Cambio della guardia a Pescara. Oddo esonerato e spunta Zeman all’orizzonte

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Giornate frenetiche nella città biancazzurra. Nel pomeriggio di ieri, è giunta la notizia, per molti versi inattesa, dell’esonero di Massimo Oddo. Il tecnico del Pescara lascia la squadra dopo ventiquattro giornate, con il Delfino ultimo in classifica con soli nove punti all’attivo e il magro bottino di aver vinto una sola partita, tra l’altro a tavolino, contro il Sassuolo. Numeri inquietanti, quelli della compagine abruzzese, che assieme al Crotone detiene il primato di partite perse, ossia diciassette e soprattutto annovera la peggior difesa con cinquantacinque reti al passivo. Uno score disastroso che tranne eventi miracolosi, condurrà la squadra biancazzurra verso la retrocessione in serie B. Al termine della sconfitta rimediata domenica scorsa contro il Torino, Oddo aveva lasciato intendere di volersi dimettere, tant’è che a fine gara è stato il direttore sportivo, Luca Leone, a presentarsi dinnanzi ai microfoni dei giornalisti preannunciando che lo ore a seguire sarebbero state utili per poter prendere una decisione in merito alla guida tecnica, considerando che la squadra aveva fornito una prestazione assai deludente, per nulla in linea con i dettami espressi da Oddo. Lunedì è avvenuto il tanto atteso faccia a faccia tra i vertici dirigenziali del club abruzzese e la squadra, con i calciatori che pare abbiano espresso parole di stima nei confronti dell’oramai ex tecnico del Delfino, donando la sensazione di voler proseguire sotto la sua conduzione. Tutto lasciava presagire ad un allarme rientrato, con Massimo Oddo pronto a dirigere l’allenamento del martedì, alla ripresa, in vista della gara di campionato, in programma domenica pomeriggio all’ Adriatico con il Genoa. Ed invece nel primo pomeriggio di ieri, presso gli uffici del presidente Sebastiani si è consumato un nuovo capitolo di questa intricata e contraddittoria vicenda. In comune accordo tra dirigenza ed allenatore, Oddo è stato sollevato dall’incarico di tecnico della prima squadra. L’allenatore pescarese lascia la guida del Delfino dopo aver conquistato la promozione in massima serie nella passata stagione, per poi affrontare la serie A tra mille difficoltà ambientali ed un organico tutt’altro che attrezzato per disputare un campionato prestigioso e insidioso al cospetto di compagini ben più organizzate. Oddo attraverso un post pubblicato su instagram e facebook ha voluto ringraziare il presidente Sebastiani per la grande opportunità a lui concessa, il suo staff, i calciatori e i tifosi che lo hanno sempre sostenuto nonostante il percorso in salita di questa stagione. Tra i passaggi salienti del suo saluto estrapoliamo questo in cui appaiono con chiarezza le insidie che si siano dovute fronteggiare :” Un percorso che termina oggi, dopo mesi difficili, durante i quali avrei voluto fortemente aiutare questa squadra a raggiungere l’obiettivo prefissato. Non ci sono riuscito e per questo chiedo scusa alla Città e ai pescaresi che,nonostante tutto, non hanno mia fatto mancare il proprio sostegno alla squadra”. Quest’oggi sarà Luciano Zauri, collaboratore di Oddo, a dirigere l’allenamento dei biancazzurri, mentre per quanto riguarda il possibile sostituto crescono le quotazioni di Zdenek Zeman. Per il tecnico boemo sarebbe un ritorno nella città costiera abruzzese, visto che nella stagione 2011/2012 si rese protagonista della promozione in serie A del Delfino. L’ex tecnico giallorosso, sponsorizzato dal direttore sportivo Pavone, incontrerà il presidente Sebastiani ,nella giornata odierna, a Roma, per analizzare se possano esserci o meno le possibilità di un ritorno sorprendente in riva all’Adriatico. Si paventa di un possibile accordo fino al 30 giugno 2018, per dare vita ad un rilancio della compagine biancazzurra destinata a ripartire dalla serie cadetta. Sono invece completamente tramontate le ipotesi iniziali che conducevano ai nomi di Liverani e Franco Colomba, mentre non hanno trovato particolari riscontri le voci su Luigi De Canio, che guidò il Pescara a fine anni novanta e Ivo Iaconi, autore di una promozione dalla serie C1 alla B nella stagione 2002/2003. Nelle prossime ore si spera che lo scenario possa essere più chiaro, con il ritorno di Zeman all’orizzonte. L’addio del tecnico boemo, nell’estate del 2012, fu piuttosto burrascoso, volarono accuse e la piazza non fu particolarmente benevola nell’accettare il suo approdo alla Roma. Adesso è ora di voltare pagina, archiviare i malumori del passato per guardare con speranza verso il futuro. Un futuro da cui ripartire per cancellare con un colpo di spugna questa stagione assai deludente che ha suscitato rabbia, malcontento e desolazione attorno ad una squadra che si era approcciata al palcoscenico della serie A con il sano entusiasmo di chi avrebbe voluto sorprendere in positivo.


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