Europa League: finale di lusso tra Manchester United e Ajax
Di Emanuele SaccardoNonostante le comuni sofferenze nel ritorno delle semifinali, Manchester United e Ajax sono riuscite a centrare l’obiettivo della finale di Europa League, in programma alla Friends Arena di Stoccolma (24 maggio, ore 20:45). Rispettato dunque il pronostico che voleva i Red Devils di Mourinho all’ultimo atto della competizione: dopo il successo per 1-0 al Bailados di Vigo, lo United ha impattato 1-1 a Old Trafford e non senza patemi d’animo. L’Ajax invece (spumeggiante sorpresa del torneo), forte del 4-1 casalingo di una settimana fa contro il Lione, ha rischiato grosso nella tana dei francesi: 3-1 per Tolisso & Co. con brividi negli ultimi 10 minuti di gioco.
Dunque l’ultimo atto dell’Europa League 2017 vedrà di fronte due tra le squadre più importanti del panorama calcistico continentale, a caccia di un rilancio internazionale dopo anni di fatica, decadenza e delusioni. Il Manchester United, sebbene abbia avuto un andamento altalenante nel corso dell’intera stagione, ha gettato le basi a suon di milioni per la rinascita: già messe in bacheca Supercoppa e Coppa di Lega inglesi, la banda di Mou punta al suo personale Triplete.
Mai lo United era approdato alla finale di Europa League: per bocca dello Special One sarà un appuntamento che vale più della Premier, e c’è da dargli ragione: in campionato i Red Devils occupano il sesto posto a -4 dai cugini del City, e mancano solo 3 turni per tentare un difficile assalto alla Champions. Dunque, conti alla mano, per il Manchester United vincere l’Europa League è imperativo per tornare al palcoscenico che le compete di più. Pazienza se mancherà Ibrahimovic (capocannoniere di squadra insieme al compagno Mkhitaryan con 5 reti); pazienza se nel 2013, quando era alla guida del Chelsea, Mourinho disse di non voler vincere la vecchia Coppa Uefa perché sarebbe stata una delusione. Le cose e i tempi, per fortuna, cambiano.
Sul versante olandese, a prescindere dal tonfo ininfluente in casa del Lione, c’è grande soddisfazione per un traguardo insperato a inizio stagione. L’età media del gruppo è molto bassa, in rosa sono presenti molti ’96 e ’97, qualche ’95 e pochi ’93: l’obiettivo dei Lancieri è quello di costruire una squadra solida che possa durare nel tempo. Del resto il vivaio biancorosso ha una tradizione luminosa che arriva da lontano, e qualche nuovo frutto già si vede visto che ben 7 elementi della Prima squadra arrivano dall’Under 19 interna. Onana, estremo difensore del ’96, ieri sera è stato decisivo; Dolberg, 19 anni fatti l’ottobre scorso, è capocannoniere del gruppo con 6 centri; i vari Kluivert (figlio d’arte), Zyech, Klassen e Traoré (quest’ultimo in prestito dal Chelsea) completano un patrimonio che può stupire ancora, già a partire dal 24 maggio. Anzi, prima: la lotta per l’Eredivisie è aperta e tutto verrà deciso nell’ultimo turno, dal momento che l’Ajax è a un solo punto dalla capolista Feyenoord.
I precedenti tra Manchester United e Ajax sono soltanto un paio ed entrambi in Coppa Uefa/Europa League: sia nella stagione 1976/’77 (primo turno) che nel 2011/’12 (sedicesimi) ebbero la meglio gli inglesi, ma l’unica delle due ad aver conquistato il titolo è la società olandese (stagione 1991/’92, doppia finale contro il Torino). I Red Devils hanno una ragione in più per vincere: diventare il quinto Club dopo Juventus, Bayern Monaco, Chelsea e Ajax a conquistare tutte e tre le Coppe continentali (Uefa, Champions League e Coppa delle Coppe). Sulla carta, per una questione di età media ed esperienza internazionale, parte avvantaggiato il gruppo di Mourinho; anche da un punto di vista puramente statistico, perché la difesa inglese ha subìto meno nell’arco di tutto il torneo (8 reti al passivo in 14 incontri contro le 15 dei Lancieri). I numeri si sa che, tuttavia, dicono ma non decidono. A parlare, in ultima analisi, sarà soltanto il campo.
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