L’Atalanta espugna Marassi. Il Genoa è k.o.

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Il lungo turno della sedicesima giornata di serie A si è chiuso con la sfida andata in scena ieri, alle ore 19, tra Genoa e Atalanta. Nel match inizialmente in programma lunedì, ma rinviato a causa delle avverse condizioni meteo che hanno coinvolto il capoluogo ligure, gli orobici si sono imposti, in rimonta, per 1-2 grazie alle reti di Ilicic e Masiello che hanno annullato l’iniziale vantaggio rossoblù firmato da Bertolacci. Il Genoa incappa nella prima sconfitta durante la gestione Ballardini, restando inchiodato al sedicesimo posto con tredici punti all’attivo, a due lunghezze di distanza dalla Spal terzultima. Il Grifone, inoltre, non riesce ancora a conquistare un successo tra le proprie mura amiche, l’ultima vittoria, in campionato, a Marassi, risale al maggio scorso contro il Torino. Al Ferraris, il Genoa ha inanellato due pareggi e ben sei sconfitte. La Dea, invece, ottiene la prima vittoria lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia. Gli orobici salgono all’ottavo posto a quota ventitre, a quattro punti di distanza dalla Sampdoria sesta, anche se quest’ultima ha ancora una gara da recuperare. Gli orobici centrano il terzo risultato utile consecutivo, la seconda vittoria nelle ultime tre gare disputate. Un ruolino di marcia assolutamente positivo se si somma anche il primo posto ottenuto nel girone di Europa League che permetterà ai nerazzurri di affrontare ai sedicesimi il Borussia Dortmund, match dal grande fascino. La sfida di Marassi si apre con i padroni di casa più arrembanti al cospetto di un’Atalanta sonnolenta e al 4’ passano in vantaggio: Pandev appoggia al limite dell’area per Taarabt il quale serve in orizzontale Bertolacci, con quest’ultimo perentorio nello sfoderare una conclusione di sinistro, di prima intenzione, che termina in buca d’angolo. Per il centrocampista rossoblù si tratta del primo goal in questo torneo. Gli ospiti si risvegliano dal torpore, centrando una traversa con Freuler. Il Grifone, però, non appare affatto domo e mette i brividi a Berisha con alcune conclusioni indirizzate in porta effettuate da Laxalt e Taarabt, ma al tramonto della prima frazione di gara, al 45’, su sponda in verticale di Gomez, è Petagna a servire un assist impeccabile per Ilicic, il quale, all’interno dell’area, aggancia la sfera e di destro angola la conclusione che termina la sua corsa alle spalle di Perin. Per il numero settantadue sloveno è la seconda rete consecutiva in campionato, la quarta complessiva. Ad inizio ripresa, l’Atalanta mette la freccia: spiovente su calcio di punizione battuto da Ilicic dal versante di sinistra, la palla giunge in area, dove Masiello, di testa, trafigge l’estremo difensore avversario. Rete del sorpasso firmata dal difensore nerazzurro, al suo primo goal in questo torneo. A questo punto gli orobici prendono coraggio sfiorando il tris con Gomez e con un colpo di testa di Palomino, in cui Perin si esibisce in una parata provvidenziale. L’ultimo sussulto della gara porta la firma del neo entrato Lapadula che di testa non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri. Al triplice fischio finale decretato dal signor Doveri, gioisce la compagine atalantina che a margine di questa vittoria sancisce lo splendido stato di forma di questo periodo. In mixed zone, Davide Ballardini commenta così l’esito della gara, avendo ben poco da rimproverare ai suoi ragazzi: “Credo che per le occasioni avute e per la partita, il Genoa non meritasse di perdere. Ma complimenti all’Atalanta. Siamo stati poco lucidi nel gioco, buttavamo la palla in avanti e noi non abbiamo quel tipo di fisicità lì. Si doveva andare col gioco e con il fraseggio, invece siamo stati troppo precipitosi e poco lucidi. Ci può stare, perché la fatica poi si è fatta sentire. Tabù Marassi? Questa è la terza partita qui per me, una vinta (in Coppa Italia ndr), una pareggiata e una persa. Dispiace, questo deve cambiare. Abbiamo un pubblico straordinario che ci aiuta dal primo all’ultimo minuto e questa situazione cambierà molto presto”. Gian Piero Gasperini, invece, si gode il successo ottenuto in un campo che lui conosce perfettamente, considerando i suoi trascorsi alla guida del Grifone: “Vincere qui a Genova, soprattutto dopo essere andati in svantaggio subito, era veramente complicato, oltretutto noi eravamo in molti nel miglior momento ma l’approccio è stato comunque molto difficile. Poi nell’arco della gara siamo venuti fuori e abbiamo portato a casa una partita molto, molto importante. Ho urlato tanto? Noi ci dobbiamo anche scoprire e dobbiamo anche imparare da questa stagione, non soltanto per quanto riguarda le energie fisiche ma anche per le piccole cose. Nell’arco della gara siamo usciti bene e gli errori di stasera non sono dovuti alla stanchezza, bisogna proprio stare un po’ più attenti agli avversari a cui sappiamo dare un po’ più di fastidio”.


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