Maradona al via coi Dorados. De Laurentiis vuole la Champions! Il Napoli non giocherà a Bari
Di Alessandro Lugli
Divisa, scarpini e via. Ormai è ufficiale: Diego Maradona è il nuovo allenatore dei Dorados. “Non siamo qui per divertirci. Non siamo venuti come turisti, siamo venuti per lavorare”. Diego Armando Maradona si presenta così alla sua nuova squadra, club che milita nella Serie B messicana. “Mi piacerebbe dare quello che ho perso mentre ero malato, sono stato malato 14 anni – ha aggiunto il tecnico argentino parlando davanti a circa 200 giornalisti in conferenza stampa in un hotel di Culiacan a proposito della propria dipendenza da droghe e alcool – . Oggi voglio vedere il sole, voglio dormire in un letto di notte. Prima non dormivo, non sapevo neanche cosa fosse un cuscino”. L’ex Pibe de Oro, che a a 57 anni ha ammesso di sentirsi “nel miglior momento della mia vita”, ha infine assicurato che “scenderemo in campo per vincere le partite, non per difenderci”.
Aurelio De Laurentiis durante un’intervista rilasciata ai taccuini del Corriere dello Sport; ecco quanto dichiarato dal presidente del Napoli: “Penso che sia molto importante aumentare la competitività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato. Per farlo bisogna arrivare il più lontano possibile, magari vincendo una delle due coppe europee. Meglio se la Champions League. Il vero obiettivo è questo. Poi se uno riesce a conquistare anche lo Scudetto… Lo Scudetto passa da molte più partite: in Serie A sono 38, mentre in Champions League sono 13. A Napoli esiste il grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di poter vincere lo Scudetto? Devi assolutamente credere di potercela fare. Però, razionalizzando il processo, dico che vincere il tricolore non mi fa fatturare di più; vincere la Champions League, invece, mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo Scudetto”.
“Con Ancelotti voglio stare tutta la vita, credo molto in lui e per questo l’ho fortemente voluto. Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò sereno qualunque cosa accada. Sono più che garantito dalla sua personalità e dalle sue capacità”.
“Ho dato in mano a mio figlio Edoardo le chiavi del Napoli. Ora, dopo tanti anni, potrò quindi dedicarmi di più al cinema e alla tv”. “A maggio ho rimesso mano a Castel Volturno dove le ruspe sono entrate e hanno abbattuto tutto. Adesso il nostro centro è trasformato. Ho individuato inoltre 25 ettari dove costruirò un centro per il settore giovanile e creerò un bacino di fornitura di calciatori per il Bari e per il Napoli”.
“Non c’è una una clausola rescissoria nel nuovo contratto di Koulibaly. Una clausola rescissoria “simbolica” ce l’ha Insigne: con Raiola abbiamo stabilito che se arriva un’offerta da 200 milioni di euro lo vendiamo. Non è un accordo scritto, ma verbale: 200 milioni di euro, chiaro?”.
“Le recenti dichiarazioni di Sarri sono completamente inesatte, ma non mi va di replicare sennò questa diventa una telenovela dai toni antipatici e che non interessa a nessuno. Io sono felice con Ancelotti e non ho più sentito mister Sarri dopo la bottiglia di champagne che abbiamo aperto la domenica sera dell’ultima partita: da allora zero contatti”.
“Questo il mio Napoli più forte? Lo vedremo. Siamo qui per lavorare. Nel calcio non sei artefice del tuo destino perché ci sono altre 19 squadre in Italia e molte di più in Champions League. Dipende anche dagli altri, ma io ho fiducia”.
SAN PAOLO – “Per me è un incubo, mi toglie punti a livello internazionale. E’ un peccato. Per questo dico ‘basta’: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Punto e basta. Non si può più andare avanti così. Serviranno due anni. Nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. A queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima. Intanto ho chiesto alla Uefa l’autorizzazione per giocare le gare di Champions League a Bari. Sono pronto a pagare mille pullman per portare i napoletani al San Nicola. Quando sono entrato lì per la prima volta ho capito subito che è un signor stadio. E’ stato un po’ lasciato andare, ma rispetto al San Paolo è stato costruito nel 1959 da un certo Renzo Piano. Non è come il nostro. Certi giocatori quando l’hanno visto per la prima volta se ne volevano andare da Napoli…”.
