Danimarca-Italia 2-2: la magia di Osvaldo illude, Bendtner si vendica
Di Emanuele Saccardo26′ Osvaldo (I), 45′ e 79′ Bendtner (D), 91′ Aquilani (I)
Peccato, soprattutto per Gigi Buffon. Nella serata in cui festeggiava le 137 presenze con la maglia azzurra (record assoluto), ci si sarebbe aspettato un epilogo diverso e, francamente, una prestazione migliore; sia da parte del Numero Uno che dall’intera squadra.
Certo la testa è sembrata sgombra, almeno nella prima parte di gara: il gruppo di Prandelli è già con i pensieri rivolti al Brasile, la qualificazione non è più in discussione. Le gambe girano, la mente è leggera, tutti gli oneri sono a carico dei danesi che devono per forza vincere se vogliono restare in corsa per gli spareggi. Ma la tensione fa brutti scherzi a loro, non a noi, abili a chiuderci e a ripartire in contropiede.
Così nasce il vantaggio firmato Osvaldo: lungo lancio di Thiago Motta verso il bomber italo-argentino, che controlla in corsa di esterno destro mettendo fuori causa Agger; tunnel a suoi danni e rasoiata a giro sul palo lontano del portiere. Una gemma degna dell’appuntamento. L’Italia inizia impercettibilmente a rilassarsi e lasciare spazio alle giocate della Danimarca. Puntuale come le tasse arriva il pari. Allo scadere, in pieno recupero, Bendtner sale in cielo e sovrasta Balzaretti, insaccando alle spalle di Buffon, poco reattivo sul palo di competenza.
Nella ripresa gli azzurri restano negli spogliatoi e i padroni di casa macinano gioco e azioni pericolose. Un palo e una traversa salvano la porta azzurra, che però capitola a dieci minuti dalla fine ancora per mano o, meglio, testa di Bendtner. L’ex bianconero si prende una bella rivincita contro il capitano della Juventus. Buffon si accascia goffamente sulla sinistra e guarda entrare una palla in apparenza non irresistibile.
L’imbattibilità resta in pericolo fino ai minuti di recupero, nei quali il gruppo italiano reagisce e trova l’aggancio, più con il cuore che con il gioco. Sugli sviluppi di un tiro sporco di Osvaldo, Aquilani ci mette il ginocchio eludendo l’intervento del portiere danese. Niente drammi nel clan azzurro, ma qualche ritocco da fare, senza dubbio, c’è.
CLASSIFICA GIRONE B
Italia 21*, Bulgaria e Danimarca 13, Repubblica Ceca e Armenia 12, Malta 3.
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