Napoli sempre più in alto trascinato da un Higuain travolgente
Di francodi Lorenzo Cristallo
A queste latitudini non vogliono pronunciarla. C’è scaramanzia, c’è cabala, ma la parola “scudetto” entra inevitabilmente nel novero degli obiettivi da conseguire nella squadra di Maurizio Sarri. Il Napoli vola, gli azzurri dopo l’ ultimo successo in campionato contro l’Udinese, si sono portati a venticinque punti, a sole due lunghezze dal tandem di testa Inter e Fiorentina. Nel clan partenopeo, nessuno vuol parlare di tricolore, tutti che si concentrano partita per partita, tutti a partire dal mister ribadiscono il concetto che ci sono ancora tante giornate da disputare, ma il dato inconfutabile è che il Napoli è da considerare a tutti gli effetti una seria e valida pretendente per il primo posto.
I numeri parlano chiaro, ventidue goal realizzati che la collocano come terzo miglior attacco del torneo, otto reti subiti, solo l’Inter ha fatto meglio con sette goal al passivo, e soprattutto cifre da bomber quelli che portano la firma di Higuain e Insigne. Il “Pipita” è il re dei cannonieri con nove goal, lo “scugnizzo napoletano” invece ne ha messi a segno sei, numeri che testimoniano l’andamento positivo di una squadra che partita in ombra, si sta ritagliando più di un semplice posto al sole.
La squadra gioca in maniera impeccabile, la difesa è assolutamente impenetrabile. Se si pensa alla precedente gestione Benitez, il confronto con questa attuale rischia di essere profondamente imbarazzante. Reina tra i pali ha dato nuova sicurezza ad un reparto che aveva smarrito tranquillità. Koulibaly e Albiol sembrano rigenerati mentre Hysaj proveniente dall’Empoli, non ha pagato lo scotto nel vestire la maglia di un grande club. A centrocampo pollice su per Allan che sta disputando una stagione superlativa, così come Hamsik, che appare completamente diverso rispetto alle stagioni precedenti in cui palesava molte difficoltà tattiche. Lo slovacco è tornato sui livelli più consoni al suo standard. Poi una menzione particolare la merita Jorginho, finito nel dimenticatoio nella gestione Benitez e di nuovo catapultato in campo con successo nel ruolo di playmaker da Sarri che ha costruito su di lui il nuovo modulo tattico, il “4-3-3 “ che ha portato in casa azzurra solo successi e goal a raffica sia in campionato che in Europa League. In attacco è spettacolo puro, Higuain, Insigne, Callejon rappresentano il tridente più temibile della serie A, bocche di fuoco implacabili che mettono a repentaglio qualsiasi retroguardia avversaria. Inoltre il parco attaccanti è così completo e competitivo che sarebbe ingeneroso non citare Mertens e Gabbiadini, quest’ultimo ottima alternativa ad Higuain e uomo di coppa infallibile.
Una squadra che gira a mille, che macina gioco e risultati in maniera incredibile. Un applauso va fatto a Sarri, uno dei migliori tecnici, attualmente presenti nel panorama della serie A. La sua abnegazione al lavoro, il suo impegno costante, la sua meticolosità, il suo studio fatto di schemi, tattica e droni era ben noto anche in provincia e in un top club non ha potuto che esaltare ancor di più le sue caratteristiche. I suoi detrattori, più o meno noti, si sono dissolti nel nulla, le dichiarazioni di Diego Armando Maradona, uno che dalle parti di Napoli ha scritto pagine di storia calcistica indimenticabili, sono state smentite dal gioco propositivo e dai risultati convincenti. Sarri merita di guidare una squadra di vertice, lo sta dimostrando giorno dopo giorno. Il tecnico toscano è l’esempio massimo di quanto la gavetta sia preziosa ed indispensabile per forgiare un allenatore valoroso e di grande spessore.
Gli azzurri seppur a ranghi ridotti, considerando gli impegni delle nazionali che hanno coinvolto molti calciatori, sono impegnati al centro sportivo di Castelvolturno per preparare al meglio la ripresa del campionato, mettendo nel mirino la trasferta di domenica 22 novembre al “Bentegodi” contro il Verona, una sfida cruciale per misurare le ambizioni di una squadra, quella partenopea, che vorrà proseguire la sua lunga striscia di risultati utili consecutivi (l’ultima sconfitta in campionato risale alla prima giornata di campionato al “Mapei Stadium” contro il Sassuolo) per giungere alla prossima sosta natalizia in una posizione più alta possibile per lanciare la definitiva candidatura alla scudetto, cabala e scaramanzia permettendo.
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