Euro 2016: Italia prima della classe, Florenzi è super
Di Emanuele Saccardo23′ Tettey (N), 74′ Florenzi (I), 82′ Pellè (I)
Non ci sono più dubbi, semmai qualcuno pensava di poterne avere: questa è l’Italia di Antonio Conte. Cattiva, incapace di arrendersi, non sempre bella ma dannatamente efficace, votata al sacrificio di tutti per il bene collettivo. Il primo posto nel Gruppo H delle qualificazioni a Euro 2016, ha raccontato una storia che fa rima con solidità. L’Italia, già certa del pass per il torneo continentale dopo la vittoria di sabato contro l’Azerbaigian, ha messo la ciliegina sulla torta conquistando anche la vetta, frutto del successo in rimonta sulla Norvegia (costretta ai play-off).
Complessivamente, nell’arco delle gare per accedere a Francia 2016, l’Italia di Conte ha messo insieme 7 vittorie e 3 pareggi: nessuna sconfitta, contributo importante per arrivare a tagliare il traguardo delle 50 partite consecutive senza subire k.o. nei match validi per la qualificazione a Europei e Mondiali. Nel prossimo sorteggio del 12 dicembre a Parigi, la nostra Nazionale non partirà da testa di serie (il Belgio ha un miglior piazzamento nel ranking), ma sembra quasi un dettaglio; sebbene l’Italia rischi di trovarsi di fronte la Spagna, abbiamo la ragionevole certezza che siano gli altri a doverci temere e non il contrario.
Entusiasmo da primo obiettivo raggiunto, certo. Epperò anche una sana dose di autostima, nutrita dal percorso quasi netto di Conte, chiamato a ricostruire dopo il disastro del Mondiale brasiliano. L’ex tecnico juventino ci è riuscito, mattone dopo mattone, a dispetto di un sistema interno al nostro calcio che quasi ostracizza – o minimizza – l’importanza della maglia azzurra (salvo poi mettere in piedi processi sommari all’indomani di flop preventivabili). Il c.t. ha plasmato un gruppo di spessore, magari non assoluto dal punto di vista tecnico, ma coeso e compatto, ricco di caratteri granitici e propensione all’adattamento tattico.
Anche contro la Norvegia si è visto; anzi, forse è stata la migliore prova offerta dall’Italia contiana. Il 3-5-2 e il 4-2-4 funzionano come un raffinato meccanismo da orologeria svizzera, e l’esempio più lampante è la sontuosa gara giocata da Florenzi. Il funambolo romanista, per la prima volta in azzurro davanti al pubblico di casa dell’Olimpico, ha confermato quanto per lui la maglia dell’Italia sia una vera seconda pelle. Che Conte lo schieri da mezzala o esterno poco importa, Florenzi ripaga eccome. Un gol da rapinatore sulla dormita di Aleesami, un altro annullato ingiustamente per un fuorigioco che non c’era, e l’assist per il definitivo 2-1 firmato da Pellè (a proposito: l’attaccante del Southampton fa parte di quella schiera di calciatori che in Francia saranno utilissimi, specialmente per spirito di sacrificio).
Insomma, Florenzi è tanta sostanza. Ma non soltanto lui: accennato del solito Pellé, i complimenti sono da estendere a Giovinco (suo il cross da cui è nato il pareggio del romanista), a De Sciglio e Darmian (ottimi nell’interpretare il calcio di Conte), a Soriano (vale in parte il discorso fatto su Florenzi). Spesso nel calcio, nonostante si comandino le operazioni per lunghi tratti, si può essere puniti dall’unica conclusione a rete degli avversari; come stava per capitare ieri sera all’Italia. Qualche volta, tuttavia, la pervicacia del più bravo conferma che “la fortuna aiuta gli audaci”. Anche in questo la nostra è una nuova Italia. Per batterci, dovranno vendere cara la pelle. Tutti.
CLASSIFICA FINALE GIRONE H:
ITALIA 24 (qualificata), Croazia 20 (qualificata), Norvegia 19 (play-off), Bulgaria 11, Azerbaigian 6, Malta 2
TUTTE LE QUALIFICATE:
Islanda, Repubblica Ceca, Turchia, Belgio, Galles, Spagna, Slovacchia, Germania, Polonia, Inghilterra, Svizzera, Irlanda del Nord, Romania, Austria, Russia, ITALIA, Croazia, Portogallo, Albania.
AI PLAY-OFF (12-14 novembre/15-17 novembre):
Bosnia, Ucraina, Irlanda, Slovenia, Ungheria, Svezia, Norvegia, Danimarca.
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