Europa League: Perde il Napoli. Arsenal troppo superiore.
Di Alessandro LugliAl Napoli servirà una grande impresa giovedì prossimo al San Paolo per qualificarsi alle semifinali di Europa League. Gli azzurri pagano un pessimo primo tempo ed escono sconfitti per 2-0 dall’Arsenal all’Emirates Stadium di Londra nel match d’andata dei quarti di finale. L’Arsenal comincia attaccando, il Napoli il maglia nera cerca di prendere le distanze. Insigne e Mertens sono i piccoletti in attacco, con Milik in panca e pronto a subentrare. Koulibaly chiude su Lacazette pericoloso nei primi minuti. I Gunners collezionano già diversi angoli e premono sull’acceleratore: il Napoli si salva in un paio di circostanze. E cerca di ripartire; all’8′ Fabiàn va in gol ma è in fuorigioco. Il palleggio rapido e la pressione dell’Arsenal ubriaca più di una volta la mediana azzurra; è una partita di sofferenza. Al 10′ gran palla di Zielinski per Insigne deviata in angolo. Il successivo tentativo di testa di Koulibaly è alto. I Gunners ritornano ad attaccare e alla prima occasione, al 14′, complice un errore di Mario Rui, vanno in vantaggio con Ramsey al termine di una triangolazione veloce. La prima occasione azzurra è di Callejon al tiro da fuori al 23′: neutralizzato. L’Arsenal è velocissimo e dà l’impressione di segnare quando vuole. E infatti dopo l’ennesimo errore (stavolta di Fabian) Torreira segna il gol del 2-0, con deviazione di Koaulibaly (sarà attribuito l’autogol). E’ notte fonda per gli azzurri. Nemmeno prova a reagire il Napoli. L’Arsenal continua a spadroneggiare. Azzurri in completa bambola e meno male che Lacazette sbaglia da buona posizione e grazia gli azzurri. Gunners costantemente in attacco, partita a una sola direzione. Il Napoli non è mai sceso in campo. Meret salva altre due volte su Aubameyang. Un disastro. Al 41′ ci prova Mario Rui dalla distanza: tiro alto. Negli ultimi minuti del primo tempo gli azzurri prendono un po’ più di coraggio e provano ad affaccarsi in area avversaria, ma senza esito. Al 44′ Insigne va al tiro al centro dell’area su assist di Callejon, pallone alle stelle. Termina così un primo tempo da dimenticare assolutamente. Si ricomincia all’Emirates stadium. E subito Lacazette fa impazzire Hysaj che becca un giallo. Poco dopo Insigne guadagna un angolo affondando in profondità. Gli azzurri provano a rialzare la testa e tenta alcune combinazioni degne di nota. Al 51′ Insigne va in rete dopo un tiro di Mario Rui ma è in fuorigioco. Koulibaly ci prova di testa da angolo, deviata da Cech. L’Arsenal si riaffaccia con Aubameyang ma chiude Maksimovic. Poi è Meret a superarsi su Ramsey. In panchina Ancelotti è nervoso, ha gesti di stizza. Il Napoli però prova a spingere, a rendersi pericoloso. A questo punto, entra Milik al posto di Mertens. Eppure sono i Gunners a essere di nuovo pericolosi con Meret che due volte si dimostra miracoloso. Al 71′ clamorosa occasione per Zielinski lanciato a rete da Insigne: il tiro è altissimo, un peccato davvero. All’80’ è invece è Ramsey a graziare gli azzurri, servito solo davanti a Meret. Dopodiché è doppio cambio: Younes e Ounas per Insigne e Fabian. Il franco-algerino va al tiro da lontano all’84’, Cech para. Ounas si rende ancora pericoloso sulla fascia, ma l’Arsenal ci mette una pezza. Su conseguente contropiede Aubameyang sbaglia per fortuna il 3-0 in contropiede. Non c’è più tempo; tra 7 giorni ritorno al San Paolo.
