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Di Alessandro LugliIl Milan batte il Verona 3-0 negli ottavi di finale della Tim Cup 2017-18.
La sblocca Suso al 23′, raddoppia Romagnoli al trentesimo. Nel secondo tempo al 55′ Cutrone chiude la partita con il goal del 3-0.
Il Milan stacca dunque il pass per i quarti di finale della Tim Cup dove affronterà l’Inter.
Ai quarti di finale di Coppa Italia sara’ derby di Milano. Dopo il successo di ieri dell’Inter sul Pordenone ai calci di rigore, stasera il Milan ha ipoteca la qualificazione contro il Verona con molta piu’ facilita’ gia’ nel primo tempo con due reti e alla fine ha archiviato la pratica con il risultato di 3-0.
Il Milan batte il Verona 3-0 e si qualifica per i quarti di finale della Coppa Italia, dove troverà i ‘cugini’ dell’Inter, che ieri sera hanno superato ai rigori il Pordenone. I gol che hanno deciso il match sono stati realizzati al 22′ da Suso, al 30′ da Romagnoli e, nella ripresa, al 10′ da Cutrone. Fischi e contestazione a Donnarumma prima dell’inizio del confronto.
Gennaro Gattuso prende le difese di Gianluigi Donnarumma, “pur rispettando i tifosi” che hanno contestato il portiere durante Milan-Verona. “Si sta facendo passare un ragazzo così giovane – spiega l’allenatore dei rossoneri – come un mostro. Non se lo merita, ha valori incredibili. Dobbiamo tutelare un ragazzo in grandissima difficoltà. Non ha saltato mai un allenamento o una partita, dopo il pareggio con il Benevento ha pianto. Io vedo un ragazzo che si allena con grande professionalità e voglia: è il portiere più forte del mondo e un grandissimo uomo”. Gattuso commenta le voci di mercato sul portiere: “Se la società dice che non vuole vendere, cosa devo dire di più? Gigio non mi ha mai detto che vuole andar via. E non ho detto che Mino sta convincendo il ragazzo. Vediamo come andrà a finire”.
Gli argentini dell’Independiente hanno vinto la Copa Sudamericana, secondo trofeo più prestigioso del Sud America (paragonabile a un’Europa League sudamericana). Un pareggio ieri sera per 1-1 con i brasiliani del Flamengo a Rio de Janeiro ha regalato agli argentini una vittoria per 3-2 nel risultato complessivo e il loro secondo titolo nella competizione. Il titolo riporta un certo orgoglio all’Independiente, dopo che la squadra di Buenos Aires è stata retrocessa nel suo campionato nazionale nel 2013.
Il Napoli tornerà soltanto nel pomeriggio a preparare la sfida di campionato contro i granata.
Un po’ di riposo per la squadra partenopea in questo giovedì mattina. Gli azzurri, nonostante si giochi dopodomani la gara di campionato, mantengono il consueto orario di allenamento e scenderanno sul prato di uno dei campi del centro tecnico di Castel Volturno soltanto nel pomeriggio. Sabato gli azzurri saranno di scena allo Stadio Olimpico – Grande Torino, contro il Torino di Siniša Mihajlović, gara valida per la 17°giornata di Serie A in programma domani sera alle 20:45.
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Questo il report dell’allenamento di ieri. Al mattino allenamento sotto una fitta pioggia, la rosa si è divisa in due gruppi: prima si è allenato il gruppo di difensori e di seguito quello formato da centrocampisti e attaccanti. Entrambi i gruppi hanno svolto attivazione, circuito di forza e lavoro tecnico tattico specifico per reparti. Differenziato sul campo per Insigne.
Nel pomeriggio la squadra ha svolto una fase di attivazione divisa in 4 squadre da 5 che si sono sfidate in partitine con le mani e gol di testa. Di seguito partitine a tema libero 5 contro 5. Chiusura con partita a campo grande 10 contro 10. Insigne prosegue il lavoro differenziato in campo.
Il presidente del Napoli De Laurentiis ha rilasciato un’intervista a “Il Mattino”. Questi alcuni passaggi.
“L’uscita dalla Champions? quando si perde, uno ci resta sempre male. L’eliminazione mi pesa perchè a Rotterdam bisognava essere più concentrati. Quando è arrivatala notizia del City, non dovevamo perdere l’occasione di conquistare una vittoria in più per essere testa di serie nel sorteggio di Europa League. Adesso in questa competizione faremo di necessità virtù giocando con tanti cambi e potremmo misurare il valore vero degli acquisti che abbiamo fatto negli ultimi tempi.
Dispiaciuto dal mancato impiego di alcuni calciatori? I tempi di assimilazione del gioco sono più lunghi e Sarri è estremamente responsabile e non vuole distruggere un patrimonio del Napoli. Ma ora arriveranno i momenti in cui tra Europa League, Coppa Italia e campionato, tutti troveranno il loro spazio.
Sarri confermato per l’anno prossimo? Io sono un uomo concreto, se gli altri vogliono rimanere con me sono più che ben accetti.E Sarri in particolare perché è una persona perbene”.
