Sorpresa: l’arbitro di Liverpool-ManU è di Manchester
Di Enrico CannolettaI tifosi del Liverpool sono in subbuglio dopo la scelta da parte della PGMOL (Professional Game Match Officials Limited), società incaricata dalla FA della designazione degli arbitri, di indicare il signor Anthony Taylor per la direzione di Liverpool-Manchester United in programma all’Anfield alle ore 21.00 di lunedì 17 ottobre.
L’arbitro Taylor è infatti di Manchester ed abita poco più di 6 chilometri dall’Old Trafford, sede e stadio dei Red Devils, ma è nato a Wythenshawe ed è tifoso dell’Altrincham F.C., squadra che notoriamente non fa parte della Premier League.
Gli arbitri a inizio stagione compilano un modulo nel quale dichiarano luogo di nascita, residenza e fede calcistica. Il regolamento quindi non vieterebbe queste combinazioni, nonostante Taylor sia cresciuto in un quartiere a sud di Manchester, e le speranze dei tifosi del Liverpool di ricusarlo sono ridotte veramente ad un lumicino.
Anthony Taylor quest’anno ha già diretto 7 partite ed è considerato un bravissimo direttore di gara. Nelle partite dirette in questa stagione ha estratto in 23 occasioni il cartellino giallo, alla media di poco più di 3 per partita.
Secondo quanto ricorda Foxsport.it fu significativo quanto accadde in occasione di Manchester City-Liverpool, quando Brendan Rodgers ritenne i Reds danneggiati dalla conduzione di un arbitro di Bolton (pochi km. da Manchester), e si beccò una sanzione di 8.000 sterline dalla FA.
Eloquente è ad esempio la posizione dell’arbitro Mike Dean, nato a Wirrel a sud di Liverpool, che nonostante sia tifoso del Tranmere, non arbitra da 10 anni un match di Liverpool o Everton.
Sempre Foxsport.it ricorda che l’anno scorso l’arbitro Kevin Friend, tifoso del Bristol City ma residente a pochi km da Leicester, fu dapprima designato alla direzione di Tottenham-Stoke City, ma venne poi sostituito qualche giorno prima della partita perché aveva più volte seguito con amici il Leicester al King Power Stadium.
I tifosi del Liverpool danno comunque libero sfogo alle loro proteste sui social.
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