Lazio e Parma ai quarti, deluse Torino e Cagliari
Di Emanuele Saccardo13′ Keita (L), 29′ Klose (L), 49′ Martinez (T), 57′ rig. Ledesma (L)
PARMA – CAGLIARI 2-1 (1-0)
45′ Paletta (P), 69′ Sau (C), 84′ Rispoli (P)
Non avrà il fascino delle Coppe europee o di quelle nazionali di Spagna e Inghilterra, eppure la Coppa Italia riesce a regalare emozioni – certamente per pochi intimi, visto che gli stadi continuano ad essere deserti nonostante la nuova formula della gara secca fino ai quarti. All’Olimpico di Torino e al Tardini di Parma, a ben guardare, si sono viste cose calcisticamente apprezzabili e qualche giovane interessante come, ad esempio, Danilo Cataldi, centrocampista laziale classe 1994.
Proprio Cataldi, schierato da Pioli sulla trequarti, rappresenta la sintesi di ciò che gli allenatori dei Top Club dovrebbero estendere anche al campionato: fiducia ai ventenni, fiducia e ancora fiducia. Unica strada per vederli crescere e affermarsi. Danilo, reduce da molti guai fisici che comunque non gli hanno impedito di disputare una buona stagione (quella passata) con la maglia del Crotone, ha contribuito al successo della banda Pioli contro un Torino duramente contestato a fine gara dai suoi tifosi (piccoli inciso: al di là del momento altalenante dei Granata, varrebbe la pena ricordare che se il Torino è in Serie A e l’anno scorso ha centrato l’Europa, lo si deve tanto a Cairo quanto al suo allenatore Giampiero Ventura).
Come al solito i biancocelesti hanno disputato un primo tempo ai confini della perfezione, concretizzando la supremazia del 4-3-1-2 con le reti di Keita e Klose nella prima mezzora di gara. Nella ripresa un film già visto: Lazio che abbassa i ritmi e subisce il ritorno dell’avversario, spaventandosi dopo il sigillo di Martinez che sembrava far presagire un derby bis. Invece Pioli e i suoi hanno aggiustato il tiro dei pensieri affondando il colpo con il rigore di Ledesma, concesso da Russo dopo qualche attimo di indecisione (Padelli, espulso, ha subito forse una punizione eccessiva per l’atterramento di Klose che, furbescamente, lo ha scavalcato lanciando in avanti un pallone che mai avrebbe tenuto in gioco). Ora la Lazio attende il Milan nella sfida secca di San Siro in programma il 27 gennaio, soltanto 3 giorni più tardi rispetto all’incontro di campionato dell’Olimpico sempre contro i rossoneri.
L’altro ottavo di finale, quello tra le disarmate Parma e Cagliari, ha raccontato una sfida che sarebbe stata poverissima di contenuti se non fosse stato per Antonio Cassano e Andrea Rispoli, i migliori in campo. Fantantonio, as usual, dispensa diamanti a compagni che spesso non colgono la differenza tra un gioiello e un pezzo di vetro; si arrabbia con Donadoni al momento del cambio (è sembrato dirgli: “Siamo 1-1, per una volta che mi diverto, una volta…”) dopo aver regalato l’assist a Paletta per il vantaggio sulla sirena della prima frazione. Rispoli marca il gol del pass per i quarti a pochi spiccioli dalla fine, a coronamento di un match gagliardo fatto di sostanza e grinta. Zola si consola parzialmente con la rete del momentaneo pareggio di Sau e con qualche timidissimo segnale di risveglio dal coma profondo di cui il Cagliari è vittima da inizio stagione. Il vero obiettivo dei sardi è la salvezza, difficile da raggiungere ma non impossibile. Il Parma invece resta in attesa della sfida tra Juventus e Verona per conoscere il nome dell’avversaria da affrontare nei quarti.
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