Modulo che vince non si cambia?
Di Daniele GrattieriIl continuo saltare da un modulo all’altro di Donadoni fa strada ad un dibattito sempre aperto: i tifosi di calcio preferiscono gli allenatori fedeli ad un unico modulo, oppure quelli che variano spesso e lo adattano alle contingenze (avversario, infortuni, obiettivi) addirittura nel corso della stessa partita?
Pensando all’incerto Donadoni, potremmo essere indotti a ritenere vincenti quegli allenatori che nascono e muoiono senza mai cambiare.
Eppure non sono pochi gli episodi che testimoniano il contrario: l’albero di Natale di Ancelotti (scuola sacchiana, nato a pane e 4-4-2) insegna.
Voi cosa ne dite? Vorreste un ct rigido o camaleontico?
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