Claudio Ranieri ricomincia da Nantes
Di Lorenzo CristalloClaudio Ranieri non ama vivere di ricordi. Quanto di ottimo compiuto con il Leicester rimarrà intatto nella memoria di tutti gli sportivi e non, ma ora è tempo di rinnovare le sfide, maturare nuove ambizioni, intraprendendo un nuovo percorso professionale. Stavolta “King Claudio” approda in Francia, al Nantes, legandosi al club gialloverde con un contratto dalla durata biennale. Eppure il suo ritorno in terra transalpina non è stato dei più semplici e scontati a causa di una norma federale che impedisce agli allenatori over 65 di guidare le squadre francesi. A capo del movimento “anti-Ranieri” vi è stato Raymond Domenech, ex c.t. della Francia ed attualmente responsabile del sindacato degli allenatori transalpini. La questione anagrafica era alla base del mancato ok per l’ex tecnico del Leicester, ma a seguire la società del Nantes ha lavorato alacremente, imbastendo una trattativa diplomatica con la Federazione francese per trovare uno spiraglio che conducesse alla deroga di tale norma. Deroga che è stata concessa, permettendo, così, all’allenatore romano, di Trastevere, di intraprendere questa nuova ed entusiasmante avventura con l’ex squadra guidata da Sergio Conceicao, approdato al Porto nonostante il rinnovo siglato, qualche settimana precedente, proprio con il club gialloverde. Per Ranieri si tratta di un déjà-vu in terra transalpina, dopo aver allenato il Monaco dal 2012 al 2014, rendendosi protagonista del ritorno in Ligue 1 dei monegaschi. “King Claudio” è un girovago per eccellenza, avendo lavorato anche in Spagna presso la corte del Valencia e dell’Atletico Madrid, in Inghilterra al Chelsea e al Leicester ed è stato commissario tecnico, nel 2014, della Grecia. Il suo miracolo sportivo si è consumato proprio oltremanica, alla conduzione del Leicester, ottenendo un successo che resterà nella storia delle “foxes”. Conquistare la Premier League è un qualcosa di irripetibile da quelle latitudini. Semisconosciuti piombati nell’olimpo del calcio internazionale, con Claudio Ranieri espressione massima di coloro che non rinunciano mai, di coloro che non vogliono arrendersi, di coloro che inseguono con ostinazione un sogno, anche quando sognare in grande non appare lecito. L’allenatore romano ha lanciato un segnale importante per molti giovani, ossia quello di preservare costantemente, non buttandosi mai a terra, al fine di raggiungere un obiettivo altisonante anche quando nessuno attorno ci creda. Ranieri ha ricevuto premi ed onorificenze in Italia e nel resto d’Europa e poco importa che la dirigenza del Leicester, abbia ritenuto opportuno esonerarlo nel febbraio scorso, dopo la conquista di una Premier e una partecipazione in Champions League che resterà irripetibile. L’atteggiamento del club delle “foxes” è stato alquanto discutibile, mediocre, dalla scarsa memoria, molto probabilmente frutto della mancanza di abitudine a vincere e a riconoscere talenti sopraffini come lo è Claudio Ranieri. Con l’addio del tecnico italiano è finita, di pari passo, la favola del Leicester, tornato più realisticamente a lottare per la permanenza in massima serie inglese. La missione di “King Claudio” ora è di trasmettere la sua eleganza nei modi, la sua perseveranza, le sue abilità a disposizione del Nantes, per lasciare una traccia indelebile anche in terra transalpina, per poi chissà essere chiamato anche lì con il titolo di “Le Roi”.
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