Europa League amara per le italiane: Milan fuori, Lazio ko ma già qualificata

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Sconfitte amare per Lazio e Milan. Ma mentre la compagine laziale può ugualmente sorridere, non si può dire lo stesso del Milan, che sconfitto dalla squadra greca dell’Olimpiacos  è stato eliminato.

Il Milan saluta l’Europa League nell’infuocato Karaiskakis. I rossoneri cedono per 3-1 all’Olympiacos nell’ultima partita della fase a gironi e mancano la qualificazione ai sedicesimi in un match deciso da un rigore decisamente generoso trasformato da Fortounis nel finale.Ad Atene Gattuso schiera la miglior formazione possibile eccezion fatta per Suso, tenuto a riposo per alcuni fastidi muscolari ma, sotto gli occhi del ministro dell’Interno Matteo Salvini, si materializza l’incubo tra uno sfortunato autogol di Zapata e una decisione arbitrale francamente rivedibile. Pronti, via e dopo circa trenta secondi i padroni di casa sfiorano il vantaggio: Cisse lancia dalle retrovie, Guerrero scappa via in posizione regolare ai due centrali rossoneri ma non riesce a superare Reina in una provvidenziale uscita.La sfuriata dell’Olympiacos dura circa un quarto d’ora, poi al minuto 17 il primo squillo rossonero con Cutrone che serve nello stretto Higuain, ma l’argentino non riesce a far passare il pallone tra le gambe del portiere Jose’ Sa, attento al 20′ anche sul colpo di testa di Zapata sugli sviluppi di un corner. Il Milan si difende con ordine e attenzione nonostante i troppi calci piazzati concessi e sul ribaltamento di fronte spesso si ritrova in un due contro due in cui Higuain e Cutrone non riescono a rendersi particolarmente pericolosi. Nel finale di primo tempo e’ ancora attento Reina sulla punizione ben calciata da Fortounis: il portiere rossonero legge in anticipo la traiettoria e respinge in angolo, permettendo ai suoi di tornare negli spogliatoi sullo 0-0. Nella ripresa un’occasione per parte nei primi minuti: al 48′ Fetfatzidis sfiora l’angolino con un mancino a giro mentre al 50′ e’ il potente destro di Kessie a lambire il palo della porta dell’Olympiacos. I greci alzano il ritmo e vengono premiati al 60′: complice una dormita della difesa del Milan su di un corner battuto rapidamente, Higuain salva miracolosamente di petto su Vukovic ma non puo’ nulla sul tap-in a porta vuota di Cisse. A questo punto, succede praticamente di tutto: al 64′ Reina si esalta su Fortounis, ma e’ Zapata a sbarrare la strada a Guerrero, a colpo sicuro con la porta sguarnita.Nella ripartenza e’ Higuain ad andar vicino al bersaglio grosso. Nella pazza serata di Atene, c’e’ poi spazio per un’altra girandola di emozioni nel segno dello stesso Zapata: al 70′ un tiro innocuo da fuori di Guilherme si impenna e diventa imprendibile per Reina a causa della deviazione del colombiano, ma dopo soli due minuti il centrale si ‘riscatta’ siglando la rete del 2-1 che riporta il Milan a galla in chiave qualificazione.La beffa, pero’, arriva all’80’: l’arbitro Bastien fischia un rigore all’Olympiacos per una leggera trattenuta di Abate sull’appena entrato Torosidis e Fortounis non sbaglia, spiazzando Reina dal dischetto. L’assedio finale della squadra di Gattuso non porta alla tanto sospirata rete della qualificazione: tra palloni gettati in campo con poca sportivita’ dai raccattapalle e tante interruzioni, i rossoneri escono a testa bassa dopo cinque minuti di recupero mentre l’Olympiacos festeggia in campo con i propri tifosi. Milan a casa.

Cade la Lazio, esulta nuovamente l’Eintracht. Allo Stadio Olimpico i biancocelesti incassano la terza sconfitta europea con il Francoforte che vince in rimonta per 2-1. Percorso netto da parte della formazione tedesca che chiude il gruppo G della Europa League a punteggio pieno. I ragazzi di Inzaghi, invece, escono a testa bassa dopo un’altra serata complicata alla ricerca di una vittoria che manca dall’8 novembre (2-1 proprio in Europa contro il Marsiglia), ma comunque la qualificazione ai sedicesimi era gia’ in cassaforte e il ko, da questo punto di vista, puo’ essere considerato indolore.Un avvio di frazione positivo per l’Eintracht che conquista la meta’ campo avversaria e con grande autorevolezza neutralizza le possibili ripartenze dei biancocelesti. Tanto possesso palla, ma poca concretezza negli ultimi metri: la Lazio resiste e minuto dopo minuto prende coraggio tanto che alla mezz’ora produce la prima palla gol con un tiro centrale di Luis Alberto dal limite dell’area. Ci prova anche Berisha, qualche minuto piu’ tardi, con una bella iniziativa personale dalla distanza con un mancino che termina di poco a lato dalla porta difesa da Ronnow.Nel secondo tempo i biancocelesti trovano il gol del vantaggio al 56′ con Correa che da posizione decentrata piazza il pallone sul secondo palo: una rete che fa scaturire la reazione rabbiosa dei tifosi ospiti con una decina di tedeschi che scavalcano la recinzione della Curva Sud, prontamente ‘placati’ dalle forze dell’ordine presenti a bordo campo.La partita s’innervosisce e l’Eintracht trova la via del pareggio al 66′ con una meravigliosa conclusione da fuori area di Gacinovic che infila il pallone all’incrocio dei pali. Uno-due micidiale dei tedeschi che al 70′, in un’azione viziata da una posizione di fuorigioco non ravvisata dal guardalinee, Haller riceve il pallone da Gacinovic e da due passi la piazza in fondo alla rete. Poche occasioni da segnalare in un finale di partita a ritmi bassi dove la Lazio non riesce ad evitare la sconfitta.Serata non entusiasmante dove i biancocelesti dovranno rapidamente voltar pagina in vista dell’insidiosa trasferta di Bergamo. Lunedi’ 17 dicembre i ragazzi di Inzaghi torneranno in campo in campionato nel tentativo di interrompere una striscia di pareggi che ha complicato la corsa Champions.


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