ARSENAL (3-4-1-2): 1 Cech; 5 Papastathopoulos, 6 Koscielny, 18 Monreal; 15 Maitland-Niles, 11 Lucas Torreira, 8 Ramsey, 31 Kolasinac; 10 Ozil; 9 Lacazette, 14 Aubameyang. A disposizione: 19 Leno, 4 Elneny, 7 Mkhitaryan, 17 Iwobi, 20 Mustafi, 22 Denis Suarez, 29 Guendouzi. All. Emery.
NAPOLI (4-4-2) 1 Meret; 23 Hysaj, 26 Koulibaly, 19 Maksimovic, 6 Mario Rui; 7 Callejon, 5 Allan, 8 Fabian Ruiz, 20 Zielinski; 14 24 Insigne, Mertens. A disposizione: 25 Ospina, 2 Malcuit, 11 Ounas, 21 Chiriches, 31 Ghoulam, 34 Younes, 99 Milik. All. Ancelotti. ARBITRO: Alberto Undiano Mallenco (Spagna). (ilmattino.it)
Il Chelsea di Maurizio Sarri espugna Praga nel finale e fra una settimana allo Stamford Bridge provera’ a staccare il biglietto per le semifinali di Europa League. Dopo una ventina di minuti di sofferenza, i Blues si affacciano in avanti e solo la traversa nega il gol a Willian. Ma lo Slavia regge bene, la squadra di Sarri non sfonda e nella ripresa scocca l’ora di Hazard, entrato al posto di Pedro. Provvidenziale Kolar su Rudiger, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I cechi si fanno vedere in contropiede, come quando Kepa deve rifugiarsi in corner sul tentativo di Traore. A cinque minuti dalla fine, pero’, Willian pesca in area Marcos Alonso, colpo di testa che vale l’1-0 e Chelsea che ‘vede’ la semifinale. Vittoria in trasferta anche per il Valencia, che viola per 3-1 il Madrigal. Al 5′ Caceres stende Guedes in area: sul dischetto va Parejo, Andres Fernandez si oppone ma sulla respinta Guedes anticipa tutti e insacca. Il Villarreal prova a reagire, Cazorla sfiora il pari su punizione, poi al 36′ Oliver giudica da rigore un contatto Garay-Iborra nell’area valenciana e proprio Cazorla pareggia i conti. Nella ripresa meglio il Sottomarino Giallo ma la squadra di Marcelino trova in extremis con Wass (90′) e ancora Guedes (93′) i gol che trasformano in formalita’ il secondo round del Mestalla. Gol e spettacolo al “Da Luz”, dove il Benfica supera l’Eintracht 4-2 nel segno del 19enne Joao Felix. Dopo una chance per Jovic, la gara cambia volto al 20′ quando, sull’imbucata di Joao Felix, N’Dicka spinge Gelson Fernandes che stava per calciare in porta: per l’arbitro non ci sono dubbi, rigore ed espulsione. Dagli undici metri Joao Felix non perdona. Ma al 40′, nonostante l’inferiorita’ numerica, i tedeschi arrivano al pari con un contropiede micidiale avviato dopo un pallone perso da Fejsa, al termine del quale Rebic serve in area Jovic che fa 1-1. La gioia dell’Eintracht dura pero’ appena un paio di minuti, tanto basta a Joao Felix per riportare avanti i suoi con un violento destro dal limite. A inizio ripresa il Benfica dilaga: al 5′ l’incornata vincente di Ruben Dias, tre minuti dopo Joao Felix firma la sua personale tripletta battendo di prima intenzione sul cross di Rafa Silva. L’Eintracht tiene pero’ aperto il discorso qualificazione con un colpo di testa di Paciencia. (raisport.it)
L’Udinese è “l’avversaria più difficile che potevamo incontrare in questo momento”: Così il tecnico della Roma Claudio Ranieri in conferenza stampa. La formazione friulana “è caparbia, si chiude e riparte in contropiede. Sono molto preoccupato, dovremo essere lucidi, pazienti e attenti”. AIUTO DEL PUBBLICO: “Chiedo aiuto al pubblico, ci deve stare vicino, capire che è una partita fondamentale per noi. La Champions sta là, ci vogliamo andare, abbiamo bisogno del nostro pubblico”. “Le mie energie sono tutte sulla partita