Play-off Euro 2016: Norvegia ko, sogna l’Ungheria
Di Emanuele Saccardo26′ Kleinheisler
Certe partite sono ideali per scrivere pagine che resteranno nella storia di uno sport; pagine che, magari, non avranno un’eco planetaria e imperitura memoria, ma che da un paio di nazioni non verranno mai dimenticate. A prescindere da come andrà a finire domenica il match di ritorno tra Ungheria e Norvegia, ieri sera a Oslo il classe ’94 Kleinheisler ha scritto, con la sua rete, una di quelle pagine. All’esordio, dopo 26′ giocati, la giovane scommessa del calcio magiaro e del c.t. Storck piazza la rete della vita che avvicina un po’ di più gli ungheresi a un traguardo che manca dal 1972: l’approdo alla fase finale del Campionato europeo. E se, alla fine, sarà proprio l’Ungheria a gioire, certamente in Norvegia il nome del baby killer del portiere Nyland non lo scorderanno tanto in fretta.
Perché alla Norvegia brucia la sconfitta di ieri. E tanto. Gli scandinavi partivano (e ancora partono, per certi versi) con i favori del pronostico: d’altronde si sono qualificati ai play-off sopravvivendo al gruppo della nostra Italia e della Croazia, mica robetta. L’Ungheria, seppur infarcita di discreti calciatori e di qualche talentino, giunge agli spareggi dopo aver chiuso le qualificazioni alle spalle di Irlanda del Nord e Romania: con tutto il rispetto, non Spagna e Francia. Eppure il calcio è così, non segue quasi mai la logica; al calcio piace il genio, l’imprevisto, l’improbabile.
E dire che il match dell’Ullevaal Stadion si era aperto con i padroni di casa subito alla ricerca del gol, a testa bassa. Bastano appena 3′, infatti, perché il capitano norvegese Skjelbred scaldi i guantoni di Kiraly, bravo a farsi trovare pronto alla centesima con la maglia dell’Ungheria. Tuttavia è un fuoco di paglia, visto che poco oltre inizia a carburare proprio Kleinheisler: il centrocampista del Videoton (che, tra l’altro, è anche il più giovane in campo dei suoi) scarica un gran destro sul quale è bravo Nyland. Ma al minuto 26, l’estremo difensore di casa la combina grossa: nel rinnovato duello con Kleinheisler, sbaglia prima il piazzamento e poi non trattiene la sfera sul sinistro velenoso del giocatore classe ’94.
La rete del vantaggio ungherese gela lo stadio e fa sbandare la Norvegia, che nella ripresa rischia il tracollo: al 53′ Dzsudzsak fa quello che vuole in area, però questa volta Nyland si fa trovare pronto. Appena 60 secondi più avanti gli scandinavi si scuotono e imprecano per un rigore non concesso da Clattenburg: la trattenuta di Kadar su Elabdellaoui è abbastanza evidente, ma nulla da fare. Si resta com’è. A pochi passi dal fischio finale (88′), la Norvegia tenta lo scatto di reni per rimettere almeno in parità la gara, quando Johansen si vede ribattere il tiro dallo straordinario Kiraly. Sulla respinta piomba Helland (subentrato a Skjelbred), davanti a lui la porta è sguarnita. Quando una cosa non deve accadere, c’è poco da fare: la sfera sbatte contro la traversa e la Norvegia divora così un’occasione monumentale per chiudere il match sul 1-1.
Agli uomini di Hogmo servirà un mezzo miracolo domenica, alla Groupama Arena di Budapest, per staccare il pass utile a guardare da vicino la Tour Eiffel. L’Ungheria non è più quella che esportò, nel secolo scorso, il “modello danubiano” in mezza Europa; purtuttavia, siamo sicuri, i magiari venderanno cara la pelle per non fallire a un metro dal traguardo.
PROGRAMMA GARE PLAY-OFF (andata):
Bosnia Erzegovina – Irlanda oggi ore 20:45
Ucraina – Slovenia sabato 14/11 ore 18:00
Svezia – Danimarca 14/11 ore 20:45
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