A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli: “Non guardo il Napoli dal vivo allo stadio da 15 anni. Tra qualche anno magari anche il Bari andrà in Champions. De Laurentiis è molto bravo ed è riuscito a portare il Napoli in alto, ma ai miei tempi dovevo combattere con grossi imperi e i grandi imprenditori milanesi: da Berlusconi a Moratti col petrolio. Avevo a disposizione il 5% degli incassi delle società di oggi e nonostante questo, anche il mio Napoli arrivò secondo e terzo e quando è fallito non c’ero: con me di certo non sarebbe fallito. Se con i soldi dei diritti tv avrei fatto altre follie? Ne ho fatte, vedi 2 miliardi per Savoldi, ma io non le chiamo follie, le chiamo cose logiche. Provai anche a prendere Paolo Rossi perchè i napoletani meritavano questi campioni e hanno meritato il più grande giocatore di tutti i tempi: Maradona. Non feci una follia nel prenderlo, è stato un regalo per i tifosi, volevo ringraziarli con un acquisto eccellente quale è stato Diego. Il Napoli lo scorso anno ha rischiato di vincere il campionato e se non ci fosse stato Orsato l’avrebbe vinto. Oggi è già più dura perchè sono tornate le milanesi e poi c’è la Roma. Ancelotti? Facciamolo lavorare in grande tranquillità, poi ci sarà il tempo del giudizio, ora è presto”.
Pierluigi Pardo, giornalista: “C’è una crisi di sistema e generazione e in un momento in cui Mancini deve sperimentare, la Nations League ha già l’ossessione della vittoria. Ancelotti ha provato a cambiare, ma qualcosa non ha funzionato e quando togli elementi imprescindibili, poi si fanno dei danni. La sconfitta di Genova però bisogna pensare che sia solo un passaggio a vuoto. Allargare la rosa dei titolari è certamente un fattore positivo, ma bisogna avere pazienza”.
Salvatore Bagni, ex calciatore: “Ci vuole del tempo perchè qualche idea nuova i calciatori del Napoli devono assimilarla. Diawara anche l’anno scorso ha fatto meno di quanto ci si aspettasse e anche da Verdi mi aspettavo più personalità perchè in quel ruolo chance ne avrà poche: prendere il posto di Callejon non è facile. Il Napoli ha subìto troppi gol, ma va detto che gli avversari hanno anche trovato delle giocate fantastiche. La difesa va registrata, ma anche il centrocampo deve fare filtro perchè essere in ritardo su ogni passaggio effettuato ha fatto sì che il Napoli incassasse molti gol in contropiede. A Napoli ancora ricordano Maradona perchè ha portato vittorie e soddisfazioni non in 1 anno, ma in 7 anni. Oltre al discorso economico, c’erano le vittorie. De Laurentiis se non aumenta il fatturato difficilmente arriveranno le vittorie”.
Gianfranco Lucariello, giornalista: “Al di là della provocazione di De Laurentiis, il presidente del Napoli sta scherzando col fuoco. Dovrebbe lasciare tranquilla la piazza anche perchè il San Nicola non ha la licenza Uefa, ma poi si vede malissimo da lì la partita. Il triennio di Sarri ha portato punti e primati, ma zero vittorie di livello e io preferisco sempre una squadra che vince a una che diverte e basta”.
Gianluca Di Domenico, agente tra gli altri di Ricardo Rodriguez: “Contro la Roma ho visto un Milan cresciuto anche dal punto di vista fisico e con la squadra anche Ricardo Rodriguez è riuscito ad emergere e fare bene. Il calcio italiano è il più difficile e anche Cristiano Ronaldo sta riscontrando dei problemi, ma Rodriguez sta finalmente trovando degli automatismi importanti e sarà un calciatore fondamentale per il Milan”.
Virgil Colfescu, procuratore tra gli altri di Andrei “David Andrei è arrivato in Italia con i genitori, aveva 13 anni, poi la Fiorentina si è accorto di lui e subito lo ha preso. Spero che l’anno prossimo possa firmare il contratto da professionista. Mi piacerebbe far venire Andrei a Napoli anche perchè so che De Laurentiis ha un debole per i giovani. Vi dico che il Napoli ha puntato un giovane molto bravo, nazionale under 17 rumeno e tra un anno o due lo ritroveremo in azzurro, intanto credo che possa andare a fare esperienza al Bari. Non vi dico il nome perchè ancora non è ufficiale”.
“È impensabile quindi non accadrà mai”. E’ secca la risposta di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, in merito alla possibilità che il Napoli giochi le partite di Champions nello Stadio San Nicola, a Bari, così come affermato dal patron della squadra Aurelio de Laurentiis, che ha già chiesto alla Uefa. “E’ anche grave che venga solo pensato – ha affermato – Il Napoli gioca al San Paolo”.
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