contro l’Udinese, il passato non conta. Dobbiamo avere coraggio e essere pazienti senza farci prendere dalla smania sennò faremo il gioco dell’Udinese. Loro vogliono che la Roma giochi con 2 attaccanti, io amo giocare con due attaccanti, ma credo che sceglierò uno fra Dzeko e Schick”. “Quel che è stato è stato – ha detto Ranieri, in risposta a chi gli chiedeva un confronto fra la Roma che eliminò il Barcellona un anno fa e quella di oggi – E’ importante quel che verrà. I tifosi si aspettano da noi una prova di determinazione e qualità, dobbiamo mostrare la voglia di vincere e andare in Europa. Ci sono molte squadre che stanno lottando”. DZEKO: “I gol di Dzeko mancano alla Roma”, ma l’allenatore Claudio Ranieri dà fiducia al suo attaccante. “I gol del goleador principe di una squadra mancano sempre” Ed ha aggiunto: “Quando hai un goleador che ti abitua sui 18-20-25 reti all’anno, la volta che non vengono pesa. Ma il ragazzo è determinato e sono convinto che in questo finale di campionato tornerà al gol”. STATO DI FORMA: “Florenzi ha fatto finora allenamento differenziato, oggi si allena con noi e vediamo come sta”. Su Cristante “Grandi potenzialità. Si era fatto conoscere alla grande nell’Atalanta. E’ quel giocatore che fa da stantuffo, che lavora da area a area, di buona qualità, grandi inserimenti e un potenziale di gol molto importante. Mi fa piacere averlo in squadra”. KLUIVERT: “è in gamba, farà bene” ha detto Ranieri, non prima di una battuta: “dopo aver visto l’Ajax ieri sera gli ho chiesto se per caso lui non è il fratello di quello che giocava lì. Ci siamo messi a ridere. Naturalmente non è facile uscire da un progetto dove tutto è schematizzato, mentre in Italia c’è un’altra situazione. Mi aspetto moltissimo da lui. E mi aspetto tantissimo anche da El Shaarawy”. TOTTI: “l’uomo giusto peril futuro” della Roma. Per il futuro del club “Totti è la persona giusta, ama la Roma, è capace, passo dopo passo sta entrando sempre di più nel suo ruolo dirigenziale. Nessuno nasce imparato, lui ha tanta voglia di arrivare ad alti livelli, lui è la persona giusta per fare il dirigente. Bisogna farlo con i tempi giusti, bisogna aspettarlo. Lui – ha concluso Ranieri- già sa moltissimo del calcio giocato e sta ampliando le sue conoscenze”. CRISI PASSATA? “è troppo presto per dire che è scattato qualcosa nella squadra. Ci vogliono ancora altre prove. Logico che la gara con la Sampdoria ha dato fiducia a tutti, ma dobbiamo continuare su questa strada. (raisport)
Questi i principali interventi di Stefano Agresti nel ‘Microfono Aperto’ SU DELLA VALLE: Lascerebbe volentieri la Fiorentina ma non è facile trovare un acquirente. Firenze non può essere delusa da questa gestione societaria. SUL NAPOLI: Squadra inguardabile nel primo tempo. Si è fatta travolgere dall’Arsenal e penso che la partenza di Hamsik sia stata sottovalutata. La sua presenza in mezzo al campo si sentiva e senza di lui la squadra si è un po’ sfasciata. Se Ancelotti avesse avuto Albiol avrebbe giocato con la difesa a 3. Hysaj e Mario Rui sono andati in clamorosa difficoltà. Albiol è un giocatore fondamentale per questo Napoli, la sua presenza è determinante e da sicurezza, in particolare a Koulibaly. C’è un po’ di mancanza di fiducia, tutti si sono fatti prendere dal timore di sbagliare. Ricordiamoci comunque quello che è successo alla Juve a Madrid. Si possono sempre scrivere pagine nuove nel calcio. SULLA JUVE: E’ una delle squadre più forti del mondo ma