Il Milan batte il Verona ma l’attenzione è sul caso Donnarumma
Di Lorenzo CristalloIl racconto di Milan-Verona parte dallo striscione esposto dalla curva rossonera durante il riscaldamento delle due squadre: “Violenza morale 6 milioni all’anno e l’ingaggio di un fratello parassita? Ora vattene la pazienza è finita!”. Questo è il clima che ha accolto Gigio Donnarumma al centro di una nuova telenovela di calciomercato dopo quella estiva. Il suo agente, Mino Raiola, ha minacciato di stralciare il contratto posto in essere, con la possibilità che il portiere del Milan possa approdare verso nuovi lidi, su tutti il Paris Saint Germain. Tale situazione non è stata digerita né dai vertici dirigenziali del club di via Aldo Rossi, né tantomeno dai tifosi che hanno inscenato questa polemica, esponendo tale striscione e dedicando cori indicibili nei confronti del numero novantanove rossonero. Donnarumma è rimasto scosso da tutto ciò, considerando le immagini trapelate dallo spogliatoio del Milan, con Bonucci di fronte a lui, dedito ad incoraggiarlo, provando a fargli sgomberare la mente da cattivi pensieri. Effettuata questa doverosa premessa, la notizia giunta dal campo è che il Milan si è imposto con merito per 3-0 sull’Hellas Verona, conquistando il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, dove il prossimo 27 dicembre affronterà l’Inter in un derby sensazionale, da dentro o fuori. La gara di San Siro mette subito in evidenza la spigliatezza dei padroni di casa che sfiorano il goal con Bonaventura, autore di un tiro a giro che sibila il palo alla sinistra di Silvestri. Al 22’, però, i rossoneri pescano la rete del vantaggio, con Suso protagonista di una parabola dalla corsia di destra che trae in inganno non solo Cutrone e AndrèSilva ma soprattutto l’estremo difensore degli scaligeri che non riesce ad intervenire. I gialloblù, una volta assorbito il colpo, si proiettano in avanti con Zuculini protagonista di una conclusione dall’interno dell’area, murata da Donnarumma. Al 30’, però, la banda di Gattuso raddoppia: spiovente dalla sinistra di Bonaventura indirizzato in area, dove Andrè Silva compie una sponda spedendo la palla al centro con Romagnoli pronto nel più comodo dei tap-in. Addirittura il “diavolo” sfiora il tris con Cutrone, il quale parte in contropiede, ma a tu per tu con Silvestri si fa respingere la conclusione. Nella ripresa il Verona prova a riaprire le sorti del match con Verde, autore di un tiro a giro, che non inquadra lo specchio della porta e a seguire con Fossati ma al 55’ è il Milan a sigillare definitivamente il risultato con Cutrone, impeccabile, nel girare di testa un cross dalla destra, ben calibrato, di Suso. Il resto è pura accademia con Kessiè che va ad un passo dalla marcatura personale e con il neo entrato Biglia, il quale esplode una conclusione dal limite che si stampa sulla traversa. Tutto facile per i rossoneri che si sbarazzano agevolmente del Verona, gialloblù che ritroveranno nel loro cammino, domenica alle 12:30, nel lunch match di campionato valevole per la diciassettesima giornata di serie A. Nel frattempo Gennaro Gattuso, ha così giudicato la prestazione della sua squadra, non facendo a meno di commentare lo scottante e discusso caso Donnarumma: “Gigio è un uomo, lo spogliatoio lo stima, io l’ho visto piangere a Benevento, si è arrabbiato con me perché non l’ho portato a Rijeka. Donnarumma è questo. Questo non è mal di pancia. Perché non prende posizione? Perché non parla? Magari lo farà in questi giorni. Gigio non mi ha mai detto che vuole andare via. Lui si allena con grande professionalità e grande voglia. Con questa storia del contratto si sta facendo passare il ragazzo come un mostro e non è così”. Infine analizzando il successo ottenuto al cospetto dell’Hellas, “Ringhio” afferma: “Portando tanti uomini sulla linea della palla, diamo campo agli avversari. Dobbiamo migliorare questo aspetto. Le prestazioni sono buone ma non eccezionali. Bisogna migliorare”. Fabio Pecchia, invece, prende atto del bruciante ko, snocciolando i motivi di tale sconfitta: “Abbiamo avuto un approccio positivo alla partita, con grande personalità e voglia di giocare. In tante situazioni dovevamo essere più concreti e determinati, ma siamo stati superficiali. Fa rabbia chiaramente, volevamo fare una gara diversa, ma non ci siamo riusciti. Eravamo poco convinti di far male al Milan, mi aspettavo una prestazione diversa. Dobbiamo rimboccarci le maniche e provare a fare una gara diversa domenica. Il nostro atteggiamento dovrà essere diverso”.
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