Il Toro ha il suo nuovo bomber: Fabio Quagliarella
Di francodi Lorenzo Cristallo
Torino sponda granata è sempre una piazza che riesce a far esplodere o rigenerare campioni. Nella passata stagione Cerci e Immobile hanno fatto faville sotto la Mole, goal a grappoli per condurre il glorioso Toro alle porte dell’Europa League. Quest’ estate l’addio preventivato dei due attaccanti aveva lasciato perplessi in molti su chi effettivamente avrebbe potuto rimpiazzarli senza farli rimpiangere. Ed ecco che quando meno te l’aspetti arriva lui, un calciatori con tanta fame e voglia di riscatto: Fabio Quagliarella. Stessa città ma motivazioni differenti.
Il bomber campano passa dalla naftalina bianconera a punto di riferimento in attacco di un Torino che non vuole smettere di stupire. Alcuni benpensanti storsero il muso sulle sue reali condizioni fisiche e soprattutto sulla sua tenuta in campo. Sarà in grado di non far rimpiangere Ciro Immobile volato a Dortmund? Riuscirà a far goal con costanza? Saprà prendere per mano una squadra che si troverà ad affrontare due competizioni importanti durante la stagione ovvero sia campionato ed Europa League?
Beh a tutte queste domande il buon Fabio ha risposto con l’unico mezzo che più gli riesce bene: il goal. Nonostante i granata abbiano difficoltà a mandare in rete i vari attaccanti in rosa, Quagliarella non vive questa sorte di crisi. Un buon avvio con il Torino, poi una fase di oblio in autunno e già qualcuno cominciava a mormorare sull’utilità del numero 27 granata, poi si sono cominciate a rincorrere le voci di mercato che lo volevano protagonista di uno scambio con Osvaldo all’Inter ed invece ecco che il bomber di Castellamare di Stabia si rilancia alla grande. Goal a Cesena, tripletta contro la sua ex squadra : la Sampdoria e rigore realizzato a Verona. Il Torino ora ha 31 punti in classifica, in piena bagarre per un posto utile in Europa League, la squadra è in forte crescita e il merito è sia di Ventura, oramai esperto allenatore che conosce la ricetta giusta per far rendere al meglio i suoi e di un gruppo che sta dimostrando grande generosità e impegno in campo.
Ma fra gli undici granata è lui, Fabio Quagliarella, il vero mattatore. Un’atleta che si è rialzato più volte dai molti momenti bui, un uomo che ha superato un infortunio gravissimo ai tempi della Juventus, un’attaccante che probabilmente in carriera ha raccolto meno di quanto realmente valesse. I suoi colpi, la sua genialità a volte è stata messa in un angolo, complice anche il rapporto tribolato con Antonio Conte ai tempi dell’esperienza bianconera. Ma adesso la musica è cambiata, il bomber si sta imponendo dall’altra parte di Torino, i goal sono il suo biglietto da visita e la sua incisività in campo è fondamentale per mister Ventura. I granata non possono fare a meno di lui.
Il numero 27 granata (27 è il suo numero preferito in quanto lo indossava Niccolò Galli, scomparso prematuramente a causa di un incidente stradale, vecchio compagno di squadra) è pronto a rilanciarsi, a smentire tutti coloro che lo davano per “bollito”. E chissà che Antonio Conte questa volta nel ruolo di commissario tecnico cambi idea e scelga Quagliarella come tassello in attacco. Per adesso l’attaccante del Toro non ci pensa, il suo obiettivo è fare bene per i granata e con i suoi goal condurre la squadra in Europa League. Ripetere la stagione d’oro con Immobile e Cerci non è poi impossibile, nella sua carriera ha sempre smentito tutti e chissà che anche questa volta possa far ricredere i suoi detrattori.
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