Federico Balzaretti dà l’addio al calcio giocato
Di francodi Lorenzo Cristallo
Federico Balzaretti alza bandiera bianca. La pubalgia è stata più forte di lui e della sua voglia di tornare in campo ad alti livelli. A 34 anni da compiere il prossimo 6 dicembre, il difensore esterno della Roma dice addio al calcio giocato. La notizia è stata ufficializzata nella giornata di ieri in conferenza stampa a Trigoria. Un elegantissimo Balzaretti visibilmente emozionato ha annunciato il suo prematuro ritiro dall’attività agonistica, dichiarando che la pubalgia che lo ha colpito nell’autunno del 2013 ha avuto la meglio su di lui. Troppo lunghi i tempi di recupero e soprattutto quella condizione fisica che tardava ad arrivare per permettergli di dare un contributo importante alla causa giallorossa. Nonostante i tanti sacrifici fatti negli ultimi anni, gli allenamenti intensi per ritrovare quello smalto perduto, Balzaretti annuncia ai giornalisti presenti nella sala stampa della Roma che il suo futuro sarà nelle vesti di dirigente per il club capitolino. Balzaretti si occuperà di visionare i ragazzi della Roma che giocano in prestito altrove. L’ex difensore ha dichiarato di essere onorato di svolgere questa mansione che ritiene di grande valore. Tra l’altro ha aggiunto che occuparsi dei ragazzi che militano in prestito in altre società in serie inferiori, è un qualcosa che lo ispira particolarmente perché, proprio quell’età, è quella più difficile dal punto di vista professionale e quindi ci vorrà tanta cura nello stare affianco a questi giovani dalle belle speranze.
Poi, ha aggiunto che Walter Sabatini gli ha consigliato di iscriversi al corso di direttore sportivo, cosa che Balzaretti farà a partire dal prossimo mese di settembre, un corso dalla durata di tre mesi per cominciare a gettare le basi per un futuro dietro una scrivania. Tra l’altro l’ex difensore laterale ha affermato che fra dieci anni gli piacerebbe vedersi nelle vesti di d.s. presso qualche società per svolgere un lavoro che lo ha sempre incuriosito ed appassionato.
Per il suo addio al calcio giocato, sono stati tanti gli attestati di stima da parte dei suoi ex compagni di squadra. Da Castan, che lo ha definito come un vero e proprio punto di riferimento, a Iturbe, passando per Nainggolan a Stootman. Tutti hanno utilizzato parole di stime ed elogio per un professionista serio e responsabile. Anche la Juventus e Alessandro Del Piero presso i rispettivi profili ufficiali twitter hanno voluto inviare un saluto a Balzaretti sottolineando quando fu prezioso in quelli anni trascorsi con la casacca bianconera.
La gara del 31 maggio scorso tra Roma e Palermo rimarrà l’ultima partita disputata da Balzaretti, un omaggio che si è voluto regalare dopo tanti sacrifici e difficoltà. Negli ultimi mesi fece di tutto per stare a contatto con i suoi compagni di squadra, accomodarsi in panchina e soffrire con loro, è stato per lui un qualcosa di fondamentale che lo ha fatto sentire, per l’ultima volta, parte integrante di un gruppo.
Nella sua carriera ha vestito le maglie di Varese, Siena, Torino, Juventus, poi la definitiva consacrazione con il Palermo. Con i rosanero raggiunse anche la convocazione in nazionale e poi il salto di qualità con la Roma. L’istantanea memorabile con i colori giallorossi risale al 22 settembre 2013, quando Balzaretti realizzò il goal del vantaggio giallorosso in un derby Roma-Lazio che vide la squadra di Garcia prevalere per 2-0. Quel goal, la corsa impazzita sotto la curva sud, l’abbraccio dei compagni, le urla di gioia dei tifosi, fu il punto più alto della carriera di Balzaretti con la maglia giallorossa. Poi ci furono i problemi fisici e l’eclissi dal punto di vista professionale ma ha sempre avuto dalla sua parte, il sostegno dello staff medico, della società, dei suoi compagni di squadra e della sua splendida famiglia, sua moglie Eleonora Abbagnato (nota ballerina di danza classica) e i suoi quattro figli che gli hanno dato costantemente la carica per risorgere e tornare in campo.
Per Balzaretti si profila un futuro completamente nuovo, un futuro dall’altra parte della scrivania e siamo certi che con la sua compostezza e affidabilità riuscirà a diventare un numero uno anche in giacca e cravatta.
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