Auguri ragazzo fragile
Di Matilde BerettaRonaldo, al secolo Luis Nazario da Lima, è un ragazzo sempre corretto in campo. Mai una parola di troppo, una protesta maldestra, un insulto smodato. Entra in campo, gioca, lotta, combatte, si impegna. E via. Fischio finale e spogliatoi, qualche risata, qualche riflessione se ha giocato male e poi si ricomincia.
Lo immagino così, Ronie, un ragazzo di 32 anni, semplice. Il buon vicino, l’amico simpatico e fedele.
E poi quel sorriso, i dentoni da coniglio, quel taglio di capelli sempre diverso. E la parlata brasiliana, un accento unico, mai dimenticato.
Quel verdeoro che forse non vestirà più. Perché tra un anno – questi i tempi previsti del recupero – il Brasile sarà in piena corsa per le qualificazioni ai mondiali del 2010, con una collaudata coppia di attaccanti, e difficilmente un quasi 34enne, reduce dalla rottura dei legamenti e con due ginocchia tartassate da anni, potrà trovare spazio nella nazionale che punta al sesto titolo mondiale.
Tornerà a giocare nel Milan. Siamo fiduciosi, speriamo che non venga abbandonato. Che possa giocare ancora un anno, divertendo e divertendosi come ha sempre fatto.
Ciao Ronie. Se vorranno fare un film sulla tua storia, nega il consenso. Resta fuori dal mondo sporco che ti sta attorno.
Un abbraccio,
Un tifoso di calcio.
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Mi dispiace per Ronaldo…era ritornato in Italia per dimostrate ancora una volta tutto il suo valore…ma putroppo il fato si è di nuovo messo in mezzo!
In bocca al lupo campione!