Hamšík? ogni giocatore ha dei momenti no, Marek è un grande calciatore e dobbiamo aspettare torni quello di prima.
Vrsaljko? sto provando ma è complicato per gennaio, Il presidente dell’Atletico l’ho sentito al telefono da poco e mi ha detto che non me lo può dare adesso ma a giugno perché anche loro hanno molte gare. Arriverà Inglese. Reina? napoletano doc, sul rinnovo dipenderà da lui, dovrà mettersi d’accordo con me.
Questione stadio? valuto terreni fuori da Napoli perchè purtroppo con questa amministrazione non si va da nessuna parte”.
Dopo la 16esima giornata di campionato, il Giudice Sportivo, Gerardo Mastandrea, ha deliberato le sue decisioni.
CALCIATORI ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 10.000,00
IMMOBILE Ciro (Lazio): vedi delibera sopra.
CALCIATORI NON ESPULSI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA:
DE ROON Marten Elco (Atalanta): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione).
Il calciatore della Juve, Storaro, si era stato protagonista di un acceso battibecco social con un ragazzino di 12 anni. ( qui )
“Spesso noi calciatori veniamo insultati sui social network. Bisognerebbe ignorare ma a volte l’istinto prevale. Chiedo scusa a chi si è sentito toccato”. Lo juventino Stefano Sturaro si scusa così, su Instagram, per il battibecco sui social con un dodicenne napoletano, apostrofato come “ritardato” e “gomorra”.
Ecco tutti i retroscena dell’affare Milan-Donnarumma:
La clausola rescissoria nel contratto tra Milan e Donnarumma sottoscritto l’11 luglio 2017 non c’è. Ecco perchè non è stata depositata in Lega. Il Milan e la famiglia Donnarumma alla firma dell’accordo, in un clima assolutamente disteso secondo fonti ben informate, hanno deciso insieme di non inserirla più. Cosa che generato il dissenso dell’avvocato Rigo e dell’agenzia di Mino Raiola i quali avevano lavorato in quelle settimane per avere invece la clausola rescissoria.
Dopo tre mesi dalla firma di quel contratto privo di clausola, ma che alzava a sei milioni netti all’anno l’ingaggio di Donnarumma, l’avvocato Rigo ha scritto al legale del Milan Leandro Cantamaessa (che in questi giorni ha terminato la sua storica collaborazione con il club rossonero) evocando un vizio della volontà da parte del assistito all’atto della firma.
Secondo le ricostruzioni fin qui circolate sulla vicenda, nella lettera del legale di Donnarumma sarebbe stata evocata, per annullare il contratto senza clausola, la violenza morale (articolo 1435 del Codice Civile: “La violenza deve essere di tal natura da far impressione sopra una persona sensata da farle temere di esporre se o i suoi beni a un male ingiusto notevole. Si ha riguardo, in questa materia, all’età, al sesso e alla condizione delle persone”).
In verità, ammesso che ci sia stato un vizio della volontà dal tenore della contestazione si dovrebbe parlare più che di violenza morale, in cui si minaccia di un danno un contraente deformandone il giudizio ed estorcendone il sì, di vero e proprio dolo contrattuale (articolo 1439 del Codice civile: “Il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati da uno dei contraenti sono stati tali che, senza di essi, l’altra parte non avrebbe contrattato”).
In altre parole, sarebbe stato sottoposto dai dirigenti del Milan a Donnarumma e famiglia (a quel punto non più assistiti da Rigo) un contratto fittizio, facendogli credere che contenesse una clausola rescissoria che invece non c’era. Dunque il giovane portiere milanista avrebbe firmato il contratto convinto che ci fosse una clausola stralciata dalla controparte. Con inganno sarebbe stato indotto Donnarumma a firmare un accordo senza clausola. Assenza di cui l’entourage dello stesso Donnarumma si sarebbe accorto successivamente fino alla decisione di scrivere al Milan tre mesi dopo per denunciare l’accaduto. Un impianto che difficilmente potrebbe reggere in ambito giudiziario.
Il problema evidentemente è un altro. Senza clausola il Milan ha – giuridicamente – il coltello dalla parte del manico potendo decidere di vendere come e quando vuole il proprio tesserato e alla cifra che riterrà congrua. Da qui l’interesse a vedere annullato un contratto che toglie a Donnarmma e soprattutto a Raiola potere d’azione.
Club e agente però potrebbero avere interesse comune a ritrovare un’intesa in vista della cessione del promettente numero uno, indispensabile per ammissione dello stasso ad rossonero Marco Fassone, per far fronte alle esigenze economiche del club. In quest’ottica perché abbia impatto sull’attuale bilancio è sufficiente che la vendita avvenga prima del 30 giugno 2018 (quindi non c’è tecnicamente il bisogno di procedere a gennaio). E, in ultima analisi, che ci crei nella piazza una clima negativo nei confronti del portiere può essere utile a favorirne l’addio ai rossoneri.
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