Una giornata senza pallone
Di Daniele GrattieriQuesto blog vive di calcio, è nato per questo. Ma oggi non me la sento di parlare di calcio. Il calcio non è riuscito a fermarsi dopo l’assassinio di un tifoso colpito a morte da un poliziotto. Mi fermo io.
E fermatevi tutti voi che leggete.
Oggi non si parla di calcio.
La realtà impone riflessioni: chissà quante persone nel mondo sono morte domenica 11 novembre 2007.
Tra loro c’era un ragazzo seduto in macchina, raggiunto da un proiettile al collo.
Fermarsi per pensare è doveroso. C’è chi non l’ha capito e ha ritenuto che un quarto d’ora potesse bastare.
Io non la penso così, e voi?
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