l’Ajax è una squadra di grandissimo talento, ricorda molto quella del 95 in finale di Champions e il Real ne ha fatto le spese. Dal punto di vista tattico, l’Ajax porta qualcosa di diverso a livello internazionale. A Torino non aspetterà la Juve perché ha questa spensieratezza e la mentalità. Mandzukic è fuori condizione seppur Allegri continui a puntare su di lui. SULL’INTER: Se dovrà realizzare una cessione importante per questioni di bilancio, potrebbe rinunciare a Skriniar. Mi aspetto un mercato importante in estate, soprattutto se verrà ceduto Icardi, che non sarà semplice da rimpiazzare. SUL GAP IN CAMPIONATO: Se oggi guardiamo la distanza tra la Juve e le concorrenti è difficile ipotizzare che nel breve termine qualcuno si possa avvicinare a loro. La sensazione è che gli 8 scudetti possono diventare 9 o 10 e questo ci spaventa perché è nell’interesse di tutti avere un campionato combattuto. (radiosportiva)
Bruno Longhi è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare Arsenal-Napoli, ferma sul 2-0 all’intervallo: “Aspettarsi qualcosa di più era lecito e prevedibile, al Napoli stanno mancando fisicità, personalità e precisione. Se non c’è una svolta, un gol che possa riaccendere la partita, è difficile aspettarsi che cambi qualcosa. Il Napoli è in balia completamente dell’Arsenal e perde palloni in ogni angolo del campo. Forse l’impatto con questo stadio ha creato una sudditanza psicologia, è un Napoli piccolo. La squadra di Ancelotti che abbiamo visto in Champions ha fatto partite incredibili contro avversari forti, quindi non pensavo di vedere una squadra così impaurita e al di sotto delle proprie possibilità: qualche pecca ultimamente questa squadra l’ha dimostrata, ma qui siamo veramente al suicidio. Vedendoli oggi, i giocatori del Napoli da quanto sono impauriti sembrano tutti dei Primavera. Milik in panchina? Se c’è tutta la squadra che è in balia dell’avversario, anche Milik sarebbe stato là a guardare la partita. I giocatori del Napoli sembrano impauriti e intimoriti” (radiosportiva)
Gianfranco Teotino è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”. SUL NAPOLI: “Gli do una percentuale non molto alta di passare il turno, un 30%. Credo che sia importante giocare una partita aperta, combattendo con loro anche nella loro metà campo: solo così puoi avere qualche possibilità perché hanno sicuramente più qualità in attacco che in difesa. Certo, non aver segnato un gol in trasferta è un problema. Non parlerei di approssimazione nel gioco del Napoli, quanto di scelte societarie: si è pensato che Ancelotti fosse una polizza di assicurazione sui mancati acquisti del Napoli. Due estati fa De Laurentiis ha perso l’occasione per comprare 1-2 campioni per togliere lo scudetto alla Juventus, che ancora non aveva Cristiano Ronaldo. Quest’estate era tutto più difficile”. SU MERET: “Non so se è superiore a Donnarumma, ma ha dimostrato di essere un grande portiere, di avere personalità e grande freddezza. Anche i suoi compagni dovrebbero avere più fiducia in lui, perché nonostante in certe occasioni chiami la palla, loro la rinviano ugualmente”. SU PIATEK: “E’ un grande acquisto, ha un grandissimo senso del gol e può ancora progredire. Penso che possa arrivare a fare una carriera pari a quella di Higuain”. SULLA JUVENTUS: “L’Ajax ha una filosofia di gioco esteticamente bellissima, ma le mancano 1-2 grandi campioni, quelli che servono per vincere le partite con continuità e non doversi esprimere per 90 minuti a quei ritmi. Credo che sarà veramente difficile per loro ripetere quanto hanno fatto a Madrid. Spero, comunque, di vedere in campo al ritorno nella Juventus Ronaldo, Kean e Dybala”. SUL MILAN: “Non sono così convinto che il problema sia quello degli esterni bassi, ma credo che manchi un po’ di qualità a centrocampo e di capacità delle ali di aggiungere i propri gol a quelli del centravanti”. (radiosportiva)
