Sabatini: “Allegri? firmò con la Roma”
Di Alessandro VialiIntervistato dal Corriere dello Sport, Walter Sabatini ha parlato tra presente e futuro della Roma, con un meraviglioso retroscena: “Allegri? L’altro giorno l’ho minacciato: ‘Siccome mi accusano di essere un direttore bravino, ma che non ha vinto mai niente, adesso tiro fuori dal cassetto il contratto che hai firmato con la Roma…”. Contratto mai depositato: evidentemente un rimpianto.
Poi qualche giudizio qua e là: “Pallota è un uomo insicuro, di lui si ricordano solo le smentite, Baldissoni un uomo perbene, ma anaffettivo. Lui è intelligenza pura. A Totti voglio bene, un monolite intangibile. Se lo tocchi sei morto. Non è colpa sua. Già a vent’anni, tutti lo hanno indotto a pensare “La Roma sono io”. Uomo divertente, campione incommensurabile”.
“Monchi ha metodo, io no: ma ha sempre riconosciuto il mio lavoro. Invece ho mal sopportato che non abbiano riconosciuto come siamo riusciti nei miei anni a combinare le plusvalenze con la ritrovata credibilità della squadra. Sono vittorie anche queste. Qualcuno, corroso da un odio funesto, è riuscito a dire che sono costretti a vendere Alisson per colpa mia”
E a proposito di Alisson: “Secondo me lo vendono per 70 milioni al Chelsea. A quelle cifre un portiere si vende. Altrimenti devi essere in grado di sopportare un rinnovo del contratto a 5-6 milioni netti. Non mi sembra il caso della Roma. Nainggolan via? Due motivi spiegano questa cessione. I 38 milioni in cassa prima del 30 giugno, di cui 14 restituiti per Santon e Zaniolo. E poi alla Roma erano spaventati. Non ce la facevano più a sopportare i suoi eccessi. Spalletti lo controlla abbastanza bene”.
“Sto cercando di guarire dalla malattia Roma. Non me la posso portare dietro tutta la vita. La Roma non è una squadra. È uno stato dell’anima. Amore e livore. È il polmone che ho perso. Per non dire il resto. Un caravanserraglio di emozioni”.
Commenta o partecipa alla discussione