Antonio Nocerino ricomincia dalla Florida
Di Daniele GrattieriAntonio Nocerino. Classe 1985. Una grande carriera da calciatore a metà campo, indossando le maglie di Milan, Palermo, Parma, Torino e Juventus oltre che quella della nazionale italiana. Due anni fa il giocatore originario di Napoli decide di appendere le scarpe al chiodo dopo una breve esperienza al Benevento ed iniziare una nuova fase della sua vita, cominciando la carriera da allenatore.
Questa sua seconda fase del mondo del calcio lo ha portato da qualche tempo in Florida, più esattamente nella squadra degli Orlando City dove svolge il doppio ruolo di tecnico della selezione Under 15 ed assistente-allenatore della selezione Under 17. Per saperne di più sulla sua esperienza nella east coast statunitense, il blog di Betway ha realizzato una intervista all’ex calciatore corredata di una interessante infografica interattiva. Nocerino non parla solo di presente ma anche del passato da giocatore con aneddoti e curiosità davvero interessanti e curiosi.
Ma partiamo dagli Orlando City: Antonio racconta della sua esperienza in Florida con grande soddisfazione, mettendo in rilievo similitudini e differenze rispetto al calcio di casa nostra. Negli USA indubbiamente la pressione sul mondo del calcio è quasi impalpabile nel corso della settimana, visto che pur essendo un fenomeno in crescita rimane comunque uno sport minore e molto meno seguito rispetto a Football americano, basket, hockey su ghiaccio e corse automobilistiche.
Il giorno della partita però la situazione si capovolge e tutte le partite dell’Orlando City nella MLS (Major League Soccer, il principale campionato di calcio negli USA che ha compiuto nel 2020 il suo primo quarto di secolo) fanno registrare il tutto esaurito con un calore dagli spalti che poche partite della serie A riescono a parificare.
Quello che non cambia nel vecchio e nel nuovo continente è l’attenzione alla preparazione del match durante la settimana anche se negli USA si predilige maggiormente concentrarsi sull’aspetto fisico piuttosto che su quello tecnico – tattico.
E a proposito di allenatori, Nocerino non ha dimenticato il suo primo allenatore nel calcio professionistico: Zdenek Zeman. L’ex centrocampista racconta di carichi di lavoro incredibilmente pesanti sotto l’aspetto fisico ma poi lui ed i suoi compagni correvano notevolmente di più rispetto agli avversari il giorno della partita.
Parlando dunque del suo recente passato da calciatore, Antonio si è anche sbilanciato parlando dei giocatori più forti con cui è sceso in campo. Parlando dei suoi anni al Milan cita Zlatan Ibrahimovic (“un vero numero 10”) e Pippo Inzaghi (“poteva segnare anche con i sassi”). Focalizzando l’attenzione invece sui suoi anni a Palermo, elenca Edison Cavani, Josip Ilicic e Javier Pastore. Di quest’ultimo ricorda ancora la sua incredibile tecnica che, secondo Nocerino, può ancora fare la differenza se l’argentino è in condizione fisica ottimale.
Un periodo che ricorda con emozione Nocerino è stata la sua esperienza in Premier League. Metà stagione con il West Ham che però l’attuale allenatore non scorderà mai, consigliando a tutti i giocatori in attività di provare l’esperienza di giocare nel campionato inglese affermando che mai aveva provato scariche di adrenalina potenti come quelle avute sui prati degli stadi britannici.
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