Il giornalista del “Corriere della Sera”, Massimiliano Nerozzi, è intervenuto in diretta a Sportiva per commentare il pareggio per 1-1 tra Ajax e Juventus di ieri sera. SULLA GARA: “Non so se il bicchiere sia mezzo pieno perché anche stamattina nell’ambiente bianconero c’era preoccupazione, non ci si fida tanto: se dopo la gara di Madrid contro l’Atletico eri davanti a una parete da scalare, questo potrebbe essere un secondo round con molte trappole. L’Ajax gioca sempre con un buon pressing e possesso palla, tra casa e trasferta è uguale, quindi l’1-1 non cambia assolutamente nulla. Ci sono tante bucce di banana, ricorderete che quando l’Ajax perse col Real in casa 2-1 sbagliò una valanga di palle gol e anche ieri, soprattutto nel primo tempo, avrebbe potuto fare molto meglio. La partita l’hanno fatta gli olandesi, tranne quando è entrato Douglas Costa. La Juve ha fatto molto fatica, forse è questa la squadra di Allegri che gioca in trasferta, che chiude tutti i vicoli. E’ stata una Juventus molto essenziale”. SU RUGANI: “Ha fatto una grandissima partita, soprattutto nei primi 20 minuti, quando c’era aria da imbarcata e la Juventus faceva fatica a uscire dalla propria tre quarti. Ha fatto 2-3 anticipi fondamentali”. SU CRISTIANO RONALDO: “E’ una cosa tremenda, magari non avrà giocato una grandissima partita, ma senza quel gol la Juventus sarebbe sotto di 1-0”. SU PJANIC: “Ha fatto molta fatica perché l’Ajax ha giocato bene: ten Haag è un signor allenatore e Pjanic aveva due giocatori nella sua piazzola. Ha pagato forse l’assenza di Emre Can perché Bentancur ha fattouna grandissima partita, Matuidi ci ha messo corsa, ma non sempre precisione, ma il tedesco gli avrebbe dato un ricevitore in più in mezzo al campo”. (radiosportiva)
Non è stata una bella notte, quella dell’Emirates, per il Napoli. Anzi. L’Arsenal vince 2-0 e ipoteca la qualificazione. Nel commentare il match, l’edizione odierna del Corriere della Sera rivela: “Ancelotti ha colto presto l’aria che tirava e il suo labiale («Non va bene») annunciava guai”. Il quotidiano si sofferma sulle difficoltà iniziali della formazione azzurra: “Non sappiamo se sia mancato il coraggio. Di sicuro è mancato un tempo, il primo, durante il quale, senza gioco, nervi né un piano credibile per ripararsi dalla tempesta, il Napoli è stato travolto da un Arsenal tutto tuoni, lampi e bellezza. Il 2-0 per i Gunners è nato in quei 45’ maledetti che un secondo tempo più equilibrato (dove comunque Meret ha fatto due miracoli) non ha cambiato”. (Tuttonapoli.net)
Testa al Chievo Verona, dopo la brutta partita con l’Arsenal. Con un comunicato sul proprio sito ufficiale il Napoli spiega il programma odierno a due giorni alla prossima di campionato: “Dopo la gara di Londra, il Napoli è partito subito per Verona per preparare il match contro il Chievo in programma domenica alle ore 18 al Bentegodi per la 32esima giornata di Serie A. La squadra nel pomeriggio sosterrà una seduta di scarico”.
(tuttonapoli.net)
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