Europa League: italiane avanti tutta (e tutte)
Di Emanuele SaccardoIn Europa League, si sa, le squadre italiane balbettano spesso. Sarà perché si gioca il giovedì, sarà per via di avversarie – nei gironi – tutt’altro che blasonate e quindi portatrici di poco fascino. Sarà, dunque, per gli stadi quasi sempre mezzi vuoti e per gli introiti economici di gran lunga inferiori a quelli della Champions. In questa stagione, però, le italiane l’hanno presa maledettamente sul serio, l’Europa League.
Così, dopo le forche caudine dei gruppi eliminatori, ci troviamo a salutare il passaggio ai sedicesimi di tutte e tre le nostre rappresentanti: Napoli, Fiorentina e Lazio. Un percorso netto quello dei partenopei, altrettanto o quasi per i biancocelesti. Solo la Viola ha dovuto penare un filo di più per strappare il secondo posto in un raggruppamento rivelatosi più insidioso del previsto.
Non male, decisamente. E se, come dice Sarri, passare il turno non significa nulla perché quel che conta è vincere l’Europa League in finale, non si può non essere soddisfatti del cammino italiano nella competizione meno nobile del Vecchio Continente.
Soprattutto guardando alla strada condotta impeccabilmente dal Napoli: 6 vittorie su altrettante partite giocate, 18 punti e nessun dubbio. Mai un Club di casa nostra ci era riuscito, e in pochi si aspettavano che potesse essere proprio la creatura di Sarri, al timone partenopeo da pochi mesi nei quali ha saputo dare una vera identità ai suoi calciatori. Il 5-2 inflitto ieri al malcapitato Legia Varsavia è la cartina di tornasole di ciò che abbiamo detto: anche con la qualificazione già abbondantemente in tasca, il Napoli non ha fatto calcoli ed è sceso in campo per vincere (e pure per dare un segnale dopo l’inaspettata battuta d’arresto di Bologna).
Anche la Lazio ha fornito una fondamentale risposta nel momento più delicato della sua stagione: sebbene gli uomini di Pioli fossero già certi del primo posto nel proprio girone, contro il Saint-Etienne hanno mantenuto l’imbattibilità grazie al gol di Matri, valso l’1-1 finale. Un risultato importante, specialmente in considerazione della balbuzie in campionato.
Chi doveva fare risultato per non correre rischi, era invece la Fiorentina: contro il Belenenses è arrivato il bottino pieno con il minimo sforzo. Alla squadra di Sousa, infatti, è bastato il sigillo di Babacar per archiviare la pratica e portarsi a casa un secondo posto blindato, da tradurre in passaggio ai sedicesimi.
Ora non resta che attendere il sorteggio di lunedì (Nyon, ore 13). I potenziali ostacoli semi insormontabili non mancano: alla Fiorentina potrebbe toccare in sorte una delle inglesi (Manchester United, Liverpool o Tottenham); per Lazio e Napoli gli spauracchi si chiamano Siviglia (retrocessa dalla Champions ma detentrice dell’Europa League) e Borussia Dortmund, nobili soltanto in apparenza decadute. Menomale che sono per ora scongiurati i derby nazionali. Insomma: dai sedicesimi in poi, l’Europa League comincia ad avere molto più fascino.
SQUADRE QUALIFICATE AI SEDICESIMI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE:
TESTE DI SERIE:
Molde (Nor), Liverpool (Ing), Krasnodar (Rus), NAPOLI, Rapid Vienna (Aut), Braga (Por), LAZIO, Lokomotiv Mosca (Rus), Basilea (Svi), Tottenham (Ing), Schalke 04 (Ger), Athletic Bilbao (Spa), Porto (Por), Olympiacos (Gre), Manchester United (Ing), Bayer Leverkusen (Ger)
SECONDA FASCIA:
Siviglia (Spa), Valencia (Spa), Galatasaray (Tur), Shakhtar Donetsk (Ucr), Fenerbahce (Tur), Sion (Svi), Borussia Dortmund (Ger), Midtjylland (Dan), Villarreal (Spa), Marsiglia (Fra), St. Etienne (Fra), Sporting Lisbona (Por), FIORENTINA, Anderlecht (Bel), Sparta Praga (R. Ceca), Augsburg (Ger)
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