Carrizo e Inter flop, Higuain top, pari Euro-derby, cade il Toro
Di Emanuele SaccardoWolfsburg – Inter 3-1 (5′ Palacio [I], 27′ Naldo [W], 63′ e 75′ De Bruyne [W])
Napoli – Dinamo Mosca 3-1 (2′ Kuranyi [D], 25′, 31′ rig. e 55′ Higuain [N])
Fiorentina – Roma 1-1 (17′ Ilicic [F], 77′ Keita [R])
Zenit – Torino 2-0 (38′ Witsel, 53′ Criscito)
Gli squilli di tromba e le fanfare che hanno preceduto l’andata degli ottavi di Europa League, forse si sono rivelate dannose più per la critica che le aveva generate che non per le squadre italiane impegnate nel torneo. Troppe aspettative considerando il momento storico in cui versa il pallone di casa nostra, sorte dal molto entusiasmo per un’impresa senza precedenti (portare cinque club alla final sixteen della competizione).
La realtà dei primi novanta minuti andati in scena ieri sera, ci consegna un parziale verdetto che rispecchia le logiche dello scacchiere europeo attuale: la Germania è nel futuro da un pezzo e l’Inter se n’è accorta, il Torino dei miracoli è comunque inferiore ai russi dello Zenit, stadio mezzo vuoto per l’Euro-derby di Firenze così come al San Paolo, dove il Napoli ha vinto e in parte convinto.
Non è un bilancio del tutto negativo, per carità, ora non passiamo dai cancelli del paradiso alle porte dell’inferno. Le sconfitte di Torino e Inter potrebbero anche essere bilanciate da gare di ritorno perfette e senza alcuna sbavatura; Fiorentina e Roma se la giocheranno all’Olimpico (come ha detto Montella) e certamente un’italiana andrà avanti; al Napoli basterà gestire con intelligenza il match in Russia così da raggiungere per la prima volta – nell’Era De Laurentiis – i quarti europei.
Non sarà semplice. Nonostante la tripletta di un immenso Higuain (sesto centro in Europa League, ventesimo stagionale), quel gol subito in avvio potrebbe risultare pesantissimo se la banda di Benitez incappasse nella sua proverbiale (e assai consueta) confusione mentale, quella che fa avanzare il progetto Napoli con troppi alti e bassi. Non sarà semplice nemmeno per una tra Roma e Fiorentina. I viola confermano la leggera e quasi impercettibile involuzione delle ultime due uscite, seppur la via del gol non manca quasi mai (a riprova: il vantaggio firmato Ilicic su assist di Salah). I giallorossi ribadiscono che il feeling con la vittoria e la convinzione nei propri mezzi sono completamente da ricostruire – vedasi il rigore fallito da Ljajic, ipnotizzato da Neto. L’ennesimo pareggio (ormai abbiamo perso il conto) di Garcia e compagni non è una buona notizia se considerato in un’ottica globale, lo diventa solamente in ambito europeo perché il gol di Keita potrebbe far rima con qualificazione.
Sarà un ritorno complicatissimo per l’Inter. Mancini ci era andato cauto alla vigilia, ma era chiaro che sperasse in una notte da leoni per cancellare i sorrisini dei Sassoni, usciti esultanti dal sorteggio di Nyon dopo aver pescato i nerazzurri. Hanno avuto ragione loro, non soltanto per il 3-1 della Volkswagen Arena, quanto per la superiorità mostrata dai biancoverdi. Ha avuto torto l’Inter, non solo per gli errori dei singoli tra i quali spicca la sciagurata prestazione di Carrizo. Il sostituto di Handanovic nelle notti d’Europa ha più di qualche responsabilità su tutte le marcature dei padroni di casa. Mancini lo ha difeso (certo pubblicamente non lo avrebbe mai seppellito di insulti) puntando il dito contro l’atteggiamento di tutti, in particolare della solita difesa troppo leggera nelle situazioni fondamentali.
Sarà un ritorno forse meno complesso quello che aspetta il Torino. Vero è che rimontare due reti allo Zenit non è un giochetto, altrettanto vero è che il cuore granata ha già stupito – e tanto – sia nel corso della storia che di questa stagione. Ventura è carico a dispetto del 2-0 griffato Witsel e Criscito: ha posto l’accento sulla direzione a senso unico dell’arbitro, che dall’inizio alla fine avrebbe favorito i russi (ma il secondo giallo a Benassi pare legittimo). L’inferiorità numerica ha senza dubbio condizionato il match del Toro, le possibilità che si possa assistere all’impresa, undici contro undici, esistono. Specialmente nel fortino dell’Olimpico.
ALTRI RISULTATI OTTAVI EUROPA LEAGUE (ANDATA):
Bruges-Besiktas 2-1, Dnipro-Ajax 1-0, Everton-Dinamo Kiev 2-1, Villareal-Siviglia 1-3
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