidano il terzo posto a quota ottanta, ad una sola lunghezza di distanza dalla Roma seconda. Gli azzurri ottengono la dodicesima vittoria lontano dal San Paolo, inanellando complessivamente il decimo risultato utile consecutivo. Il Toro, invece, incappa in un pesante ko dopo sette risultati positivi, centrando la seconda sconfitta in campionato tra le mura amiche. La banda di Mihajlovic resta inchiodata al nono posto a quota cinquanta. Per i partenopei resta la beffa della vittoria nel posticipo serale della Roma ai danni della Juventus che complica i piani di Mertens e compagni per quanto concerne l’accesso diretto alla prossima edizione di Champions League. Nelle ultime due giornate, gli azzurri affronteranno la Fiorentina in casa e la Sampdoria a Marassi, mentre i giallorossi se la vedranno con il Chievo al Bentegodi e il Genoa all’Olimpico. Sulla carta sembra spianata la strada per i capitolini verso il secondo posto, ma i partenopei proveranno a dare il massimo in questi centottanta minuti per non lasciare nulla di intentato, sfoderando la spiccata organizzazione di gioco e la fluidità di manovra messa in mostra con i granata. Il match prende subito una piega ben precisa e al 7’ minuto gli ospiti si portano in vantaggio: Allan appoggia in avanti per Callejon, il quale lascia partire un tiro angolato su cui Hart non può intervenire. Gli uomini di Sarri cingono d’assedio la metà campo avversaria, creando ulteriori pericoli sia con Callejon, il cui tiro sul secondo palo non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri e sia con Insigne, che con un pallonetto bacia la parte alta della traversa. A seguire è il turno di Mertens, ben servito da Insigne, ma a tu per tu con Hart si fa respingere la conclusione indirizzata in porta, nonostante l’arbitro Irrati avesse fermato il gioco, erroneamente, ravvisando una posizione di offside da parte del folletto belga. Nella ripresa il Toro non riesce ad uscire dal guscio e il Napoli sferra i colpi decisivi. Al 60’ sublime azione ben orchestrata da Callejon che serve sulla destra Mertens, il quale giunto in area, appoggia per Insigne, che non deve far altro che scaraventare la palla in rete. Goal numero sedici in questo campionato per lo “scugnizzo” partenopeo, autore della sua miglior stagione, in termini realizzativi, in serie A. Il tris azzurro avviene al 72’ con Insigne che ricambia il favore con Mertens, il quale giunge in area per poi esplodere un tiro, sul primo palo, su cui Hart non si dimostra irreprensibile. A segno anche il numero quattordici belga che sale a quota venticinque centri nella speciale classifica cannonieri. Il Toro è oramai alle corde e il Napoli infierisce, quattro minuti più tardi, al 76’ con Mertens che appoggia sulla corsia di sinistra per Ghoulam, il quale lascia partire un cross indirizzato a centro area, dove il belga va a vuoto ma non Callejon che ribadisce in rete. Doppietta per l’attaccante esterno spagnolo che sigla il suo tredicesimo centro in questo campionato. Il cinque a zero definitivo avviene al 78’ con Callejon che serve a centro area il neo entrato Zielinski, il quale di prima intenzione supera la resistenza di Hart. Quinto goal in questo torneo per il centrocampista polacco, elemento di spicco nella rosa di mister Sarri. Al triplice fischio finale, i calciatori granata corrono sotto la curva Maratona per chiedere scusa ai propri tifosi a causa dell’imbarazzante prestazione, mentre ai microfoni dei giornalisti il tecnico degli azzurri esprime soddisfazione per la performance sfoderata. A suo giudizio il Napoli stia disputando un ottimo campionato, inanellando una serie di record, a partire dai goal siglati. Sarri sottolinea che la sua squadra stia facendo meglio rispetto alla passata stagione, in cui gli impegni furono meno probanti, considerando che gli azzurri disputarono l’Europa League e non la Champions. Per quanto riguarda il suo futuro, l’allenatore toscano dichiara di stare bene a Napoli e di voler restare anche nei prossimi anni sotto l’ombra del Vesuvio, poi ovviamente sarà il presidente De Laurentiis a pronunciare l’ultima parola. Per quanto concerne la prossima campagna acquisti, afferma di non aver dichiarato nulla in tal senso e in merito alle parole espresse durante la conferenza stampa di vigilia contro il Torino, in cui ha affermato di “volersi arricchire” in occasione di un eventuale rinnovo contrattuale, Sarri precisa di aver detto ciò soprattutto in rispetto della sua famiglia, che lo ha seguito costantemente in questa avventura nelle vesti di allenatore e molto spesso in piazze difficili, al cospetto di società che poi fallirono, senza annoverare grandi entrate economiche. Le ultime due sfide saranno decisive, sarà fondamentale fare l’en-plein, due vittorie su due e sperare che la Roma inciampi, altrimenti si rischia di tessere le lodi ad una compagine, quella partenopea, arrembante e propositiva ma che nel prossimo mese di agosto si ritroverà dinnanzi ad un bivio determinante che metterà di fronte i fasti della Champions alla meno blasonata e redditizia Europa League.
Commenta o partecipa alla discussione