Il made-in-Italy che funziona: il Sassuolo parla italiano
Di Daniele Grattieridi Lorenzo Cristallo
In una serie A sempre più imbottita di giocatori stranieri, di squadre che scendono in campo con al massimo un italiano tra gli undici titolari ecco esserci un’inversione di tendenza in terra emiliana. Il Sassuolo, squadra di una città sana e di antiche tradizioni sta vivendo una stagione sorprendente in serie A.
I neroverdi sapientemente condotti da Eusebio Di Francesco sono balzati all’occhio dell’intera opinione pubblica per gli importanti e inaspettati risultati conseguiti fino ad ora e per il fatto che la società guidata dal patron Squinzi non disdegna il made in Italy, merce rara nell’industria pallonara odierna. Zaza-Berardi-Sansone, solo per citarne tre, rappresentano il trio delle meraviglie del Sassuolo. Le attenzioni dei media è tutta su di loro.
Zaza e Berardi, entrambi in orbita Juve stanno conquistando il palcoscenico a suon di goal. Il bomber lucano è da tempo punto fisso della nazionale di Antonio Conte, colpi imprevedibili, gesti atletici degni di nota e reti mai banali sono il suo biglietto da visita. Berardi, calabrese che fa della testardaggine e dell’abnegazione i suoi punti cardine. Carattere esuberante in campo il suo, ma prolifico sotto porta. Del numero 25 neroverde come non ricordare la notte magica del 12 gennaio 2014 quando con quattro reti liquidò il Milan, allora guidato da Max Allegri, fu l’inizio di un percorso che ha visto Berardi diventare punto di riferimento nell’under 21 di Gigi Di Biagio e oggetto di mercato della Juventus, società che detiene il cartellino del centravanti così come per Zaza. Entrambi potrebbero approdare nella Vecchia Signora a giugno e per loro significherebbe giungere nell’università del calcio. Completa il trio delle meraviglie tricolore, Nicola Sansone, talentuoso attaccante cresciuto in Germania, il cui sogno è magari un giorno di vestire la casacca del Bayern Monaco. Goal spettacolo i suoi, grande velocità nei movimenti, dribbling ubriacanti e segno particolare: “ammazza grandi”. L’Inter, il Milan, la Juventus, sono state nella sua carriera le vittime preferite a cui far goal.
Il Sassuolo però non è solo “trio delle meraviglie” ma vi sono tanti altri giocatori che con impegno, diligenza e attenzione ai consigli di un mister dal futuro glorioso si stanno mettendo in mostra. Missiroli, Consigli tra i pali, Vrsalijko (uno dei pochi stranieri in rosa assieme a Chisbah e Taider) stanno diventando punti cardine della squadra che sommati a elementi più esperti come Paolo Cannavaro,Peluso e capitan Mignanelli stanno conducendo il Sassuolo lontano dalla “zona calda” della classifica e verso una posizione in cui sognare un piazzamento europeo non è reato. L’entusiasmo di questa piazza si respira ogni domenica, quando il Mapei Stadium si colora di neroverde per sostenere i loro beniamini. La società è solida economicamente, la piazza lascia lavorare con tranquillità, Di Francesco è un ottimo condottiero, i talenti in rosa ci sono, per Sassuolo si prevedono giorni di gloria. E’ una nuova esaltante realtà nel panorama di serie A e credo proprio che se la squadra a giugno non verrà smembrata o comunque i campioni in uscita verranno adeguatamente rimpiazzati, le soddisfazioni per i supporter neroverdi non mancheranno.
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