Mandorlini tiene duro e sprona i suoi in casa Hellas
Di francescodi Lorenzo Cristallo
Momento delicato in casa Hellas Verona. I gialloblù sono ultimi in classifica in compagnia del Carpi con soli sei punti all’attivo, frutto di sei pareggi e sei sconfitte. La squadra scaligera è l’unica in serie A a non aver ancora mai vinto, record poco invidiabile per gli uomini di Andrea Mandorlini. Nonostante questo avvio di campionato disastroso e condizionato da molteplici infortuni, il tecnico gialloblù è stato fermamente riconfermato in sella alla panchina dell’Hellas con il benestare in primis del patron Setti. Il legame tra il tecnico degli scaligeri e la piazza veronese è un qualcosa di viscerale, un rapporto straordinario consolidato nel tempo dagli ottimi risultati conseguiti e con la promozione dalla serie cadetta alla serie A. Mandorlini sembrava esser stato messo in discussione qualche settimana fa, soprattutto dopo il pareggio esterno contro il Carpi, uno zero a zero che aveva fatto storcere il naso a molti addetti della stampa veneta e nazionale, circolava già il nome di Guidolin come possibile sostituto e nemmeno la successiva sconfitta interna di sabato scorso contro il Bologna, in un vero e proprio scontro salvezza, è stata sufficiente per dare il benservito al tecnico ravennate.
L’Hellas paga lo scotto di aver subito in queste prime dodici giornate una serie infinita di infortuni che hanno messo ko molti uomini di spessore e determinanti per lo scacchiere tattico del gioco gialloblù. In primis sta risultando gravosa l’assenza del bomber Luca Toni, fermo ai box a seguito di una lesione collaterale al ginocchio sinistro. Il recupero del centravanti di Pavullo procede gradualmente e si dovrebbe rivedere in campo, salvo complicazioni, nel prossimo mese di dicembre. Anche Pazzini nel momento in cui avrebbe dovuto sostituire il numero trenta gialloblù, ha rimediato una dolorosa distorsione alla caviglia che lo sta condizionando parecchio nel suo rendimento e il dolore non cessa a scemare. Il “pazzo” sta comunque giocando con regolarità anche se, come ha affermato Mandorlini in conferenza stampa, convive con un fastidio che non gli permette di esprimersi al meglio. In ultimo, durante la sfida contro i felsinei, si è fermato Jacopo Sala, per lui, dopo gli accertamenti del caso, è stato riscontrato una lieve distrazione del tendine del muscolo semimembranoso. I tempi di recupero saranno valutati in base all’ evoluzione del quadro clinico. Inoltre non occorre dimenticare, che il tecnico scaligero ha dovuto fare a meno per molte giornate di uomini cardine come Marquez, Hallfredsson, Viviani, tutti fermi ai box per infortuni di natura muscolare che hanno messo in grave difficoltà il tecnico sulle scelte da effettuare. Una panchina troppo corta per sopperire ad assenze determinanti e non adeguatamente sostituibili.
Ora i gialloblù, approfittando della sosta per gli impegni delle nazionali, sono a lavoro presso il centro sportivo di Peschiera del Garda per preparare al meglio la ripresa del campionato. Domenica 22 novembre alle ore 15:00 il lanciatissimo Napoli di Sarri sarà di scena al “Bentegodi”, un avversario temibile e di spessore per un Verona che ha fretta di rilanciarsi e abbandonare l’ultimo posto in classifica. Inoltre l’Hellas dovrà curare il mal d’attacco, essendo la squadra che fino ad ora ha segnato meno con solamente otto reti all’attivo, un dato emblematico che ha messo in mostra la pochezza in avanti nel momento in cui Luca Toni, uomo di riferimento imprescindibile, ha dato forfait.
La dirigenza crede in Mandorlini, la piazza veronese anche, e si spera che con il recupero di tutti gli uomini a disposizione, l’ Hellas possa interrompere questo trand negativo e allontanarsi da questa posizione calda prima che il tutto si faccia terribilmente difficile. Il tecnico gialloblù attende con ansia il recupero di Toni e l’esplosione definitiva di Pazzini per poter tornare ad essere quella squadra che creava sempre grattacapi ed insidie alle big del nostro campionato.
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