Il tecnico dei sardi, Ranieri, parla dopo la vittoria del San Nicola dei rossoblù che è valsa il ritorno in Serie A TIM dopo una sola stagione
Di Alessandro LugliAi microfoni di DAZN dopo la finale playoff di Serie B Bari-Cagliari si presenta un emozionato e felice Claudio Ranieri, che dimostra tutta la sua soddisfazione e la liberazione nell’aver portato in Serie A TIM i sardi.
LE PAROLE DI RANIERI DOPO BARI-CAGLIARI
“Si prova una grande liberazione, perché Cagliari per me è tutto. Tanti anni fa sono diventato allenatore qui, mi ha permesso di girare l’Europa. Sarò sempre grato a questa terra, a questo popolo. Il venire qui era pieno di dubbi, perché penso “Se va male, perché sporcare la favola che ho dentro al cuore?”, poi Gigi Riva disse “Claudio è uno di noi”, così ho pensato “Ma perché essere egoista? Il Cagliari è in difficoltà, quindi buttiamoci nella mischia”. Ogni sconfitta però era un colpo al cuore: non centrare la salvezza mi avrebbe distrutto, per cui mi sento liberato”.
“Dopo aver vinto la Premier ho pensato che quello che mi è successo a Cagliari non lo dimenticherò mai. Metto dentro anche questa perla tra le più grandi gioie della mia carriera”.
“Un altro miracolo? Mettetemi ancora pressione anche a Cagliari, già me la metto io, figuriamoci. L’importante è far bene e fare una squadra adeguata perché dobbiamo salvarci: questo è il messaggio che il presidente dirà a tutti. Abbiamo dietro un popolo, non solo chi viene allo stadio ma un intero popolo, in Sardegna e fuori che trepida per noi. Li voglio ringraziare: essere andati in Serie A è una cosa meravigliosa”.
“Anche sullo 0-0 ho visto una grande squadra, le parate del loro portiere ci hanno colpito ma non affondato. La salvezza? Un po’ alla volta, oggi abbiamo fatto il primo passo. Da Cagliari ho preso l’essere discreto, stare al posto mio”.
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