Napoli, Ancelotti poco contento
Di Alessandro LugliConti alla mano, c’è da preoccuparsi. Laconica l’apertura dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport che analizza così il momento azzurro: “Ha lasciato trapelare poco del suo disappunto, Carlo Ancelotti. Ma le nove reti subite dal reparto difensivo, nelle tre amichevoli europee, l’hanno sorpreso. Sì, sorpreso, perché probabilmente non avrebbe mai immaginato che fossero proprio quelle certezze a venirgli meno. Il primo segnale era arrivato forte e chiaro, a Dublino, nel primo vero test della stagione, finito male per il nuovo Napoli, bastonato malamente dal Liverpool (5-0). Una situazione pressoché simile si è verificata a Wolfsburg, nell’ultimo esame, a sette giorni dall’inizio del campionato. In Germania, l’allenatore ha dovuto constatare, con delusione, che la notte irlandese non è stata l’unico momento di passione. Alla Wolkswagen Arena, c’è stato un nuovo tonfo, stavolta però contro un avversario nettamente inferiore ai vice campioni d’Europa, affrontati a Dublino. La sofferenza dell’intero collettivo è stata fin troppo evidente, lo stesso Ancelotti a fine gara, ha parlato di mancanza di equilibrio tra i reparti”.
Personalmente non capisco la scelta di Ancelotti di venire ad allenare il Napoli. Venirlo ad allenare soprattutto con un Presidente cosi taccagno e legato al denaro, come quello che si ritrova. Come si può pensare di andare lontano con Milik-Inglese in attacco e Mertens, che non è più quello di una volta?
Ma soprattutto come si fa ad accettare Napoli, senza la certezza che il Presidente acquisti top-player. Tanto male che gli va, avrà pensato, lo stipendio è assicurato e se fosse esonerato lo stesso lo percepirebbe. Il vero guaio è per il vero tifoso napoletano, che come sempre rimarrà deluso. Lo sento. Spero di sbagliarmi.
Commenta o partecipa alla discussione