Ucraina indigesta per il Napoli. Azzurri ko
Di Lorenzo CristalloSarri lo predicava da giorni: “ La trasferta in terra Ucraina non è affatto scontata né banale” ed infatti le sue parole sono state come da preludio al rischio corso sul terreno di gioco del “Metalist Stadium” di Kharkiv. Lo Shakhtar Donetsk supera per 2-1 il Napoli grazie alle reti di Taison e Ferreyra, infliggendo una punizione assai severa ad Insigne e compagni. I partenopei hanno subito la velocità e l’intraprendenza degli uomini guidati da Paulo Fonseca, non riuscendo ad arginare la loro spinta d’urto soprattutto nel primo quarto d’ora. Poi gradualmente gli ospiti sono usciti dal guscio ma in molti, tra gli undici in campo, hanno reso sotto le aspettative. Le prime avvisaglie che qualcosa non girasse per il meglio in casa Napoli lo si era avvertito già in campionato, contro Atalanta e Bologna, per poi ristabilire la situazione, mentre ieri sera è stato più complicato al cospetto dei campioni d’Ucraina. Lo Shakhtar, denominato in Patria anche “Shakhtar do Brasil” considerando il nutrito numero di calciatori carioca all’interno della rosa, non si è dimostrata affatto una testa di serie non meritevole di tale onorificenza. I padroni di casa hanno messo in mostra maggiore aggressività ed una certa predisposizione nel calcare il palcoscenico europeo. Per quanto concerne la banda di Sarri, è lodevole la reazione avuta dopo l’ingresso in campo di Mertens, in cui è stata evidente la spiccata volontà di riaprire le sorti del match, anche se il tutto, poi, si è rivelato non sufficiente. Resta ancora vivo il caso Hamsik: il capitano slovacco è stato sostituito nuovamente dopo 60 minuti di gioco, al netto di una prestazione ben al di sotto dei suoi standard. Sarri, al termine del match, ha parlato di una squadra, la sua, appagata dopo aver superato il Nizza nel playoff, ma ora occorre che si risvegli da questa bolla dorata, perché non vi è ulteriore tempo da perdere. La prima uscita nella fase a gironi non ha prodotto punti, ragion per cui il 26 settembre prossimo, al San Paolo, contro gli olandesi del Feyenoord urge una scossa e soprattutto occorrerà incamerare i tre punti in palio per non vedersi sfuggire via una qualificazione agli ottavi di finale, data da tutti per scontata alla vigilia di questa competizione. Riavvolgendo il nastro della gara, il primo pericolo degno di nota coincide con la rete messa a segno dallo Shakhtar. Al 15’ Srna effettua un crossa dal versante di destra, Ferreyra appoggia per Taison, il quale vince il contrato con Zielinski, al limite dell’area, per poi lasciar partire un tiro angolato su cui Reina non riesce ad intervenire. Gli ucraini addirittura, qualche minuto più tardi, sfiorano il bis sempre con Taison, che approfitta di un errato retropassaggio di Hamsik, ma stavolta Reina è abile nel murargli lo specchio della porta. Gli azzurri si fanno vedere dalle parti di Pyatov con Albiol, ma il suo colpo di testa termina alto sopra la traversa. A seguire su cross di Ghoulam dalla sinistra, Ordets rischia l’autogoal, nel tentativo di liberare l’area. Allo scadere della prima frazione di gioco ci prova Insigne, ma il suo tiro ad effetto viene deviato sul fondo da Pyatov. Nella ripresa gli ucraini raddoppiano al 58’: cross dalla sinistra di Stepanenko, Reina commette un grave errore di valutazione durante l’uscita aerea e a quel punto per Ferreyra è un gioco da ragazzi insaccare di testa. Sarri a quel punto ridisegna l’assetto tattico della sua squadra, togliendo dal campo Hamsik, al 60’, e facendo entrare Mertens, dando vita ad un più spregiudicato “4-2-4”. Da lì in avanti il Napoli inizierà a pigiare con più veemenza il piede sull’acceleratore e sarà proprio il folletto belga a rendersi temibile con una conclusione a giro intercettata dall’estremo difensore degli ucraini. Al 71’Stepanenko commette un brutto fallo su Mertens all’interno dell’area, per il direttore di gara tedesco Zwayer non vi sono dubbi, decretando il penalty a favore degli azzurri. Dal dischetto si presenta Milik che con freddezza ed estrema precisione spiazza Pyatov. Lo Shakhtar non si arrende ed addirittura va ad un passo dal 3-1 con Ferreyra, il cui colpo di testa, su cross da calcio piazzato di Srna, si stampa sul palo. Gli azzurri proveranno nei restanti minuti a creare più di un semplice grattacapo alla retroguardia avversaria, ma non ci sarà nulla da fare. Al triplice fischio finale del signor Zwayer, esulta la banda guidata da Paulo Fonseca mentre per i partenopei ci sarà da riflettere in merito ad una sconfitta bruciante e per alcuni versi piuttosto inaspettata. In mixed zone, Maurizio Sarri, ha così spiegato le ragioni del ko: “L’approccio alla partita non è stato positivo ed è lo stesso delle ultime uscite. In alcuni match è difficile creare bel gioco, ma il risultato poteva arrivare lo stesso. Non abbiamo pressato bene e loro lo hanno sfruttato mettendoci in difficoltà. Non hanno creato grandi palle goal, con un altro atteggiamento avremmo potuto vincere”. Di tutt’altro avviso, invece, il tecnico dello Shakhtar Donetsk, Paulo Fonseca: “Nella ripresa la squadra si è leggermente abbassata e il Napoli è uscito fuori. I ragazzi mi sono piaciuti. Ordets è rimasto in campo finché non ha chiesto di uscire, aspetteremo domani per saperne di più. Kovalenko ha un carattere forte, è inutile continuare a parlare della sua esclusione, ho molta fiducia in lui. Siamo stati bravi ad annullare i punti cardine del Napoli. Abbiamo giocato bene contro un avversario di livello”.
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